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Piccolo Allevamento ovaiole, requisiti asl
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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Fagottista ha scritto: Per quanto riguarda ľallevamento a terra con mangime con codice 1 voi mi sapreste dire quante galline si possono mettere in un metro quadro al chiuso e quante alľaperto? Please!! Non lo so ma se vai sul sito sperotto o ska e li chiami, loro ti diranno tutto quanto,queste cose le devono sapere perche' vendono le attrezzature. Saluti
_________________ Think Different
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19/01/2015, 3:12 |
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Fagottista
Iscritto il: 22/01/2013, 1:20 Messaggi: 839 Località: Nardo'
Formazione: Conservatorio di musica
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Ottima idea
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19/01/2015, 14:38 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Di ritorno dall'ASL, ho deciso di aggiornare ulteriormente questo post. Allora le cose si complicano un pochetto, i medici veterinari dell'ASL mi hanno informato che nonostante l'allevamento sia piccolo, l'intenzione di vendere le uova ci sottopone a tutti i requisiti di un allevamento ai fini commerciali, quindi che io abbia 200, 20, o 2 galline, la normativa non cambia, se lo scopo è diverso dall'autoconsumo. quindi, stesse procedure di un allevamento da 20000 polli, pavimenti e pareti facilmente lavabili(ovviamente il legno non va bene), doppia recinzione(nessun selvatico si deve avvicinare alla recinzione che contiene direttamente i volatili, quindi l'azienda o comunque il pollaio+pascolo vanno recintati a loro volta), manuale di autocontrollo con relativo veterinario, 2 o 3 prelievi di feci l'anno dal pollaio per il controllo delle salmonelle, procedure di deratizzazione documentate nel manuale, registro di carico e scarico dei volatili. Per la questione incubazione, mi devono ancora far sapere dato che il decreto non prevede che le galline chioccino o che io incubi le mie stesse uova, in teoria dovrebbe esser necessario una seconda autorizzazione come incubatoio, mi han detto che si informeranno meglio e fisseremo un altro appuntamento... E mi son dimenticato di chiedere per la questione vaccini... Devo comunque far notare che ringrazio a dio che le persone con cui ho parlato sono state molto disponibili e comprensive, purtroppo la legge è studiata per le industrie e adattarla ad un piccolo allevamento è complesso, se non impossibile, vedremo cosa ci diranno... Sicuramente se non riesco ad inquadrare la questione incubazione, mi fermerò qua, non intendo assolutamente allevare ibridi commerciali. mi tengo le mie 30/40 galline/galli e rimarrà un hobby purtroppo...
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22/01/2015, 19:13 |
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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totalker ha scritto: Di ritorno dall'ASL, ho deciso di aggiornare ulteriormente questo post. Allora le cose si complicano un pochetto, i medici veterinari dell'ASL mi hanno informato che nonostante l'allevamento sia piccolo, l'intenzione di vendere le uova ci sottopone a tutti i requisiti di un allevamento ai fini commerciali, quindi che io abbia 200, 20, o 2 galline, la normativa non cambia, se lo scopo è diverso dall'autoconsumo. quindi, stesse procedure di un allevamento da 20000 polli, pavimenti e pareti facilmente lavabili(ovviamente il legno non va bene), doppia recinzione(nessun selvatico si deve avvicinare alla recinzione che contiene direttamente i volatili, quindi l'azienda o comunque il pollaio+pascolo vanno recintati a loro volta), manuale di autocontrollo con relativo veterinario, 2 o 3 prelievi di feci l'anno dal pollaio per il controllo delle salmonelle, procedure di deratizzazione documentate nel manuale, registro di carico e scarico dei volatili. Per la questione incubazione, mi devono ancora far sapere dato che il decreto non prevede che le galline chioccino o che io incubi le mie stesse uova, in teoria dovrebbe esser necessario una seconda autorizzazione come incubatoio, mi han detto che si informeranno meglio e fisseremo un altro appuntamento... E mi son dimenticato di chiedere per la questione vaccini... Devo comunque far notare che ringrazio a dio che le persone con cui ho parlato sono state molto disponibili e comprensive, purtroppo la legge è studiata per le industrie e adattarla ad un piccolo allevamento è complesso, se non impossibile, vedremo cosa ci diranno... Sicuramente se non riesco ad inquadrare la questione incubazione, mi fermerò qua, non intendo assolutamente allevare ibridi commerciali. mi tengo le mie 30/40 galline/galli e rimarrà un hobby purtroppo... Doppia recinzione e' una grandissima stronzata mah....... mentre per il resto e' normale,una volta che vuoi vendere il prodotto ai negozi,ristoranti devi avere tutte le carte, te l'ho detto, e sembra strano che non ti abbiano detto che le fattrici devono stare a tot km di distanza dalle ovaiole.. comunque