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metodo naturale su come evitare la coccidiosi 
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Certo, per carità il verderame nell'acqua no ! Diverso è il discorso dell'aceto comune, oppure dell'acido acetico e dell'ipoclorito di sodio, ovviamente usati come prevenzione, giammai come cura della malattia conclamata. Stabilito che per la prevenzione delle coccidiosi ci vuole il mangime con il codiostatico, aggiungere aceto e/o acido acetico nell'acqua di bevanda serve per controllare lo sviluppo della flora batterica intestinale ed evitare le diarree, mentre l'ipoclorito di sodio (varechina) e/o cloro serve per ridurre la presenza di batteri nell'acqua da bere (come fanno i gestori degli acquedotti comunali). Io non deborderei da queste linee. Aggiungo che scrivo con la ia esperienza di allevatore professionale di conigli, per la quale attività ho allevato per ventidue anni, caricando qualcosa come 50 Tonnennale di conigli vivi da macello per ogni anno (+/-).


13/07/2011, 17:55
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FeX ha scritto:
@mantovano46
Hai fatto analizzare le feci di quelle 3 galline alla ricerca di coccidi oppure la diagnosi deriva dalla "sola" osservazione dei sintomi?


nessuna analisi, ma stanno benone, non ho morti e ormai sono passati mesi dall' evento.

ciao

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13/07/2011, 18:51
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Mantovano è ovvio che esistono esempi in cui la fitoterapia, l'utilizzo oculato di disinfettanti o sostanze varie che alterano il ph ( aceto) possono alleviare o predisporre alla guarigione di una patologia. Peraltro la cosa è molto controversa e non vede tutti daccordo specie in casi gravi.

Continui ad ingnorare il problema che non possiamo diventare come forum i dispensatori di verità o di cure o di diagnosi di malattie.

Il cloro ad esempio passa da disinfettante a veleno modificando in modo infinitesimo il dosaggio . Dobbiamo proprio insegnare cose pericolose e non sempre valide ai nostri giovani allevatori come Gerr. Io non credo!
E dico di non usare il cloro visto che è mnolto rischioso.

Le esperienze personali proprio perchè tali non sempre possono essere replicate perchè intervengono tutta una serie di variabili.
Se si è di fronte ad una patologia importante non si ha ne il tempo ne l'opportunità di provare dieci consigli di persone pur motivate ad aiutare.
Si percorrono le vie che non arrecano sofferenza agli animali e che portano a percentuali di guarigione più elevate.

Questa è la filosofia di azione di un Medico Veterinario.

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Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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14/07/2011, 9:26
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alessio ha scritto+++++++++++++++Questa è la filosofia di azione di un Medico Veterinario.+++++++++++++++++++

e mi trovi pienamente consenziente :!: :!: io non mi riferivo assolutamente al cloro a a prodotti citati da gerr ( comunque per quanto riguarda il cloro ricordiamoci l' amuchina che consigliano di utilizzarla in campo umano) e come avrai notato non ho citato assolutamente cosa ho somministrato di diverso agli animali, anche perchè non ho la certezza matematica che sia stato <<quello>> a risolvere il probblema, che, come dici giustamente tu, poteva essere un probblema all' acqua di rose, e non certo una patologia importante.

però rimane inconfutabile il fatto che non hanno più feci liquide.

andando O.T. tempo addietro vi era una discussione sulla diarrea di un vitello, ed anche per quello avrei potuto scrivere sul come curavano le diarree i miei antenati ma mi sono trattenuto per non sembrare uno sciamano, e per non incorrere nelle vostre (ire) come noti ire è tra le parentesi ;)

ciao

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14/07/2011, 13:07
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Per quanto mi riguarda..è sempre meglio chiedere consiglio ad un veterinario ..altrimenti si rischia di fare delle ca......ate(perdonatemi il termine)
I farmaci... saranno anche prodotti chimici,come del resto la varechina , il solfato di rame e quant'altro.... ma perlomeno su questi abbiamo la certezza che nella maggior parte dei casi funzionano e sono stati testati e realizzati per curare l'animale e non per danneggiarlo..mentre con questi rimedi "naturali" che non sono poi così tanto naturali non abbiamo nessuna certezza...tanto è vero che siamo qui a domandarci se funzionano e se arrecano danni all'animale!

saluti Stefano!!!

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Ad ulteriore chiarimento è ben noto che gli ibridi commerciali non rappresentano l'eccellenza qualitativa ma il punto di equilibrio più vantaggioso per la redditività.

CIT:ALESSIO ZANON


14/07/2011, 13:29
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zimbo99 ha scritto:
Per quanto mi riguarda..è sempre meglio chiedere consiglio ad un veterinario ..altrimenti si rischia di fare delle ca......ate(perdonatemi il termine)
I farmaci... saranno anche prodotti chimici,come del resto la varechina , il solfato di rame e quant'altro.... ma perlomeno su questi abbiamo la certezza che nella maggior parte dei casi funzionano e sono stati testati e realizzati per curare l'animale e non per danneggiarlo..mentre con questi rimedi "naturali" che non sono poi così tanto naturali non abbiamo nessuna certezza...tanto è vero che siamo qui a domandarci se funzionano e se arrecano danni all'animale!

saluti Stefano!!!


