Piccolo Allevamento ovaiole, requisiti asl

totalker ha scritto:Hai centrato il punto, nel senso che nella mia idea di azienda agricola non mi espandono con la quantità in monocottura o allevando lo stesso tipo di animale aumentandone il numero. ma espando la gamma di prodotti... so che forse è un idea antieconomica ma penso che la cosa sia fattibile se ben organizzata...
Capisco che cosa intendi, e sicuramente una bella cosa, remunerativa, sostenibile e rispetta sicuramente di più gli animali che quei capannoni orrendi... ma ho un altro progetto... e vorrei andare su quella strada se mi è possibile ... altrimenti valuterò delle alternative... sicuramente un allevamento di ovaiole Come dici tu non può esser considerato un 2o reddito ma un lavoro a tempo pieno con una serie di investimenti non del tutto irrilevanti... valuterò, vi farò sapere qualcosa la prossima settimana su come procedono le cose..

Lo so,lo avevo capito da subito quello che volevi fare e se riesci a farlo sara' anche molto piu' redditizio rispetto alla monocoltura.
Ora non so quanto terreno hai,ma prova ad immaginare se da pochi ettari passi a 5 poi 10 sempre facendo policoltura che oltre ad essere piu' redditizia la policoltura e' anche piu' sicura perche' se va male un settore,hai altri settori che ti reggono.
Anche io voglio fare cosi,pero' voglio creare settori anche fuori dall'agricoltura.
Pero' sono quasi certo (spero di no) che verrai bloccato per l'idea che hai nel vendere le uova,se questo dovesse accadere non ti buttare giu',ci sono troppe cose che si possono fare,abbiamo internet per informarci.... ad esempio sai cosa ho scoperto da poco? il caviale vegetale fai una ricerca ,poi anche fare 1000mq di zafferano quindi 1kg di zafferano e un 1kg di zafferano sono dai 10 ai 15 mila euro,poi fare l'apicoltura,puoi semplicemente acquistare tante specie di razze di galline e poi vendere le uova come fanno in molti, c'e' ne sono di cose,
Comunque vedi un po come procedono le cose e poi aggiornaci.

Saluti

salve a tutti.
ieri come annunciato sono andato all'asl della provincia a lecce, mi hanno detto che per un'allevamento all'aperto di galline ovaiole bisogna mettere 9 galline per mq pero' non mi hanno saputo dire quante all'aperto.
poi bisogna avere nel pollaio almeno 15 centimetri di trespolo per gallina. almeno 10 centimetri di mangiatoia lineare oppure minimo 4 centimetri di mangiatoia circolare a capo.
almeno 2,5 centimetri di abbeveratoio a canalina per animale oppure 1 centimetro di abbeveratoio circolare x animale.
per il fatto della recinzione mi hanno detto che va messa sia ai lati che sopra la rete anti passero. per quanto riguarda il luogo dove timbrare o confezionare le uova ha detto k lo si puo' fare anche in casa... pero' ha detto k meglio è se si ha un locale adibito.... poi mi ha detto che serve una cella frigorifera per conservare gli animali morti. serve un registro dove segnare i trattamenti farmaceutici e se non lo si ha si è soggetti a sanzione.. e in fine ha detto che serve almeno un nido ogni 7 galline. p.s. ha detto che adesso è uscito un decreto dove dice che gli animali morti si possono portare anche in un'allevamento purchè si parli con il proprietario....
io al dottore ho detto che volevo mettermi in regola per timbrare le uova per venderle ai negozio macellerie e frutta e verdura...
lui ha preso delle carte e mi ha detto di compilarle, sulle carte c'e' scritto cio' : NOTIFICA UNITA' D'IMPRESA DEL SETTORE ALIMENTARE CON PROCEDURA DI DENUNCIA INIZIO ATTIVITA' AI FINI DELLA REGISTRAZIONE-PROD.PRIMARIA (art.6 del reg.C.E. n. 852/2004) siccome c'e' scritto DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA' io chiedo ma ci saranno da pagare tasse per questa attivita'? io con lo spazio che ho a disposizione potrei tenere solo 65 galline....

Ciao Fagottista ho letto del tuo progetto di allevamento di ovaiole all'aperto, come hai risolto con l'asl? Io per ora ho 15 ovaiole e devo redigere un piano di autocontrollo. L'asl mi ha fornito dei modelli di piani di autocontrollo di allevamenti a terra, ma essendo molto diversi da come tengo le mie galline (all'aperto, libere, non pompate di mangimi, solo cereali sani e acqua fresca e tutto quello che trovano in giro) non ho spunti su come redigere il mio piano. Te ne hai redatto uno? oppure hai risolto diversamente? la titolare di un'azienda bio che alleva 15 ovaiole all'aperto mi ha detto che ha risolto registrando le sue per autoconsumo e vendita delle uova in eccedenza al consumatore finale. E' previsto dalla normativa? e non serve fare le analisi delle feci ogni 15 settimane? Qualcuno mi sa dare qualche indicazione?

aggiungo una cosa: io vorrei vendere queste uova al mercatino locale in cui vendo ogni settimana altri prodotti della mia azienda, esponendole sul banco e non vendendole sottobanco come fanno tutti i miei colleghi. questo è il motivo per cui vorrei essere in regola con l'asl...