ascolta a me,tu ora lascia perdere il voler avviare un allevamente per uso commerciale,ma pensa solo ad un allevamente per autoconsumo massimo 250 capi,piano piano ti fai la clientela amici,parenti, come ti avevo detto io, perche' se riesci a venderne 100 (40 euro ) al giorno e' buono. Piu' avanti,ma se vuoi lo puoi fare anche subito, ti puoi comprare questo o una cosa simile https://www.youtube.com/watch?x-yt-cl=8 ... wK4Tqv1xqM" ha una capacita' di 700 ovaiole piu' o meno e questo ha gia' tutto ed e' a norma di legge,quindi non devi far altro che comprare le pollastre gia' vaccinate e pronte a fare le uova e avviare l'attivita' commerciale con tutte le carte in regola e questo lo puoi spostare dove ti pare,basta avere un trattore ,lo puoi mettere vicino al frutteto dove ti pare insomma,ma non puoi incubare a meno che tu non abbia un'altro terreno distante tot km,ma comunque te lo sconsiglio di fare un ciclo completo per cosi poche galline.... in italia sono in pochi che fanno il ciclo completo e lo fanno per milioni di galline l'anno. Io se va tutto bene tra 2 3 anni mi dovro' prendere un capannone a tunnel (50 mila euro) per 3000 galline,quindi una media di 1000 uova al giorno. Tu ora te lo ripeto, da 40 aumenta piano piano il numero dei capi e la clientela e tra un paio di anni se ti organizzi bene,se ti fai conoscere,avrai un buon guadagno senza avere appresso la burocrazia Saluti
_________________ Think Different
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22/01/2015, 22:23 |
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Franco70
Iscritto il: 16/12/2012, 23:35 Messaggi: 80 Località: Lecce
Formazione: Diploma Istituto Tecnico Commerciale
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Assurdo!!!!! Non differenziare i grandi allevamenti dai piccoli e' veramente un'assurdità considerando tra l'altro che potrebbero farlo. In un momento come questo potrebbe essere d'aiuto per tanti disoccupati che non hanno molto da investire. Anche le associazioni di categoria dormono. Ciao a tutti.
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22/01/2015, 22:37 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Cita: mentre per il resto e' normale,una volta che vuoi vendere il prodotto ai negozi,ristoranti devi avere tutte le carte, te l'ho detto, e sembra strano che non ti abbiano detto che le fattrici devono stare a tot km di distanza dalle ovaiole.. comunque ascolta a me,tu ora lascia perdere il voler avviare un allevamente per uso commerciale,ma pensa solo ad un allevamente per autoconsumo massimo 250 capi,piano piano ti fai la clientela amici,parenti, come ti avevo detto io, perche' se riesci a venderne 100 (40 euro ) al giorno e' buono. Vendita diretta.... continuo a parlare di vendita diretta, se voglio andare al mercato e venderle alla nonnina che si fa la frittata in regola devo fare tutto questo... La questione di vendere ai ristoranti fa parte del reparto igiene alimenti l'unica differenza e che se vendo direttamente a chi le consuma, uova sfuse senza imballarle, basta un tavolo e un timbro se vendo a chi rivende le uova o le trasforma serve un centro di imballaggio(con tutte i crismi) La questione allevamento è uguale per tutti invece... per quanto riguarda le fattrici etc per l'appunto non mi hanno detto ancora nulla, perché valutano se è possibile o meno... L'allevamento per autoconsumo già c'è l'ho, ma voglio trasformare quest'hobby in un secondo/3o redditto, quello che mi han chiesto per ora non è fuori dal mondo... alla fine, un manuale di autocontrollo e 2 o 3 prelievi l'anno di feci non sono questa spesa onerosa, la cosa un po inutile secondo me è la doppia recinzione, ma vedremo... Quello che dici tu riguardo alla vendita in nero è in parte sensato, ma non è normale che in italia chiunque voglia vendere un prodotto in regola sia scorraggiato dalla burocrazia... Inoltre considera che se per caso do fastidio a qualcuno, e mi manda l'asl, e prova che vendo le uova in nero vado nel penale(150/200 uova al giorno sono difficili da giustificare, e comunque non posso venderle al mercato)... con tutte le conseguenze economiche che ci sono, forse i 500 euro di recinzione e i 300/400 euro l'anno di spese veterinarie sono il meno... Quello che appunto non è specificato, è la questione di autoproduzione dei capi, nessun allevamento con fini commerciali avrebbe interesse a far chiocciare una gallina, a prescindere dal fatto che non ci sono maschi per fecondare le loro uova... Se mi dicessero che non posso incubare ma posso tenere i pulcini nati naturalmente, si ovvierebbe il problema facilmente... Cita: Assurdo!!!!! Non differenziare i grandi allevamenti dai piccoli e' veramente un'assurdità considerando tra l'altro che potrebbero farlo. In un momento come questo potrebbe essere d'aiuto per tanti disoccupati che non hanno molto da investire. Anche le associazioni di categoria dormono. Ciao a tutti. Esattamente, purtroppo anche quelli dell'ASL sono a favore di questa cosa ma la legge è quella, per come la giri la giri, hai comunque delle regole che non sono state studiate per il piccolo allevatore.
