Incubatrice Real 12 semiautomatica Borotto

Ciao Rossella..
Il cappello naturalmente mi è stato offerto dagli amministratori e l'ho accettato con onore e cerco di fare del mio meglio..
Dici bene nn si smette mai di imparare..però uno dovrebbe far tesoro delle esperienze passate..
Cmq io per ora sono tra quelli che tu chiami "immuni"..
Cerco semplicemente di prevenire..ho le pareti del pollaio imbiancate a calce e segatura come fondo, uno strato di circa 15/20cm, la zona sottostante i posatoi è interdetta alle galline da una rete..sotto i posatoi una volta al mese butto un pugno di calce è copro con uno stato di segatura..
Una volta l'anno, meglio se a settembre, tolgo tutto e ridipingo con calce è metto segatura nuova..
Praticamente l'unica cosa che pulisco periodicamente sono i nidi in plastica..
Faccio le pulizie una volta l'anno..
Le mie galline entrano nel pollaio solo per deporre e dormire, il resto del tempo sempre fuori..hanno una bella tettoia per la pioggia ed una bella buca con cenere sabbia e terra..

Andreapanda01 ha scritto:In genere le galline acquisiscono l'istinto alla cova dalla madre

In realtà se nn ricordo male è il gallo a passare molte delle attitudini alle figlie..
Quindi un gallo se figlio di una gallina con l'istinto alla cova dovrebbe passare tale istinto alle figlie, ad esempio ho un'ibrida nata da padre Livorno e madre Nanetta (ottima chioccia..) che nn ha mai tentato la cova ma produce uova come una Livorno..

Luca ! Praticamente pulisci una volta l'anno????
Ahahahah...scherzo. Ho intuito dunque che sotto ai posatoi dove dormono hai la rete, dunque cospargi di calce idrata ed è fatta. Ho capito. Comunque idem. Ho 2 pollai di cui appunto uno interamente in metallo , alcune parti in legno. Ovviamente li sotto i posatoi c'è la rete dunque anche in questo caso faccio poca fatica se lo preferiscono a quello in legno per passarvi la notte. Il problema è che in realtà preferiscono proprio quello in legno , probabilmente perché è ovviamente più caldo, e soprattutto fatto molto meglio. Le pareti le ho imbiancate da poco a calce idrata , l'ho fatto da sola Luca , sto raccogliendo le vostre esperienze e ne sto facendo uso nel modo migliore che posso. Sono una donna e non conoscendo nulla a livello di "manodopera maschile" non metto in dubbio che chi lo fa già di mestiere sia più incline, rapido e propenso di chi praticamente per mettere in chiodo deve aprire il manuale dell' ikea !
Esatto. Non si smette mai di imparare , dunque adesso so che sei passato immune al passaggio dell'epidemia , ma visto che infondo al tuo cuore , il tuo battito è quello di colui che trafilava con la costruzione di un pollaio per coltivare la sua passione, allora eccoci nuovamente qui...siamo un po' tutti cresciuti e ognuno (sono sicura) ha delle esperienze che farebbero sicuramente comodo a qualcun'altro se fossero messe per esteso. Luca...io ho imparato dal passato...ma ciò non toglie che c'è sempre da imparare, non si smette mai, e non per frase fatta , ma perché si chiama vita.
Max...per risponderti con tutta sincerità , avevo pensato anch'io alla naftalina. Praticamente altro che rimedio della nonna ! La naftalina la devo proprio andare a rubare nell'armadio della nonna ! Altrimenti e chi la usa più???? Oramai al massimo nel pollaio ci posso appendere l'arbre magique! Quello per profumare le auto per intenderci
Andrea! Credimi io al massimo so fare 1+1.
Dunque anche a me i conti non tornavano. Cioè gallo nano + ovaliola rossa (no cova)= gallina nana (no cova)!
Bè ... l'equazione sembra corretta , ma il DNA è un mistero anche per quelli della NASA dunque perché se abbiamo il 50% delle possibilità , ci dobbiamo buttare proprio su quelle negative? E diamogliela un po' di fiducia a quel povero gallo che comunque ha lasciato un fattore genetico non indifferente!
Caterina... anche con un silenzio, tu hai capito tutto. Le persone che destano tutta la mia amminirazione sono lì che leggono , non criticano, non giudicano , e quando ti arriva una loro parola, ha il calore e la potenza dell'umiltà. Si chiama sostegno.
PS. ringrazio per i consigli , vado avanti, da erudita e da principiante. Non ho mai dimenticato il passato.
R.