ciao zimbo, non voglio assolutamente entrare in polemica con te e tantomeno con nessun altro, ma come ho utilizzato una certa linea moderata io, consiglio di usarla anche a chi deve giudicare la validità o meno della <<teoria>>, cosa mi dici se ti porto a conoscenza che 30 anni fa l'omeopatia era avversa da quasi tutti i medici, e oggi sono sempre più quelli che la utilizzano in simbiosi con cure a base di medicinali di sintesi :?: poi per tuo conoscenza i prodotti a cui mi riferisco io sono totalmente naturali, e ne facciamo uso giornalmente tutti noi. ;) ;)

torno a ripetermi, non ho la certezza matematica che siano stati loro, ma per cortesia prendete la notizia per quello che è e prima di bruciarmi sul rogo come stregone lasciatemi credere che possano essere stati loro,( io comunque una volta alla settimana li somministro ai miei animali) di certo non li fanno star male, e siccome avendo 3 possibilità (dannoso,innocuo,efficente) la possibilità che siano dannosi è assolutamente da scartare, ho il 50% di possibilità che siano efficenti e tanto mi basta.

ciao

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14/07/2011, 14:39
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ciao Mantovano, nessuno può "bruciarti sul rogo" perché in verità come lo stesso Alessio ha detto esistono tutta una serie di sostanze naturali che hanno un'azione certamente curativa. Molti farmaci di sintesi in fondo si basano proprio su sostanze che in natura derivano da piante o animali, vedi l'aspirina, alctro non è che acido salicilico che in natura si trova nella corteccia dei salici... come ben sapevano gli indiani d'america. occorre sempre fare attenzione, non si possono considerare nè in bene nè in male tutti i rimedi non medici pari tra loro: una diceria può o meno essere fondata su basi reali, ma non lo è sempre.

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Andrea Mangoni
Ciao a tutti, gente!


14/07/2011, 15:58
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ciao mantovano,io come te non voglio entrare in polemica anzi...è bello scambiarsi opinioni e idee liberamente senza essere insultati a "morte"...tornando alla discussione,quello che voglio dire è che con i rimedi naturali...c'è sempre il dubbio che tali metodi possano funzionare,mentre i rimedi farmaceutici hanno una percentuale di efficacia molto più elevata!!
E' anche giusto che molti anni fa,venivano usati solo ed esclusivamente rimedi naturali ...e funzionavano anche bene...
nello stesso tempo io..se c'è e la certezza e la possibilità uso rimedi naturali contro patologie ma sempre se il grado di infezione non è elevato ma preferisco usarli come prevenzione!!!!
ti confesso che anche mio nonno mi da molti consigli in ambito..il primo che mi viene in mente riguarda la produzione di uova(che non si tratta di una malattia)...le mie galline con il caldo hanno bloccato l' ovodeposizione e mio nonno(93 anni da agricoltore in abruzzo) mi a detto di mettere una determinata "sostanza" reperibile benissimo in natura (specie in questo periodo) e come per magia hanno ripreso a produrre...ora io come te non so se sia stata una casualità o se ha funzionato efficacemente,so solo che hanno ripreso a far uova!!!!
Poi io dovrei essere l'ultimo a parlare in quanto ho 17 anni e non posso mettermi certo a confronto con la tua esperienza!!!!
saluti Stefano!!

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14/07/2011, 16:04
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Ragazzi volevo precisare ulteriormente .
Consigliare sostanze naturali non nocive agli animali che nell'uso comune vengono tramandate di generazione in generazione Può essere fatto e non arreca alcun danno .
Esempio: il solfato di rame diluito in un certo dosaggio si usava per disinfettare gli unghelli delle pecore dopo che venivano regolate e tagliate.
Esempio : alcune erbe hanno un azione astringente e vanno somministrate in caso di diarrea
Esempio : alcune erbe possono avere azione ciccatrizzante
Esemipio: i rami di sambuco nero,freschi, appesi nel pollaio allontanano in parte i pericolosi pidocchi pollini.

Tutti questi esempi sono graditi , utili , indispensabili.

Mi riservo in alcuni casi di fare delle precisazioni a tutela degli utenti per evitare che facciano involontariamente dei danni .
Es. il sale ai polli si deve dare a dosaggi molto bassi poichè in grande quantità può essere molto tossico Ok.

Mantovano esprimiti pure quando lo ritieni opportuno ma cerca di essere sempre molto preciso poichè se mal interpretato un consiglio può diventare un danno involontario.

La mia prudenza è ad esclusivo favore degli animali e degli utenti, non ho preclusione ad alcuna forma di rimedio, cura o sostanza lenitiva.

saluti Alessio

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14/07/2011, 16:46
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concordo pienamente con Alessio...tra i rimedi tramandati da mio nonno è presente anche quello riguardante il sambuco...mio nonno infatti mi dice di appendere al pollaio verso sera i rami di sambuco e la mattina seguente di bruciarli a fuoco vivo..io lo ritenevo un rito sciamanico(se così si dice...ehehehehe)..ma poco tempo dopo..leggendo una rivista di vita in campagna ho trovato questo stesso argomento!!!e devo dire che funziono in quanto riduce notevolmente l'infestazione e se insieme a questo accorgimento si adotto molta pulizia..il gioco è fatto!!!!

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14/07/2011, 17:57
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