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23/01/2015, 10:51 |
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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Cita: Vendita diretta.... continuo a parlare di vendita diretta, se voglio andare al mercato e venderle alla nonnina che si fa la frittata in regola devo fare tutto questo... La questione di vendere ai ristoranti fa parte del reparto igiene alimenti l'unica differenza e che se vendo direttamente a chi le consuma, uova sfuse senza imballarle, basta un tavolo e un timbro se vendo a chi rivende le uova o le trasforma serve un centro di imballaggio(con tutte i crismi) La questione allevamento è uguale per tutti invece... Ma io non intendevo vendita diretta al mercato... e' ovvio che anche al mercato devi avere tutte le carte in regola, io stavo parlando di parenti,amici. Hai una famiglia numerosa? hai una ventina di parenti? ecco ogni fine sett gli vendi 6 uova a testa,hai un po di amici, che hanno amici, che hanno amici?!?!? ecco li vendi a loro. Perche' dici lavoro in "nero" perche' lo chiami in nero?!?!?!? stai solo dando delle uova a parenti e amici e loro ti vogliono aiutare dandoti un po di soldi,hai descritto le uova come se stessi spacciando drogra e se ti becca la polizia non ti puo fare proprio niente perche' con 100 200 galline non ci sono problemi a meno che nella tua citta' c'e' una legge, "l'unica in tutta italia", dove e' vietato avere 200 polli per autoconsumo. Quindi la questione e' semplice se vuoi fare cosi devi semplicemente chiederti: ho abbastanza parenti e amici per vendere abbastanza uova? se si,io ti consiglio di farlo,se no allora devi fare quello che ti dice l'asl. Cita: per quanto riguarda le fattrici etc per l'appunto non mi hanno detto ancora nulla, perché valutano se è possibile o meno... L'allevamento per autoconsumo già c'è l'ho, ma voglio trasformare quest'hobby in un secondo/3o redditto, quello che mi han chiesto per ora non è fuori dal mondo... alla fine, un manuale di autocontrollo e 2 o 3 prelievi l'anno di feci non sono questa spesa onerosa, la cosa un po inutile secondo me è la doppia recinzione, ma vedremo... Se ti dicono che puoi avere sia fattrici che ovaiole nello stesso campo allora sono degli asini impressionanti,ti dicono di mettere doppia recinzione che a mio avviso non serve a niente,ma ti lasciano le fattrici? Le fattrici non possono restare per il semplice motivo che si potrebbero ammalare e di conseguenza far ammalare i pulcini o le pollastre che poi diventeranno ovaiole..... o viceversa,ecco perche' non devono restare vicine e questo lo dice una norma di legge. Ho capito che vuoi trasformare quest'hobby in un secondo/3o redditto ma per trasformalo non devi avere altri polli vicino,devi avere o ovaiole o polli da carne e basta e forse nel campo non puoi avere neanche maiali perche' le malattie dei maiali possono essere strasmesse,mentre con le pecore,capre non ci sono problemi (non ne sono sicuro,informati),quindi perche' non provi a vedere le case mobili come nel video che ti ho messo? se ne trovi una con 500 600 posti la prendi sono costruite a norma di legge,quindi non ti devi assillare nel trovare il materiale ,fare l'impianto ad acqua etc etc etc,compri gia' le pollastre belle e vaccinate,fai tutto quello che ti dice l'asl, prendi un timbro a mano ed e' fatta e potrai venderle dove vuoi. Saluti.
