|
macellazione e vendita diretta
Autore |
Messaggio |
tarassacomemoria
Iscritto il: 08/05/2011, 14:53 Messaggi: 450 Località: sovicille ( siena )
|
ftrocchi ha scritto: Ma veramente pensate che un supermercato metta sullo scaffale uova, diciamo, "contadine", correndo il rischio che alla prima visita dei NAS gli fanno una multa a quattro zeri ???? Ma qualche normativa sanitaria la vogliamo studiare, oppure vogliamo continuare a caz..ggiare? Il supermercato non può vendere uova contadine perchè non è l'utente finale. mentre per pochi capi in vendita diretta non c'è bisogno di nessuno dei punti indicati per macellazioni superiori ai 250 capi. Per il trasporto vanno bene anche i frigoriferini da campeggio collegati all'accendisigaro con un termometro digitale che prende anche le temperature massime e minime. Così mi hanno risposto alla mia ASL di competenza. Rispetto chi ha fatto ( pentendosi ) avicoltura da reddito, ma per questo non bisogna terrorizare i ragazzi che vogliono vendersi 30 polli. Ho incontrato dei ragazzi con una conoscenza delle razze, tecniche di allevamento da fare invidia. Sono loro il futuro e vanno incoraggiati.
|
14/03/2013, 14:34 |
|
|
|
|
ZioBaghi
Iscritto il: 12/12/2012, 22:51 Messaggi: 256 Località: Ameno (NO)
|
Si intendevo che i GAS non sono i supermercati....anzi sono l'esatto opposto. Quello dove partecipo io sono una ventina di persone.
Io credo che si possa fare. Poi di solito chi partecipa ai GAS è disposto a pagare un po di piu per la qualità, e lo spirito è quello appunto di aiutare anche i produttori piccoli locali.
|
14/03/2013, 17:45 |
|
|
ReTarquinio
Iscritto il: 12/12/2010, 22:17 Messaggi: 1585 Località: Tuscia
Formazione: Geometra
|
tarassacomemoria ha scritto: ftrocchi ha scritto: Ma veramente pensate che un supermercato metta sullo scaffale uova, diciamo, "contadine", correndo il rischio che alla prima visita dei NAS gli fanno una multa a quattro zeri ???? Ma qualche normativa sanitaria la vogliamo studiare, oppure vogliamo continuare a caz..ggiare? Il supermercato non può vendere uova contadine perchè non è l'utente finale. mentre per pochi capi in vendita diretta non c'è bisogno di nessuno dei punti indicati per macellazioni superiori ai 250 capi. Per il trasporto vanno bene anche i frigoriferini da campeggio collegati all'accendisigaro con un termometro digitale che prende anche le temperature massime e minime.Si magari è sufficiente anche la sola Play station portatile !!!! Così mi hanno risposto alla mia ASL di competenza. Rispetto chi ha fatto ( pentendosi ) avicoltura da reddito, ma per questo non bisogna terrorizare i ragazzi che vogliono vendersi 30 polli. Ho incontrato dei ragazzi con una conoscenza delle razze, tecniche di allevamento da fare invidia. Sono loro il futuro e vanno incoraggiati.
_________________ ReTarquinio
PURTROPPO HO UN GRAN DIFETTO : DICO SEMPRE QUELLO CHE PENSO !!!
Peppe per Peppe , mi tengo Peppe !
|
14/03/2013, 18:20 |
|
|
atvpolaris
Iscritto il: 12/02/2011, 20:16 Messaggi: 40 Località: Soiano del Lago (Bs)
|
io ribadisco il concetto esposto qualche post fa...
Per quanto riguarda la macellazione aziendale di avicoli (polli, tacchini, oche, colombi, fagiani, ecc) e dei conigli, le attuali normative comunitarie permettono la macellazione aziendale e la vendita diretta delle carni, fino a 500 capi all'anno, senza la necessità di particolari strutture e attrezzature. I prodotti ottenuti da tale attività possono essere commercializzati nel seguente modo:
1. direttamente al consumatore finale nell'azienda; 2. ad un dettagliante per la vendita diretta al consumatore finale a condizione che questo eserciti la sua attività nella stessa località del produttore o in una località limitrofa.
