Il bicchiere sarà anche mezzo pieno, però il pollaio vuoto.
Nel mio caso i rapaci sono in certi periodi dell'anno un verò dramma.
Quando ti trovi una gallina uccisa in modo alquanto barbaro come succede con l'aggressione da parte del rapace.
Viste le dimensioni della gallina rispetto al rapace, l'aggressione si traduce in una lunga e terribile sofferenza per la poveretta i cui urli si sentono a centinaia di metri.
Accorredo per salvarla e far scappare il rapace, non penso certo a benedirlo, piuttosto a dargli l'estrema unzione.
Ad ogni modo da me il problema si presenta in modo particolare da metà ottobre a inizio aprile.
In quel periodo quindi non mi resta che tenerle in recinto coperto.
Visto che il grifagno si presenta spesso nei dintorni delle due del pomeriggio, se stò facendo lavori non rumorosi che potrebbero coprire le grida della malcapitata, impedendomi di accorrere, le libero verso le 15.
Quando il sole stà calando il pericolo cessa.
Quando piove le lascio libere, in genere con quel tempo il rischio è minimo.
Da me ci sono vari rapaci, cominciando per i giovani aquilotti dell'anno precedente che ancora non hanno un territorio definito, più altri che credo transitino ora verso sud in autunno e verso nord a primavera.
Spaventapasseri, o altri accorgimenti sono totalmente inutili, almeno nel mio caso. Una volta cercò di aggredire le gallina che avevo posto sotto ad una griglia, mentre stavo a 25 metri.
Per il futuro farò un recinto coperto più grande, con rete a grandi maglie sopra onde non farla crollare con il peso della neve.
Saluti
Sergio