_________________ Think Different
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23/01/2015, 14:41 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Cita: Hai una famiglia numerosa? hai una ventina di parenti? ecco ogni fine sett gli vendi 6 uova a testa,hai un po di amici, che hanno amici, che hanno amici?!?!? ecco li vendi a loro. Perche' dici lavoro in "nero" perche' lo chiami in nero?!?!?!? stai solo dando delle uova a parenti e amici e loro ti vogliono aiutare dandoti un po di soldi,hai descritto le uova come se stessi spacciando drogra e se ti becca la polizia non ti puo fare proprio niente perche' con 100 200 galline non ci sono problemi a meno che nella tua citta' c'e' una legge, "l'unica in tutta italia", dove e' vietato avere 200 polli per autoconsumo. non so perchè ma sembra sempre che tu abbia dei toni polemici semplicemente sto tenendo aggiornato questo post per informare chi un giorno come me qualcuno abbia l'idea di avviare un allevamento a fini commerciali di galline rustiche, autoctone, allo stato semi-brado, so anche io che se tengo 249 capi ad uso personale nessuno verrà a dirmi nulla e se vado da amici a cedergli le uova e mi danno un piccolo compenso è assolutamente normale... Ma consentimi di fare una distinzione: -Attività commerciale: vendita di un prodotto dietro un compenso con il fine di aver un profitto. (Es. suono a casa della gente e vendo uova 5 giorni a settimana, o vado al mercato e espongo le uova stesse) -Cedere uova da allevamento rurale: regalare o ricevere un piccolo compenso per una modesta quantità, al fine di ripagare le spese del prodotto stesso, ma sopratutto in maniera non continuativa. (Es. ho 100 galline, le ho comprate per me e per la mia famiglia, ma nel periodo di massima produzione ho 20 uova al giorno da far fuori e le regalo/cedo dietro piccolo compenso al vicino piuttosto che ad un amico) Questo è quello che intendo... nessuno ovviamente va a vedere se tu mangi 1-20 o 200 uova al giorno e nessuno va a vedere se cedi il 10% o il 99% di quello che produci, quindi anche nel caso in cui non dichiarassi nulla e vendessi le uova a chi mi compra la verdura, posso dire che è un mio amico e gli cedo le uova in maniera occasionale e sarei a posto. Sarebbe una soluzione all'italiana... ma non è quello che voglio fare. Quello che voglio dire e che io voglio fare un attività commerciale, integrare alla vendita diretta di ortaggi e riso anche la vendita diretta di uova, agli stessi clienti (a parte i ristoranti e i negozi che per le uova non mi è consentito) dove vendo già gli altri prodotti, magari facendo e pubblicizzando delle cassette di verdura+uova+riso oppure al mercato locale... Non mi sembra una cosa complessa, e per quanto riguarda la commercializzazione delle stesse non lo è... Il problema nasce dal semplice fatto che l'allevamento a ciclo chiuso semi-brado con galline che chiocciano e galli che fecondano non è contemplato nella normativa.. non perchè ci siano particolari problemi sanitari(i problemi sanitari nascono quando ci sono 18 capi a mq chiusi per un anno e mezzo in un capanno senza luce naturale, non quando la gallina fa nascere i suoi pulcini e li fa crescere molto più resistenti degli altri) , ma perchè nessuno ha mai avuto interesse a fare una normativa in tal senso... Questo vuol dire che se trovo il modo di fare le cose in regola e farla diventare un attività commerciale sono felice e potrò esporre le mie uova al mercato nel banchetto a fianco, al riso e alla verdura... Altrimenti farò come si fa da sempre mi tengo le mie galline e le allevo per me, cedendo le eccedenze quando ci sono...
