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Piccolo Allevamento ovaiole, requisiti asl
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PietroAlberici
Iscritto il: 02/10/2013, 16:08 Messaggi: 162 Località: Traversetolo
Formazione: Perito chimico ambientale
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Tutto corretto. Però a me a suo tempo quello dell'usl aveva detto che sopra i 49 capi ero soggetto a controlli del veterinario, poi per quel che riguarda la vendita ( ufficiale) bisogna avere p.iva e iscrizione a camera di commercio ma di questo all'usl non interessa. Il ragionamento però è un altro: quanto si guadagna? Mettiamo che uno abbia 100 galline e hai 100 uova al giorno (anche con ibridi e' una media assurda, ma ragioniamo per assurdo..) e sopratutto ne vendi 100 al giorno a 0.4€/cad. sono 40€ al giorno, sono 14600€ all'anno. Mettiamo che le cento galline mangino 150g di mangime ognuna, sono 15 kg mettiamo 10€/giorno poi devi aggiungere tutte le spese varie di gestione( acqua, luce, investimento iniziale, segatura, antiparassitari..) a questo aggiungiamo spese amministrative 150 a chi ti fa i conti+180 camera di commercio ( annue), spese veterinarie x. Spese di trasporto uova se vendi porta porta... Se per disgrazia si ammalano e devi fare un trattamento sanitario e butti via le uova per 15giorni?se non peggio? Secondo me è un'attività che se associata a qualcos'altro è buona ma non può essere considerata prevalente..
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19/12/2014, 22:23 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Ciao @PietroAlberici, grazie per aver riesumato il post proprio oggi abbiamo piantato i pali del nuovo recinto 600mq circa.. Come dici tu, il discorso uova è associato al discorso ortaggi e al riso.. abbiamo un piccolissimo impianto di pilatura per sbiancare il riso superfino che coltiviamo e abbiamo iniziato da circa un anno e mezzo a produrre ortaggi su un piccolo appezzamento, il prossimo anno abbiamo deciso di ingrandirci perchè fortunatamente non ci basta la roba che produciamo e vogliamo ampliare la gamma di ortaggi. ovviamente dal riso ottengo granaverde e grana rotta di riso in abbondanza che è difficile da vendere in piccole quantità(i mangimifici ne comprano tonnellate, noi ne produciamo qualche quintale al mese e non abbiamo il modo di stoccarla per molto tempo), e per venderla direttamente servono altri permessi (se tu scrivi "per alimentazione animale" diventi automaticamente un mangimificio e devi chiedere altri permessi) sempre a trovare chi te la compra.. al nucleo per ovaiole quindi andremo ad aggiungere una buona percentuale di mais di nostra produzione e del riso sempre di nostra produzione... Inoltre ho un sacco di scarti di ortaggi che le galline apprezzano L'acqua la prendiamo dal pozzo, quindi c'è solo la corrente da pagare che non è esagerata qualche euro al mese giusto per accendere la lampadina se capita di andare dentro la sera, il motore per l'acqua e la lampadina dei pulcini. I costi del commercialista etc li paghiamo già in quanto abbiamo già partita iva e siamo agricoltori... il discorso sanitario è un rischio.. è un pericolo.. lo affrontano tutti gli allevamenti purtroppo è normale che qualche pollo si possa ammalare sono animali d'altronde, bisogna agire in maniera preventiva pulendo spesso e disinfettando, controllando i capi e dividere subito quelli che hanno qualche cosa che non và.. ma il rischio di trovarsi senza capi da un giorno all'altro c'è... come c'è il rischio che grandini e non raccolgo nemmeno un chicco di riso, o che piova troppo e si ammalino i pomodori.. In ogni caso a gennaio andiamo a fare tutte le pratiche per definire bene il discorso sanitario, speriamo di non perderci troppo in burocrazia, anche se ne dubito!