Ho imparato...

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E imparo ancora...

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Sono molto belli e variegati ross!

Taky13 ha scritto:

Andreapanda01 ha scritto:In genere le galline acquisiscono l'istinto alla cova dalla madre

In realtà se nn ricordo male è il gallo a passare molte delle attitudini alle figlie..
Quindi un gallo se figlio di una gallina con l'istinto alla cova dovrebbe passare tale istinto alle figlie, ad esempio ho un'ibrida nata da padre Livorno e madre Nanetta (ottima chioccia..) che nn ha mai tentato la cova ma produce uova come una Livorno..

Credevo il contrario... però adesso che ci penso, ho incubato le uova della mia super chioccia incrociata al gallo ibrido e la figlia non mi ha mai ancora covato! (Anche se le altre ibride figlie di quel gallo alcune covano)... eh la genetica!!!

Quando entrambi i genitori sono entrambi ibridi credo sia ancora più difficile riuscire a stabilire una regola..poiché i caratteri del dna di base di entrambi risultano meno stabili..un po' come per le colorazioni..
A meno che, come nel caso di ibridi nani dove si è da tempo fissato l'istinto alla cova che al 90% viene tramandato ai figli..
Infatti tale caratteristica è l'unica certamente riconosciuta in tutti gli ibridi nani che si differiscono per taglia, peso, forma morfologica, colore delle uova ma che li colloca tutti in nella categoria delle così dette "americanine, francesine, chicchirinelle, nanette, ecc.."

Buongiorno a tutti.
Il cosiddetto "padre" di due Nanette che hanno all'incirca 6/7 mesi , è il figlio di un gallo ibrido razza medio/nana e l attuale chioccia (di cui vi ho parlato ) anche questa americanina ma molto chioccia. Dunque il gallo potrebbe apportare nel suo cromosoma genetico la propensione alla cova. Questo gallo di cui sto parlando si è accoppiato con un ovaiola che non ha assolutamente mai dimostrato l'istinto a covare. A questo punto credo che oltre la "questione " genetica possa subentrare anche quella ambientale, che, almeno nel mio caso ne ha dato dimostrazione appieno. Nel mio pollaio ho 2 livornesi , ovviamente quelle commerciali che a maggior ragione sono da sempre conosciute come ovaiole , anzi, grandi produttrici di uova e assolutamente scarsa se non assente attitudine alla cova. Ebbene ho notato che le galline vanno molto per imitazione. Mi spiego meglio. Nel periodo in cui ho avuto ben due Nanette in cova , io non solo mi sono ritrovata una livornese a covare un mese dopo, ma quest'anno entrambe le mie due livornesi. Fattore genetico? Si e No. Ricordiamoci che pur sempre di animali parliamo e non di oggetti, dunque sebbene su queste razze gli incroci continui erano finalizzati a creare vere e proprie macchine da uova , qui subentra la natura e quella parte d'istinto che a volte è dura a morire. Infondo anche stavolta aveva ragione il detto dei contadini di una volta :"galline felici covano"!

Infatti, poi ci sono sempre quelle eccezioni (parlo sia di ovaiole che covano che della tua gallina figlia di ibridi che non ha mai covato). Credo che l'episodio delle livornesi sia, come hai già detto tu, dovuto al fatto che sono selezionate appunto per macchine da uova, però poi un conto è se le metti in batteria con solo ed esclusivamente mangime, un conto è se le metti insieme ad altre galline alimentate in modo più variabile e con l'aggiunta di pascolo e con la possibilità di imitarle nel covare

Alcuni...

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