Ciao, Se allevo una ventina di polli per la vendita ad un gruppo di acquisto solidale, a chi mi posso rivolgere per la macellazione? Può venire un addetto in azienda? L'azienda, fondamentalmente, è casa mia, una cascina con l'area esterna adibita a pollaio ed orto. La cucina di casa sarebbe a norma per un numero così esiguo? Il trasporto devo effettuarlo con una specifica normativa? Non riesco ad avere tali informazioni, sto avendo difficoltà con Coldiretti che mi "rimbalza" giorno dopo giorno... Sono in regime d'esonero e non mi prende in carico nessuno per questo tipo di informazioni... Grazie
Ci risiamo… ogni settimana qualche ragazzo (presumo) vuole partire all'avventura con la mattazione e vendita di …una ventina di polli ed io ogni volta a ripetere con pazienza le stesse cose. Ci provo anche questa volta. Allora, se vuoi mattare e vendere a “umma umma”, lo puoi fare come ti pare, assumendoti tutti i rischi di un’azione illegale e pericolosa (pensa soltanto se uno che abbia mangiato un tuo pollo viene ricoverato per diarrea in ospedale,con denuncia, ecc. ecc.), ma se vuoi fare, come si deve fare, le cose in regola allora ti serve: 1. Partita IVA agricola; 2. Commercialista con denuncia IVA annuale (300 euro anno); 3. Costruzione o ristrutturazione di un locale, secondo le prescrizioni del Servizio Veterinario della Tua ASL , con installazione di bagno doppio, lavelli a norma, ecc.(10.000 Euro); 4. Autorizzazione del sindaco del tuo comune ad esercitare la mattazione; 5. Autorizzazione del Servizio Ambiente della Provincia allo smaltimento dei liquami provenienti dal mattatoio, previa depurazione; 6. Autorizzazione del Servizio Veterinario a smaltire i residui della mattazione (piume, interiora, ecc. ecc.) con il ritiro degli stessi da parte di una ditta autorizzata ad effettuare il servizio(150 euro almeno per ogni carico, con rilascio di fattura, che dovrà essere conservata almeno per 5 anni) 7. Furgone coibentato e refrigerato (15.000 euro, tra furgone usato, coibentazione e frigorifero); 8. Autorizzazione del Servizio Veterinario al trasporto delle carcasse, previo collaudo del furgone di cui sopra. 9. Accordo con il Servizio Veterinario, che verrà ad ispezionare ante mortem i soggetti da mattare e ti autorizzerà di volta in volta a svolgere sotto il oro controllo le operazioni di mattazione, confezionamento, refrigerazione, ecc. ecc. Vedi tu se ti conviene per …..20 polli. Ah, mettici pure che quasi sicuramente riceverai una visitina da parte dei NAS dei CC, che al primo capello per terra…..
io ero rimasto a queste indicazioni: cit. M Arduin: Per quanto riguarda la macellazione aziendale di avicoli (polli, tacchini, oche, colombi, fagiani, ecc) e dei conigli, le attuali normative comunitarie permettono la macellazione aziendale e la vendita diretta delle carni, fino a 500 capi all'anno, senza la necessità di particolari strutture e attrezzature. I prodotti ottenuti da tale attività possono essere commercializzati nel seguente modo:
1. direttamente al consumatore finale nell'azienda; 2. ad un dettagliante per la vendita diretta al consumatore finale a condizione che questo eserciti la sua attività nella stessa località del produttore o in una località limitrofa.
Per dettagliante si intendono macellerie, supermercati, ristoranti, mense ed altre collettività analoghe. Per stessa località o località limitrofa si intende lo stesso territorio di competenza dell'Asl dove insiste l'allevamento.
Sì, sì, ma da un punto di vista sanitario/ambientale vale quel che ho scritto io; lo so per esperienza diretta, avendo mattato, confezionato, consegnato presso supermercati conigli per circa 7 anni.....(non lo avessi mai fatto !)
ftrocchi ha scritto:Ci risiamo… ogni settimana qualche ragazzo (presumo) vuole partire all'avventura con la mattazione e vendita di …una ventina di polli ed io ogni volta a ripetere con pazienza le stesse cose. Ci provo anche questa volta. Allora, se vuoi mattare e vendere a “umma umma”, lo puoi fare come ti pare, assumendoti tutti i rischi di un’azione illegale e pericolosa (pensa soltanto se uno che abbia mangiato un tuo pollo viene ricoverato per diarrea in ospedale,con denuncia, ecc. ecc.), ma se vuoi fare, come si deve fare, le cose in regola allora ti serve: 1. Partita IVA agricola; 2. Commercialista con denuncia IVA annuale (300 euro anno); 3. Costruzione o ristrutturazione di un locale, secondo le prescrizioni del Servizio Veterinario della Tua ASL , con installazione di bagno doppio, lavelli a norma, ecc.(10.000 Euro); 4. Autorizzazione del sindaco del tuo comune ad esercitare la mattazione; 5. Autorizzazione del Servizio Ambiente della Provincia allo smaltimento dei liquami provenienti dal mattatoio, previa depurazione; 6. Autorizzazione del Servizio Veterinario a smaltire i residui della mattazione (piume, interiora, ecc. ecc.) con il ritiro degli stessi da parte di una ditta autorizzata ad effettuare il servizio(150 euro almeno per ogni carico, con rilascio di fattura, che dovrà essere conservata almeno per 5 anni) 7. Furgone coibentato e refrigerato (15.000 euro, tra furgone usato, coibentazione e frigorifero); 8. Autorizzazione del Servizio Veterinario al trasporto delle carcasse, previo collaudo del furgone di cui sopra. 9. Accordo con il Servizio Veterinario, che verrà ad ispezionare ante mortem i soggetti da mattare e ti autorizzerà di volta in volta a svolgere sotto il oro controllo le operazioni di mattazione, confezionamento, refrigerazione, ecc. ecc. Vedi tu se ti conviene per …..20 polli. Ah, mettici pure che quasi sicuramente riceverai una visitina da parte dei NAS dei CC, che al primo capello per terra…..
Per esperienza diretta personale devo sottolineare che è tutto corretto !
pitan ha scritto:Certo che passa la voglia . A volte mi chiedono le uova e gli dico che se le consumano cotte va bene gliele posso dare. Sapete non si sa mai.
Per quale motivo? Salmonella? Fai venire il tuo veterinario 2 volte all'anno per il controllo, o in caso di arrivo di nuovi capi estranei, e sei a posto, tu e chi ti compra le uova. Una spesa minima (se spendi per le granaglie puoi spendere anche per il medico) per una tua sicurezza personale e per dimostrare la corretta conduzione del tuo allevamento. Poi se vuoi appiccichi sulla porta di casa nome del veterinario, date dei controlli e codice del tuo allevamento. Tanto per zittire qualche porco vicino menagrane. E cedi le uova soltanto a chi è convinto di volerle: farà lui da passaparola. Se poi vuoi passare a livelli industriali è un'altra faccenda, ma non mi pare il tuo caso.
Ma veramente pensate che un supermercato metta sullo scaffale uova, diciamo, "contadine", correndo il rischio che alla prima visita dei NAS gli fanno una multa a quattro zeri ???? Ma qualche normativa sanitaria la vogliamo studiare, oppure vogliamo continuare a caz..ggiare?