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20/12/2014, 1:48 |
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enricomattiuzzo
Iscritto il: 28/06/2013, 10:51 Messaggi: 328 Località: Nizza Monferrato(Asti)
Formazione: Laurea
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Un grande in bocca al lupo per il coraggio!
Io ci penso da tempo ma la paura mi blocca!
Per curiosità useresti ibridi tipo isa, livorno commericali o cos'altro?
_________________ Avicoli: Sebright Bionda di villanova Livorno commerciale
Pappagalli: Agapornis personata Agapornis roseicollis Calopsite
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20/12/2014, 11:42 |
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PietroAlberici
Iscritto il: 02/10/2013, 16:08 Messaggi: 162 Località: Traversetolo
Formazione: Perito chimico ambientale
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Mi accodo a quanto detto da Enricomattiuzzo! In bocca al lupo!
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20/12/2014, 12:00 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Grazie, userei le Bionde piemontesi per ora(ho già comprato e diviso i riproduttori, e fatto un incubata, adesso sono fermo fino a metà gennaio) e probabilmente bianca di Saluzzo(credo che le comprerò in primavera)... essendo in piemonte penso che usare razze autoctone sia doveroso e coerente con quello che voglio fare.. , inoltre sono buone produttrici di uova, rustiche e hanno un ottima carne sia le galline a fine carriera, sia i galli che inevitabilmente avrò in eccesso... Inoltre ho anche delle marans, anche queste sono molto rustiche e ovviamente il colore delle uova attira l'attenzione , e tutto sommato non sono nemmeno male come ovaiole...
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20/12/2014, 13:23 |
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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@totalker quindi sai gia' a chi vendere le uova? saranno un 700 ogni settimana quindi un centinaio e qualcosa con le confezioni da 6
_________________ Think Different
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20/12/2014, 13:39 |
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enricomattiuzzo
Iscritto il: 28/06/2013, 10:51 Messaggi: 328 Località: Nizza Monferrato(Asti)
Formazione: Laurea
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anche io allevo bionde piemontesi, potremmo poi sentirci perchè sto cercando nuove linee di sangue
_________________ Avicoli: Sebright Bionda di villanova Livorno commerciale
Pappagalli: Agapornis personata Agapornis roseicollis Calopsite
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20/12/2014, 13:45 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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@indows ho già contatto 2 ristoranti che servo con la verdura, ma ovviamente a loro serve il timbro se come penso di fare riuscirò a mettere in regola la cosa e timbrare le uova entro fine anno fai conto che un ristorante che fa un po di pasta fresca fa andare almeno un cartone da 90 a settimana basterebbe trovarne 4 o 5 in zona... inoltre andrò avanti per gradi, non voglio trovarmi con 200 uova al giorno e buttarle nella compostiera quindi piano piano aumenterò il numero di capi per ora ho una 20ina di Ovaiole e 4 bionde che ho comprato l'anno scorso e le uova che fanno (15 al giorno circa) tra l'autoconsumo e ad amici e parenti si fanno fuori facilmente.. ma non ne comprerò più, tra poco inizio a incubare le bionde e quindi andrò avanti con quelle.. @enricomattiuzzo: sono molto interessato a uno scambio alla pari di pulcini e/o a comprarti un gallo maturo in primavera sentiamoci in pm
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20/12/2014, 20:49 |
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indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
