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Gestione dell'allevamento, alimentazione, incubazione, ricoveri, predatori, razze e curiosità
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L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

15/09/2012, 11:48

Vorrei presentarvi questa piccola ricerca che ho avuto modo di svolgere quest’ estate, soprattutto con l’ intento di prepararmi all’ arrivo del gelo del nord Italia e soprattutto all’ epidemia di tosse e raffreddore che puntualmente si presenta nel pollaio. Dato che sono appassionata di letteratura latina e greca, vagando tra i nomi illustri della letteratura romana ho trovato quello di Columella. Chi era costui? Non un Cesare, non un Cicerone, bensì, come noi del forum, un grande appassionato (ed esperto) di agricoltura: “Solo l'arte dell'agricoltura, che senza dubbio è vicinissima alla sapienza e, per così dire, sua consanguinea, non ha né discepoli né maestri.” Nella sua imponente opera “De Re Rustica”, possiamo riconoscere una vera e propria enciclopedia del sapere agricolo, resa viva da una passione innata. Il nostro simpatico Columella, oltre a trattare nel dettaglio di arboricoltura, innesti, rimedi contro i parassiti, accortezze da avere nella coltivazione degli orti e in ogni tipo di allevamento … ecc., ci da’ una simpatica panoramica del mondo dei polli: tra le sue pagine si trovano le descrizioni morfologiche ed etologiche delle razze di polli più diffuse al tempo di Roma, ne viene indagata l’ origine presunta o leggendaria ; lo sapevate che Columella allevava una razza di polli molto simile alle nostre Americanine, piccoline e sollecite alla cova? E lo sapevate che le galline di questa razza che nascevano con 5 dita erano allevate nei santuari perché ritenute sacre agli dei? Columella già conosceva la pratica dell’ incubazione delle uova in mancanza della chioccia e persino l’ usanza di disinfettare il pollaio con il fuoco, la cenere o una specie di calce. E chi si immaginava che i pulcini nati durante un temporale sono fortunati e protetti dai Numi? Un capitolo è poi dedicato alle malattie del pollame, da quelle ritenute incurabili per cui si rende necessario “evitare all’ animale le sofferenze”, a quelle che Columella ritiene curabili, con un po’ di attenzione da parte dell’ allevatore. Inutile dire che ho apprezzato moltissimo i suoi consigli ed in particolare quello per il raffreddore dei polli: Columella consiglia di cogliere delle bacche di ginepro e della salvia, di lasciarle seccare, e di bruciarle nel pollaio dopo il tramonto. E non c’è da meravigliarsi se Columella già conosceva anche le proprietà lenitive di salvia e ginepro … io non so se è un fatto scientifico o se Columella era un genio ma la gallina che ieri non si muoveva dal posatoio per la tosse ed il beccuccio chiuso, stamattina saltellava e becchettava allegramente con le altre.
Per concludere, vi consiglio, se volete, di sfogliare questa enciclopedia (“DE RE RUSTICA” di Columella), che può essere un buon passatempo, una fonte di curiosità, e un esauriente manuale agricolo e naturalistico. :-)

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

15/09/2012, 11:54

Molto interessante...sicuramente ci daro' un occhiata...P.s:spero solo che le domande da te poste non erano dirette a me.....sguazzo nell'ignoranza... :lol:

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

15/09/2012, 12:10

Anche io amo le lettere greghe e latine, infatti frequento il liceo classico. :) Grazie per aver condiviso con noi questa pagina. D'altra parte non solo questo autore, fino ad oggi sconosciuto, scrisse in merito all'agricoltura e alla campagna. Il primo fu Catone, con il "de agricoltura" (traduzione: sull'agricoltura) e il trattato sulle proprietà benefiche del cavolo. Successivamente gli autori latini ci hanno omaggiato di sublimi ed affascinanti scenari agricoli, come Virgilio, Orazio e molti altri. Tutti questi autori sono celeberrimi proprio perchè hanno vissuto le meraviglie della fattoria e dell'hortus! Se tutti riuscissero ad amare la terra, gli animali e a rispettare la natura, sicuramente si vivrebbe in pace e serenità... :)

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

16/09/2012, 8:47

X Valentinus: anche tu il classico? ;) io mi sono diplomata l' anno scorso ... hai ragione, la letteratura agricola è abbastanza presente nella storia di Roma ma Columella è il primo a parlare di agricoltura in modo sistematico, tanto da scrivere un' enciclopedia :) Eh sì, Orazio è il mio mito, ma lui è un poeta :D Ciao!

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

16/09/2012, 22:06

millystellina92 ha scritto: E chi si immaginava che i pulcini nati durante un temporale sono fortunati e protetti dai Numi?

e come mai? :?

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

17/09/2012, 9:29

Penso per pura scaramanzia :roll: comunque i temporali, insieme ai serpenti, sono elencati tra i pericoli per la chioccia e per le uova in cova ... quindi forse è un modo per dire che i pulcini che riescono a nascere nonostante il disagio del temporale, sono semplicemente più robusti e più resistenti (quindi "protetti dai Numi") ;) questi latini :roll:

Re: L’allevamento dei polli e la nostra letteratura

17/09/2012, 11:41

grazie per la lettura.
sono andata oggi in biblioteca e l'ho prenotato per giovedì.
ci sono 1055 pagine comprensive anche del trattato sugli alberi.
non vedo l'ora di leggerlo. :D
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