Faccio fatica a credere ad una cosa del genere
Sarà vero??
Mike, il pollo senza testa
dic15 di bizzarrobazar
Il 10 Settembre 1945 il contadino Lloyd Olsen, padrone di una fattoria a Fruita, Colorado, decise che era ora che sua moglie Clara gli cucinasse un bel bollito di pollo.
Scese nell’aia, prese un’accetta affilata e con un colpo deciso staccò la testa ad uno dei suoi galli. Ma il pennuto non aveva voglia di morire: dopo aver corso un po’ in giro, il gallo si tranquillizzò, e ricominciò a raspare il terreno alla ricerca di cibo, e ad aggiustarsi le piume proprio come tutti gli altri polli.
Quando, la mattina seguente, Olsen lo trovò ancora vivo, pacificamente addormentato con il collo riparato sotto l’ala, decise che – visto che l’animale aveva tanta determinazione nel restare vivo – avrebbe tentato di trovare un modo per nutrirlo. Lo battezzò Mike, e cominciò a somministrargli acqua e sementi attraverso un contagocce.
“Mike, il meraviglioso pollo senza testa”, divenuto in fretta una celebrità, visse tranquillo e pasciuto per ben 18 mesi. Gli scienziati scoprirono che la decapitazione gli aveva lasciato intatta la base del cervello, che è sede di gran parte dei riflessi motori di polli e galline. Un grosso grumo di sangue aveva inoltre bloccato l’arteria, impedendogli di morire dissanguato.
In quei 18 mesi Mike passò dal peso di due libbre e mezzo alla bella stazza di otto libbre: “era un bel pollo grasso, che non aveva idea di essere senza testa”, raccontano i testimoni. “Miracle Mike” partì in tour per tutti gli Stati Uniti, fu assicurato per 10,000$, la sua foto venne pubblicata su Life e Time, e ovviamente vinse un Guinness World Record. Morì soffocato proprio durante questa “tournée”, in un motel dell’Arizona, una sera che gli Olsen non riuscirono a trovare in tempo il contagocce che usavano per sbloccargli la trachea.
Ancora oggi, però, la storia di Mike ispira ottimismo: a maggio, nella cittadina di Fruita, si tiene annualmente il Mike’s Festival – con danze, musica, esposizione di automobili, costumi, e gare folli come la “corsa senza testa”. Il favoloso Mike ha un suo sito internet, un negozio di gadget, degli sponsor e addirittura un fan club.
E ci insegna che perdere la testa non è poi tutta questa tragedia.
http://bizzarrobazar.com/2009/12/15/mike-il-pollo-senza-testa/