19/01/2015, 3:12
Fagottista ha scritto:Per quanto riguarda ľallevamento a terra con mangime con codice 1 voi mi sapreste dire quante galline si possono mettere in un metro quadro al chiuso e quante alľaperto?
Please!!
19/01/2015, 14:38
22/01/2015, 19:13
22/01/2015, 22:23
totalker ha scritto:Di ritorno dall'ASL, ho deciso di aggiornare ulteriormente questo post.
Allora le cose si complicano un pochetto, i medici veterinari dell'ASL mi hanno informato che nonostante l'allevamento sia piccolo, l'intenzione di vendere le uova ci sottopone a tutti i requisiti di un allevamento ai fini commerciali, quindi che io abbia 200, 20, o 2 galline, la normativa non cambia, se lo scopo è diverso dall'autoconsumo.
quindi, stesse procedure di un allevamento da 20000 polli, pavimenti e pareti facilmente lavabili(ovviamente il legno non va bene), doppia recinzione(nessun selvatico si deve avvicinare alla recinzione che contiene direttamente i volatili, quindi l'azienda o comunque il pollaio+pascolo vanno recintati a loro volta), manuale di autocontrollo con relativo veterinario, 2 o 3 prelievi di feci l'anno dal pollaio per il controllo delle salmonelle, procedure di deratizzazione documentate nel manuale, registro di carico e scarico dei volatili.
Per la questione incubazione, mi devono ancora far sapere dato che il decreto non prevede che le galline chioccino o che io incubi le mie stesse uova, in teoria dovrebbe esser necessario una seconda autorizzazione come incubatoio, mi han detto che si informeranno meglio e fisseremo un altro appuntamento...
E mi son dimenticato di chiedere per la questione vaccini...
Devo comunque far notare che ringrazio a dio che le persone con cui ho parlato sono state molto disponibili e comprensive, purtroppo la legge è studiata per le industrie e adattarla ad un piccolo allevamento è complesso, se non impossibile, vedremo cosa ci diranno...
Sicuramente se non riesco ad inquadrare la questione incubazione, mi fermerò qua, non intendo assolutamente allevare ibridi commerciali. mi tengo le mie 30/40 galline/galli e rimarrà un hobby purtroppo...
22/01/2015, 22:37
23/01/2015, 10:51
mentre per il resto e' normale,una volta che vuoi vendere il prodotto ai negozi,ristoranti devi avere tutte le carte, te l'ho detto, e sembra strano che non ti abbiano detto che le fattrici devono stare a tot km di distanza dalle ovaiole.. comunque ascolta a me,tu ora lascia perdere il voler avviare un allevamente per uso commerciale,ma pensa solo ad un allevamente per autoconsumo massimo 250 capi,piano piano ti fai la clientela amici,parenti, come ti avevo detto io, perche' se riesci a venderne 100 (40 euro ) al giorno e' buono.
Assurdo!!!!!
Non differenziare i grandi allevamenti dai piccoli e' veramente un'assurdità considerando tra l'altro che potrebbero farlo.
In un momento come questo potrebbe essere d'aiuto per tanti disoccupati che non hanno molto da investire.
Anche le associazioni di categoria dormono.
Ciao a tutti.
23/01/2015, 14:41
Vendita diretta.... continuo a parlare di vendita diretta, se voglio andare al mercato e venderle alla nonnina che si fa la frittata in regola devo fare tutto questo...
La questione di vendere ai ristoranti fa parte del reparto igiene alimenti l'unica differenza e che se vendo direttamente a chi le consuma, uova sfuse senza imballarle, basta un tavolo e un timbro se vendo a chi rivende le uova o le trasforma serve un centro di imballaggio(con tutte i crismi)
La questione allevamento è uguale per tutti invece...
per quanto riguarda le fattrici etc per l'appunto non mi hanno detto ancora nulla, perché valutano se è possibile o meno...
