Faza.
Ma non credo che bastano 2500 euro, tra storditore, colasangue e macchina per spennare ci arrivi quasi a quella cifra, poi c'è tutto il resto.
Ho letto sommariamente il post, i commenti sono più o meno nella norma, c'è il pessimista, l'ottimista e il sognatore io ho sempre lavorato in proprio, in altro settore e devo dire che è sempre stata dura, adesso poi che il lavoro non c'è e quel poco che trovi non lo riscuoti non c'è da star tranquilli. Ho letto che parli di ristoranti, ma per vendere ai ristoranti devi avere una posizione di partita IVA, questo credo ti precluda la tua attuale occupazione, il rischio è quello di fare un salto nel vuoto, 20 anni fà ti avrei detto vai tranquillo, adesso non me la sento proprio. Comunque non è che taglierei ogni spiraglio, da buon lavoratore autonomo il pensiero positivo deve fare da padrone e quindi magari qualcosa si può sempre fare. Inizia con l'allevare specie autoctone, nell'aretino la valdarnese fà da padrona e inizia a vendere a privati, in questo modo prendi confidenza con l'allevamento, con il calcolo costi-ricavi e non sei obbligato a nessun adempimento burocratico, limita al massimo gli investimenti su macchinari o altro, macella i capi in casa, tutt'alpiù prendi una spennatrice per velocizzare il lavoro più lungo e una incubatrice seria, non i giocattolini che leggo nei vari interventi del forum, per avere delle produzioni di pollame il pù possibile affidabile. Alleva animali a lento accrescimento e cerca di fornire quanto più pascolo ti è possibile, questo oltre a produrre ottime carni, ti permette di risparmiare qualcosa sui mangimi, eviterei miscele e mangimi pronti a favore di granaglie singole e scarti di orto e cucina, se non hai orto, chiedi a qualche ortolano della tua zona se è disposto a cederti un pò di verdure che sono "passate", magari in cambio gli dai qualche uovo, se può servirti a Montevarchi c'è Laura che ha iniziato così, in piccolo e adesso ha una attività piuttosto fiorente, tieni presente però che non è tutto oro quello che luccica, se le cose vanno bene nel momento in cui aprirai una posizione di partita IVA regolare, il lavoro non diventa più un relax, gli adempimenti ai quali devi andare incontro e le spese da sostenere tra tasse, contributi cazzi e mazzi mettono a dura prova la tua resistenza psicologica, quando la sera torni a casa, che magari sei andato a fare un mercato per vendere qualche pollo e delle uova, ti sei alzato alle 5:00 del mattino in pieno inverno, tiri le somme e vedi che la maggior parte del tuo sacrificio lo devi dare a quei papponi che ci governano, tornerai a sognare la tua calda e ben protetta fabbrichetta sotto al capannone...
P.S. dimenticavo, se tiri su 800-900 euro chiudo la mia ditta artigiana e metto su allevamento di pollame...e conigli và, che trovi a vendere dei conigli immangiabili....