...quando finirà il petrolio venderanno le stufe che bruciano polli broiler....ah ah ah ah ah tanto produrne un pò di più non penso che gli crei problemi!!!! ah ah ah ah (scusate l'umorismo nero)

Ciao,

mi unisco al coro e dico che il problema e' stato ben centrato da tutti voi,.... il punto e' che una volta il lavoro era poco differenziato, si allevava e si coltivava (poche le fabbriche) quindi la societa' era prettamente rurale... tradotto... si viveva di cio' che si produceva non bisognava "comprarlo".

Ora la societa' non produce, ma compra e consuma (anche piu' del necessario)... quindi bisogna produrre per tutti quelli che non producono ma fanno altri lavori in altri campi e suono tutti campi importanti, lo specifico per non fare polemica.

Quindi pochi che producono per tanti e da qui la produzione (allevatoriale e agricola) intensiva, cosa viene penalizzato? .... ovvio la qualita' !!!! ... chi ne perde? ... ovvio, noi !!!!

c'e' una soluzione? .... NO !!! ormai .....

Io non voglio essere pessimista e non poter pensare ad un mondo migliore .. forse ci sara' forse lo creeremo.. ma non certo con il percorso civico e lo stile di vita che abbiamo.

se osserviamo la storia da cui dobbiamo imparare l'uomo,detto brevemente, ha dovuto sempre sbatterci il muso, farsi male pagane il prezzo e ricominciare .... noi siamo nel punto in cui stiamo accelerando ... prima o poi arrivera' il muro ... e statene certi non sara' certo un male !!!!!!!!!

e quindi siamo arrivati al solito luogo comune che dice: SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO. Giusto?

(...in effetti.... )

Qualcuno un tempo diceva historia magistra vitae, cioè la storia è maestra di vita, dovremmo guardare la storia appunto per non ripetere gli errori del passato.
Ma guardando la storia, cos'è successo quando una società umana è dipesa essenzialmente da una risorsa (nel nostro caso specifico il petrolio) ed aveva un aumento demografico esponenziale? E' successo che la società si è sgretolata o è morta. Alcuni esempi? I vichinghi della groenlandia non hanno saputo sfruttare l'unica risorsa per sopravvivere hanno decimato gli animali e sono rimasti isolati in groenlandia senza legna da ardere. Altro esempio: l'isola di Pasqua. Hanno finito il legname e si è scatenata una guerra civile.
Ho letto recentemente due libri, entrambi di Jared Diamond, che sono "Armi, acciaio e malattie" e "Collasso - come le società scelgono di morire o vivere". Egli fa una bella indagine economica, storica, sociale e culturale a livello globale.
E' divertente il fatto che io stia parlando di queste cose in un forum dedicato ai polli ma qui l'argomento è quanto mai attuale.
Tra l'altro la storia non ha mai visto un'evoluzione tecnologica ed economia con livelli pari al nostro, non ci sono precedenti. Se in passato queste società hanno fallito con scarsità di mezzi, possibile che non abbiamo imparato nulla noi uomini moderni così evoluti? Risposta: no
Questa evoluzione economica è stata una disevoluzione del nostro rapporto con la natura.
Purtroppo dobbiamo metterci in testa che non siamo poi così diversi dai nostri polli, che facciamo parte tutti di un immenso meccanismo naturale dove l'uomo ha il suo posto, e più ci allontaniamo da esso più il nostro mondo andrà in declino.
Un uomo a mio avviso non è tale perchè ha grandi tecnologie, perchè esplora lo spazio o sa fare di conto, ma è tale quando è consapevole dei suoi limiti, quando ha dei valori, una spiritualità e una coscienza del posto che gli spetta. Non giochiamo a stare fuori dalla natura perchè la sua morte è la nostra fine.

Che bello sentirsi capiti!!! .... ... Almeno non mi sento solo con i miei pensieri e idee ogni tanto!!!

eh eh eh concordo!!! pensare che io aprendo questo post e incollando quell'articolo credevo di finire lapidato perchè parlava di broiler.... e invece non solo non ho subito lapidazioni ma ho scoperto perchè questo forum mi ha rapito il cuore!!!!
Amare la natura non significa necessariamente non nutrirsi di esseri viventi, ma bensì avere rispetto per ogni vita, anche quella di un piccolo pollo che finirà in pentola con le patate!!!!