Per dettagliante si intendono macellerie, supermercati, ristoranti, mense ed altre collettività analoghe. Per stessa località o località limitrofa si intende lo stesso territorio di competenza dell'Asl dove insiste l'allevamento.
_________________ Roberto
|
14/03/2013, 19:45 |
|
|
ReTarquinio
Iscritto il: 12/12/2010, 22:17 Messaggi: 1585 Località: Tuscia
Formazione: Geometra
|
atvpolaris ha scritto: io ribadisco il concetto esposto qualche post fa...
Per quanto riguarda la macellazione aziendale di avicoli (polli, tacchini, oche, colombi, fagiani, ecc) e dei conigli, le attuali normative comunitarie permettono la macellazione aziendale e la vendita diretta delle carni, fino a 500 capi all'anno, senza la necessità di particolari strutture e attrezzature. I prodotti ottenuti da tale attività possono essere commercializzati nel seguente modo:
1. direttamente al consumatore finale nell'azienda; 2. ad un dettagliante per la vendita diretta al consumatore finale a condizione che questo eserciti la sua attività nella stessa località del produttore o in una località limitrofa.
Per dettagliante si intendono macellerie, supermercati, ristoranti, mense ed altre collettività analoghe. Per stessa località o località limitrofa si intende lo stesso territorio di competenza dell'Asl dove insiste l'allevamento.
E le norme d'igiene asl ?!?!?! ReTarquinio
_________________ ReTarquinio
PURTROPPO HO UN GRAN DIFETTO : DICO SEMPRE QUELLO CHE PENSO !!!
Peppe per Peppe , mi tengo Peppe !
|
15/03/2013, 18:40 |
|
|
fioccodineve
Iscritto il: 31/12/2012, 18:42 Messaggi: 124 Località: colline Piacentine
|
Beh, comunque, grazie per gli interventi. Sì i GAS non sono supermercati, ma l'esatto opposto. Sono privati cittadini che si mettono insieme per gli acquisti collettivi. E dalle ASL ho avuto tutti gli appoggi possibili per il futuro, sono gli uffici tecnici comunali che fanno un po' più di storie... Ad ogni modo. L'azienda sarà solo ad indirizzo apistico per scelta del GAS dove per lo più sono vegetariani...un problema in meno da gestire: niente polli. E concordo con chi incoraggia i giovani spesso molto penalizzati e non aiutati a dovere ad avviarsi...grazie.
|
26/03/2013, 17:32 |
|
|
IK1LBL
Iscritto il: 28/02/2012, 15:05 Messaggi: 277 Località: Vallecrosia - Provincia di Imperia
|
Ho usato lo strumento "cerca" ma non trovo nulla... puoi aiutarmi? Marco ha scritto: C'era una discussione sull'argomento, ma non ricordo in quale sezione (forse Sviluppo rurale).
|
26/03/2013, 18:13 |
|
|
IK1LBL
Iscritto il: 28/02/2012, 15:05 Messaggi: 277 Località: Vallecrosia - Provincia di Imperia
|
Da questa discussione non è uscita alcuna risposta chiara e definitiva..... Se per istinto e conoscenza mi trovo daccordo con chi dice che non sia possibile senza tutti gli annessi e connessi di ASL etc etc... avrei piacere se qualcuno potesse dimostrare il contrario in quanto mettersi in regola per poche bestie vendute è una pazzia..... Con il commercio a "umma umma" (che io glorifico) più di 4 soldi marci non fai...
|
26/03/2013, 18:17 |
|
|
fioccodineve
Iscritto il: 31/12/2012, 18:42 Messaggi: 124 Località: colline Piacentine
|
occorre mettersi in regola sì anche per pochi animali...io, per sole tre arnie in apicoltura, ho tutto in regola...con normativa HACCP, fisco, leggi varie e via dicendo... Ti dico che ne vale la pena sempre perchè anche per poche bestie è una bella soddisfazione poter aprire un'azienda agricola ed iniziare da zero.
|
26/03/2013, 20:24 |
|
|
IK1LBL
Iscritto il: 28/02/2012, 15:05 Messaggi: 277 Località: Vallecrosia - Provincia di Imperia
|
|
26/03/2013, 20:35 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 39 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|