L'allevamento per autoconsumo già c'è l'ho, ma voglio trasformare quest'hobby in un secondo/3o redditto, quello che mi han chiesto per ora non è fuori dal mondo... alla fine, un manuale di autocontrollo e 2 o 3 prelievi l'anno di feci non sono questa spesa onerosa, la cosa un po inutile secondo me è la doppia recinzione, ma vedremo...
23/01/2015, 16:08
Hai una famiglia numerosa? hai una ventina di parenti? ecco ogni fine sett gli vendi 6 uova a testa,hai un po di amici, che hanno amici, che hanno amici?!?!? ecco li vendi a loro.
Perche' dici lavoro in "nero" perche' lo chiami in nero?!?!?!? stai solo dando delle uova a parenti e amici e loro ti vogliono aiutare dandoti un po di soldi,hai descritto le uova come se stessi spacciando drogra e se ti becca la polizia non ti puo fare proprio niente perche' con 100 200 galline non ci sono problemi a meno che nella tua citta' c'e' una legge, "l'unica in tutta italia", dove e' vietato avere 200 polli per autoconsumo.
23/01/2015, 19:04
:D non so perchè ma sembra sempre che tu abbia dei toni polemici
semplicemente sto tenendo aggiornato questo post per informare chi un giorno come me qualcuno abbia l'idea di avviare un allevamento a fini commerciali di galline rustiche, autoctone, allo stato semi-brado, so anche io che se tengo 249 capi ad uso personale nessuno verrà a dirmi nulla e se vado da amici a cedergli le uova e mi danno un piccolo compenso è assolutamente normale...
Ma consentimi di fare una distinzione:
-Attività commerciale: vendita di un prodotto dietro un compenso con il fine di aver un profitto.
(Es. suono a casa della gente e vendo uova 5 giorni a settimana, o vado al mercato e espongo le uova stesse)
-Cedere uova da allevamento rurale: regalare o ricevere un piccolo compenso per una modesta quantità, al fine di ripagare le spese del prodotto stesso, ma sopratutto in maniera non continuativa.
(Es. ho 100 galline, le ho comprate per me e per la mia famiglia, ma nel periodo di massima produzione ho 20 uova al giorno da far fuori e le regalo/cedo dietro piccolo compenso al vicino piuttosto che ad un amico)
Questo è quello che intendo...
nessuno ovviamente va a vedere se tu mangi 1-20 o 200 uova al giorno e nessuno va a vedere se cedi il 10% o il 99% di quello che produci, quindi anche nel caso in cui non dichiarassi nulla e vendessi le uova a chi mi compra la verdura, posso dire che è un mio amico e gli cedo le uova in maniera occasionale e sarei a posto.
Sarebbe una soluzione all'italiana... ma non è quello che voglio fare.
Quello che voglio dire e che io voglio fare un attività commerciale, integrare alla vendita diretta di ortaggi e riso anche la vendita diretta di uova, agli stessi clienti (a parte i ristoranti e i negozi che per le uova non mi è consentito) dove vendo già gli altri prodotti, magari facendo e pubblicizzando delle cassette di verdura+uova+riso oppure al mercato locale...
Non mi sembra una cosa complessa, e per quanto riguarda la commercializzazione delle stesse non lo è...
Il problema nasce dal semplice fatto che l'allevamento a ciclo chiuso semi-brado con galline che chiocciano e galli che fecondano non è contemplato nella normativa.. non perchè ci siano particolari problemi sanitari(i problemi sanitari nascono quando ci sono 18 capi a mq chiusi per un anno e mezzo in un capanno senza luce naturale, non quando la gallina fa nascere i suoi pulcini e li fa crescere molto più resistenti degli altri) , ma perchè nessuno ha mai avuto interesse a fare una normativa in tal senso...
Questo vuol dire che se trovo il modo di fare le cose in regola e farla diventare un attività commerciale sono felice e potrò esporre le mie uova al mercato nel banchetto a fianco, al riso e alla verdura...
Altrimenti farò come si fa da sempre mi tengo le mie galline e le allevo per me, cedendo le eccedenze quando ci sono...
23/01/2015, 21:51
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