Infatti dicono che la dignità dell'animo umano si misura dal modo in cui tratta i propri simili e gli altri animali!!!

purtroppo riusciamo a "metabolizzare" sempre di più tali notizie ... all'inizio partiamo in quarta, ci indignamo , discutiamo , ci accendiamo ...
però continuiamo a CONSUMARE di tutto e di più e dopo un pò, passato il ciclone, STIAMO ZITTI ...
un saluto Emilio

[quote="stefanus"]Ragazzi anche se credo che tutti voi abbiate già letto questo articolo, mi permetto di fare "copia e incolla" perchè ieri ho visto un post riguardante la vaccinazione dei pulcini e cercando in rete mi è saltato fuori questo articolo sui Broiler.....è giuro che mi ha fatto venire i brividi, perchè bene o male tutti noi ogni tanto compriamo almeno un paio di cosce di pollo al supermercato e quei polli arrivano dall'AIA e dall'AMADORI (poichè sono loro che riforniscono la piattaforma freschi della grande distribuzione)


Ciao, avevo messo il link qualche tempo fa sullo stesso articolo in un'altra discussione. Se ti interessa il genere trovi altro di "stuzzicante" nel sito http://www.mednat.org" target="_blank Non è strutturato molto bene ma dopo un po' se lo giri e rigiri trovi ciò che ti interessa.
Avanti così!!!

mandi

denispol

C'estato un momento in qui il grande UOMO ha avuto un'ideea geniale:fare tutto con solo il cervello.si,poraccio,pensava di poter far tutto e bene usando solo il cervello,tanto il cuore gli serviva solo come pompa spingi sangue.in quell momento ha perso tutto il resto.e ha fatto talmente tanti sbagli,che benche vollessi guardare indientro per imparare e non rifarli,non ci si riesce,son troppi,la confussione è grande.affinche non impareremo ad usare anche le mani,i piedi,ma sopratutto il cuore,le cose per noi andranno sempre su una parabola discendente,che piu ti sbrighi,piu scende.sono un povero operaio agricolo,che cerca di portare acasa uno stipendio,per poter mandar avanti la famiglia,quindi il pollo di 2 soldi ognitanto mi tocca mangiarlo,ma non per scelta,ma per necessita.son sempre estato abbituato a mangiare le cose che venivano prodotte in campagna,da mio nonno.la musica è cambiata da quando son venuto qui,in italia,(senza polemica,intessi),e vi dirro che,benche non era proprio un periodo di buoni guadagni,a settembre dell'anno scorso mi son comprato 270x40 metri di terreno(ci mettero una vita a pagarlo) solo per poter fare orto e mettere su animali per consumo della famiglia.ci voglioni i sacrifici oggigiorno per poter avere ,,il poco'' che avevano i nostri nonni.riflettere solo non basta,bisogna darsi da fare per non essere inghiotiti dalla onda.
sporchiamoci le mani,i gomiti,i piedi e avremo un pocco in piu rispetto agli signori tutti puliti ben aliniati in quella onda.
ciao

Ho letto con molto interesse questo post, sopratutto quello del nostro amico Romeno.
Anch'io da anni posso permettermi di non consumare avicoli da allevamento.
Concordo con il disgusto che ci prende davanti a tanta distorsione della natura.
Non condivido il discorso degli antibiotici nel mangime, salvo errori da non confondere con gli orrori, sfido a provare la veridicità dell'affermazione.
Questo non per assolvere, ma per non aggiungere la goccia che ci fa passare dalla parte del torto.
Ammettiamo solo che ci rifiutiamo se possiamo, di consumare animali che hanno vissuto così tristemente.
Mi pare possa già essere validissimo motivo.
Detto questo, quindi basta tornare a produrre come una volta e tutto si risolve.
Purtroppo non è affatto così, anche se non ci piace, non è assolutamente così e la cosa mi rattrista alquanto.
Mi sono permesso di fare alcune verifiche sulle possibilità alimentari per il genere umano e animale diciamo da cortile.

La cruda verità è che, a meno pensiamo di fare sparire qualche milione, vedi miliardo tra poco, senza i moderni modi di produzione, non sarà possibile alimentare tutti.
Crediamo di avere la soluzione e pensiamo gli altri sciocchi, ma non stà solo così.
Noi siamo dei fortunati che possiamo ancora permetterci di alimentare i nostri polli all'antica, con risultati all'antica, proprio perchè siamo pochi, lo potremmo se fossimo qualcuno di più. Ma non potremmo se fossimo diciamo solo il 30% della popolazione mondiale a mangiare all'antica. Il nostro pollo ruspante mangerebbe le poche sostanze necessarie a tenere in vita molti esseri umani.
Ognuno che voglia essere obiettivo con un pò di informazione, si può orribilmente rendere conto che stiamo aumentado la velocità e il cozzo sarà terribile.
Rischia di mancare anche il disprezzato broiler.
Tristi saluti
Sergio