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totalker ha scritto: @indows ho già contatto 2 ristoranti che servo con la verdura, ma ovviamente a loro serve il timbro se come penso di fare riuscirò a mettere in regola la cosa e timbrare le uova entro fine anno fai conto che un ristorante che fa un po di pasta fresca fa andare almeno un cartone da 90 a settimana basterebbe trovarne 4 o 5 in zona... inoltre andrò avanti per gradi, non voglio trovarmi con 200 uova al giorno e buttarle nella compostiera quindi piano piano aumenterò il numero di capi per ora ho una 20ina di Ovaiole e 4 bionde che ho comprato l'anno scorso e le uova che fanno (15 al giorno circa) tra l'autoconsumo e ad amici e parenti si fanno fuori facilmente.. ma non ne comprerò più, tra poco inizio a incubare le bionde e quindi andrò avanti con quelle.. Ottimo allora, a questo punto ti auguro un grande in bocca al lupo e ci aggiungo anche in culo alla balena come rafforzativo Comunque ti consiglio di trasformare la compostiera in una lombricoltura cosi hai anche i lombrichi sia per le galline sia per venderli,ridendo e scherzando 4-5 lombrichi li vendi a 1 euro nei negozi di pesca e senza iva controlli etc (sottobanco) e in piu hai l'humus. Saluti
_________________ Think Different
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22/12/2014, 18:16 |
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totalker
Iscritto il: 19/08/2012, 23:53 Messaggi: 174 Località: Palazzolo vercellese(VC)
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Salve a tutti, ho da raccontarvi qualche news riguardo alla vicenda dell'allevamento... giusto per informazione riguardo alla vendita diretta di uova e al timbro, nel caso qualcuno sia interessato ad intraprendere questa strada... Oggi stesso sono stato all'asl per la 3a volta, ho risolto che: -Fino a 250 capi, l'allevamento riguardo a norme di benessere animale, e controlli veterinari vari, ha pochi requisiti che perlopiù si rivalgono al buon senso dell'allevatore e del controllo veterinario della vostra ASL, quindi mangiatoie che non permettano l'accesso ad animali selvatici, abbeveratoi, e un ricovero notturno abbastanza capiente(la normativa sotto i 250 capi non ha dei limiti ben precisi, ma ovviamente non potete tenere 200 polli in una scatola) in ogni caso, tutte le norme riguardo al benessere animale sono ampiamente rispettate di solito da noi amatori( anzi, facciamo molto di più) quindi non dovremmo aver proplemi... Per quanto riguarda il timbro è obbligatorio sopra i 50 capi, così come un manuale di autocontrollo e quindi una zona destinata a timbrare le uova, mi han detto che(perlomeno per quanto riguarda la regione piemonte), aver 51 ovaiole o 2000 non cambia niente se lo scopo è la vendita diretta di uova(cambiano ovviamente i requisiti sul benessere animale e i controlli veterinari, vaccini, smaltimento delle deiezioni, ricoveri etc etc etc) basta una stanza adibita al timbro delle uova, in cui si entra si timbrano le uova, si mettono in dei plateau e si portano al mercato, nel punto vendita aziendale o al domicilio del cliente, purchè rientri nella regione dell'azienda(e come "regione" si intende un raggio di 10km non la regione di appartenenza)... Questa stanza può essere multifuzionale, quindi, con adeguato piano di autocontrollo e sanificando le superfici ogni volta, si possono ad esempio, timbrare le uova e essicare le erbe aromatiche, in tempi diversi.... In ogni caso con vendita diretta si intende vendita al consumatore finale, e in seguito a una normativa europea abbastanza recente, i ristoranti non sono più considerati "consumatori finali" ergo, puoi vendere le uova a chiunque le usi direttamente e non le trasformi per rivenderle.. (quindi la mia idea di rifornire qualche ristorante o rivenditore è andata a farsi benedire) In ogni caso, Una volta sentito l'ufficio per l'igiene alimenti e nutrizione, se considerano idonea la stanza che ho intenzione di adibire per lo stampaggio delle uova, rifinisco il pollaio e avvio le pratiche... se il comune da il via, si fà un inizio attività e si può iniziare a lavorare, poi l'ASL ha tempo qualche settimana per fare i controlli se tutto fila liscio ti lasciano continuare e si incrociano le dita che le galline producano sufficienti uova....... Ovviamente questa è la questione Sanitaria... poi c'è la questione fiscale... ma è un altra storia(meno male che ci sono le associazioni di categoria per questo) ... e dire che ho deciso di iniziare quest'attività perché in giro dicono che lavorare all'aria aperta in agricoltura, libera dallo stress... hmmm
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13/01/2015, 23:15 |
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