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Le uova extrafresche di Grillo 
Autore Messaggio

Iscritto il: 26/04/2012, 21:05
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salve a tutti, seguo il forum da molto ma non scrivo quasi mai, vengo quì di solito per apprendere dai vostri discorsi :lol:
senza voler fare polemicha politica vorrei portare a conoscenza voi tutti di un atto depositato in commissione agricoltura da Giuseppe Labbate, uno dei portavoce del m5s alla camera
per risparmiare tempo vi metto un link: https://www.facebook.com/notes/giuseppe ... 2062330267" target="_blank

io appena l'ho visto sinceramente pur essendo un fiero votante del movimento ci sono rimasto quasi male, non sono abbituato al fatto che qualche politico si preoccupi del mio futuro da molto tempo ormai, e vedere che qualcuno si preoccupa proprio delle piccole cose del mio quotidiano non ha prezzo, addirittura sono riuscito a scambiare 4 messaggi con Labate stesso
mi interesserebbe sapere l'opinione di tutti gli allevatori di galline sul foro per comprendere e scambiare qualche opinione anche con i rappresentanti stessi in senato visto che rispondono persino ai messaggi (anche se in ritardo e non sempre) si potrebbe in qualche modo dire la nostra.

vediamo dunque senza pregiudizio nè bandiere politiche come potremmo migliorare l'atto depositato in commissione ;)

io dico la mia, essendo un minuscolo allevatore, ho 60 galline, sono un fuorilegge, in teoria non potrei vendere le mie uova come extrafresche visto che il limite attualmente è di 50 pollastre :shock:
mi sembra anche molto utile il fatto che si voglia liberalizzare la vendita ai negozi di alimentari locali favorendo la filiera corta, anche se questo credo vada a danno degli allevatori più grossi, suppongo anche loro in crisi...
insomma per me sarebbe l'ideale, io le mie galline le tengo per lo più per il mio consumo, libere di razzolare come vogliono, vendo l'eccesso ma potrei anche pensare di prenderne di più e in accordo con un negoziante della zona allagrare il mio pollaio

Secondo voi quale dovrebbe essere il limite di capi per questo tipo di esercizio? io direi intorno ai 200 come minimo :D


09/11/2013, 14:22
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Iscritto il: 22/10/2013, 21:01
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Località: Ostuni (Br)
Formazione: Perito agrario
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Ciao!
Magari si potrebbe pensare ad una formula intermedia tra il piccolo allevamento domestico prettamente amatoriale, che vende quello che non consuma, e i grandi allevamenti. Visto che da anche se hai 100 galline (50 in più) devi avere gli stessi obblighi di chi ne ha 100.000. Si potrebbe snellire la cosa e con un meccanismo più elastico, si potrebbe permettere alle piccole aziende di integrare seriamente con uova e polli stando in regola. Secondo me per chi fa la vendita diretta è importante diversificare la produzione (si esce dalla mentalità dell'intensivo), si hanno anche più possibilità! Se vengono in azienda a prendere il formaggio, trovano anche uov, miele ecc. Da noi (anche a casa mia) funziona così! Se devo invece girare un'azienda per prodotto per fare la spesa ci vuole una giornata intera! Per quanto possa essere piacevole non è sempre fattibile, e la benzina costa!

Forza ragazzi, qui siamo parecchi a vendere uova o a volerci provare, "potrebbe" essere un occasione!

Un saluto
Giovanni

P.S. da noi "massare" vecchio stampo particolarmente attive, invece di piangere la miseria, oltre alle produzioni principali (formaggio, olio ecc) fanno trovare uova, pane, polli, conigli, magari la domenica pasta fatta in casa ai cittadini. Parlo di vendita "casalinga" Così riescono ad andare avanti! Da noi si dice "ogni pizzico annerisce", ma tradotto non rende!


09/11/2013, 20:56
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Iscritto il: 17/05/2013, 17:38
Messaggi: 138
Località: massa e cozzile (PT) e Prato
Formazione: laurea
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Speriamo qualcosa si muova in questo paese ingessato da cavilli e cieca burocrazia.....sembra veramente assurdo che per vendere uova fresche e salutari si debbano adempiere tanti e tali oneri come impongono in Italia. Grazie per l'interessante segnalazione. Ciao


12/11/2013, 1:02
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Iscritto il: 09/04/2011, 18:40
Messaggi: 2439
Località: gioia s (CE)
Formazione: accademia di belle arti
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Io starei sempre a dubitare , nessuno mi assicura la provenienza la freschezza o la salubrità delle uova stesse , una cosa è prenderle dal vicino , credo che la tutela debba esserci
Sia per una che per l altra parte

_________________
"Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l'acciaio, non è il vetro l'elemento più resistente. Il materiale più resistente nell'edilizia è l'arte."


12/11/2013, 19:42
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Iscritto il: 22/10/2013, 21:01
Messaggi: 28
Località: Ostuni (Br)
Formazione: Perito agrario
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Credo che sarebbe difficile produrre uova peggiori di quelle degli allevamenti intensivi in casa per quanto debosciati di possa essere! Comunque per le fasce "intermedie" di cui parlavo (quelle tra le 50 galline e le migliaia) potrebbero fare dei controlli...


13/11/2013, 3:26
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Iscritto il: 29/10/2013, 22:23
Messaggi: 6
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in teoria chi ha anche solo una singola gallina dovrebbe "denunciare" la cosa alle asl del territorio per tutta una serie di ragioni abbastanza ragionevoli.
la cosa è gratuita e non porta ad altre complicazioni....una volta tanto.

questa era una cosa che avevo letto....forse proprio su questo forum....ora non ricordo bene.

bene...tolto ciò penso che se uno a casa voglia tenersi 20/50/100 galline non deve riguardare nessun altro.
mi pare ovvio che se uno si tiene degli animali a casa per produrre "qualcosa", la prima cosa che gli interessa è quella che gli animali stiano bene e che producano ottimo cibo,siccome chi s'impegna affichè il prodotto "venga alla luce" sarà molto probabilmente il primo a mangiarlo.
quindi, una cosa logica sarebbe che tutti dichiarino alle asl (per questioni puramente sanitalre e di sicurezza) la presenza di galline nella cascina e che una tantum gli esperti delle asl vengano a fare visita (possibilmente non preannunciata) per verificare lo stato delle cose.
"premi" per chi si comporta bene o iscrizione nel libro nero dell'asl di coloro che trattano male gli animali e divieto di eventuali licenze di vendita in caso di intenzioni da parte dell'allevatore di rendere l'attività una vera azienda produttiva, fino a quando ovviamente non viene ristabilito il "giusto ordine" nelle fasi di produzione e trattamento degli animali.
semplicemente BUON SENSO DELLE COSE e non fogli di carta con certificazioni PAGATE profumatamente.
se tutto si basasse sul buon senso, forse tanti incidenti gravi non si verificherebbero.


22/11/2013, 17:12
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Iscritto il: 25/03/2013, 18:50
Messaggi: 1490
Località: molise
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in italia il buon senso non esiste, esistono solo i soldi e i soldi e i soldi


23/11/2013, 23:25
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