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23/01/2015, 16:08 |
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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Cita: :D non so perchè ma sembra sempre che tu abbia dei toni polemici semplicemente sto tenendo aggiornato questo post per informare chi un giorno come me qualcuno abbia l'idea di avviare un allevamento a fini commerciali di galline rustiche, autoctone, allo stato semi-brado, so anche io che se tengo 249 capi ad uso personale nessuno verrà a dirmi nulla e se vado da amici a cedergli le uova e mi danno un piccolo compenso è assolutamente normale... Ma consentimi di fare una distinzione: -Attività commerciale: vendita di un prodotto dietro un compenso con il fine di aver un profitto. (Es. suono a casa della gente e vendo uova 5 giorni a settimana, o vado al mercato e espongo le uova stesse) -Cedere uova da allevamento rurale: regalare o ricevere un piccolo compenso per una modesta quantità, al fine di ripagare le spese del prodotto stesso, ma sopratutto in maniera non continuativa. (Es. ho 100 galline, le ho comprate per me e per la mia famiglia, ma nel periodo di massima produzione ho 20 uova al giorno da far fuori e le regalo/cedo dietro piccolo compenso al vicino piuttosto che ad un amico) Questo è quello che intendo... nessuno ovviamente va a vedere se tu mangi 1-20 o 200 uova al giorno e nessuno va a vedere se cedi il 10% o il 99% di quello che produci, quindi anche nel caso in cui non dichiarassi nulla e vendessi le uova a chi mi compra la verdura, posso dire che è un mio amico e gli cedo le uova in maniera occasionale e sarei a posto. Sarebbe una soluzione all'italiana... ma non è quello che voglio fare. Quello che voglio dire e che io voglio fare un attività commerciale, integrare alla vendita diretta di ortaggi e riso anche la vendita diretta di uova, agli stessi clienti (a parte i ristoranti e i negozi che per le uova non mi è consentito) dove vendo già gli altri prodotti, magari facendo e pubblicizzando delle cassette di verdura+uova+riso oppure al mercato locale... Non mi sembra una cosa complessa, e per quanto riguarda la commercializzazione delle stesse non lo è... Il problema nasce dal semplice fatto che l'allevamento a ciclo chiuso semi-brado con galline che chiocciano e galli che fecondano non è contemplato nella normativa.. non perchè ci siano particolari problemi sanitari(i problemi sanitari nascono quando ci sono 18 capi a mq chiusi per un anno e mezzo in un capanno senza luce naturale, non quando la gallina fa nascere i suoi pulcini e li fa crescere molto più resistenti degli altri) , ma perchè nessuno ha mai avuto interesse a fare una normativa in tal senso... Questo vuol dire che se trovo il modo di fare le cose in regola e farla diventare un attività commerciale sono felice e potrò esporre le mie uova al mercato nel banchetto a fianco, al riso e alla verdura... Altrimenti farò come si fa da sempre mi tengo le mie galline e le allevo per me, cedendo le eccedenze quando ci sono... Ahahaha ma no, ma che polemizzare,io ti voglio vedere su una ferrari pagata dalle tue uova Ho solo cercato di darti altre vie, ma tu sei uno di quelli che si fissa su un obbiettivo e quello vuole fare,punto. Ho capito che vuoi fare, vuoi vendere i tuoi prodotti ortofrutticoli e vuoi anche vendere un po di uova,certificate, belle e timbrate,insomma, prodotti di nicchia sani,biologici, niente di grosso mercato. Avere le tue galline, dei galli, una bella incubatrice e fare cosi un ciclo,che come idea non e' affatto male e spero te la facciano passare, anche se,come ho scritto prima,sara' molto improbabile che ti facciano fare una cosa del genere.... Quello che volevo fare io e metterti altri obbiettivi in testa,qualcosa un po piu' grande e seria cioe' casa mobile,niente galli, galline,incubatrici etc etc, ma botte da 500 600 pollastre e via a vendere uova,per poi passare da 600 a 1000 2000 3000 e cosi via, tutto rigogliosamente biologico, a espanderti insomma Facci sapere se ti fanno passare quello che vuoi fare. Saluti
_________________ Think Different
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23/01/2015, 19:04 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Hai centrato il punto, nel senso che nella mia idea di azienda agricola non mi espandono con la quantità in monocottura o allevando lo stesso tipo di animale aumentandone il numero. ma espando la gamma di prodotti... so che forse è un idea antieconomica ma penso che la cosa sia fattibile se ben organizzata... Capisco che cosa intendi, e sicuramente una bella cosa, remunerativa, sostenibile e rispetta sicuramente di più gli animali che quei capannoni orrendi... ma ho un altro progetto... e vorrei andare su quella strada se mi è possibile ... altrimenti valuterò delle alternative... sicuramente un allevamento di ovaiole Come dici tu non può esser considerato un 2o reddito ma un lavoro a tempo pieno con una serie di investimenti non del tutto irrilevanti... valuterò, vi farò sapere qualcosa la prossima settimana su come procedono le cose..
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23/01/2015, 21:51 |
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