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Gestione dell'allevamento, alimentazione, incubazione, ricoveri, predatori, razze e curiosità
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Re: I polli di una volta

12/02/2013, 13:52

io so che in zootecnia una razza è tale, a differenza di un ibrido, quando tutti i caratteri si estrinsecano fenotipicamente, sempre uguali in tutte le generazioni. Se poi una razza non è di nessuna utilità, si estingue per il semplice fatto che viene sostituita da altre razze considerate più produttive, e anche questo e pacifico, ma se rimane per qualsiasi motivo, anche di semplice affezione, sempre di razza si tratta.


Pedru io rispondo e non me la prendo affatto. Semplicemente ritengo che tu non possa e non debba mettere in dubbio notizie che vengono da lavori scientifici di persone molto ma molto più preparate di te su questo argomento.
Se hai da fare delle comunicazioni più volte ti è stato detto che siamo qui per ascoltare e capire ma non pensare di poter dire una " tua verità sulle razze sarde" quando esistono professionisti che possono confutare ogni tua affermazione solo con un cenno.
Una razza è tale se sono rispettate una serie di caratteristiche che ti esorto ad approfondire molto di più del confuso trafiletto che esponi.
Esistono definizioni formali da rispettare. Trasmissione di caratteri precisi che devono essere fedeli. Aspetti culturali ,sociali ,tradizionali , antropologici.
Oltre a fondamentali aspetti di dimensioni di popolazione, specie se non si hanno descrizioni precise e particolareggiate.

In tutti i casi in cui non sono rispettati questi parametri ogni buon professionista dice un no e non è un no per fare un torto. E' un no per evitare che si sprechi tempo , risorse ed energie per qualcosa che non vale la pena.
Se domani vuoi fare la razza "Pedru" accomodati e stupiscici. Ma se parli di razze territoriali autoctone , rispetta molto di più chi con competenza stila elenchi e fa ricerca su questo argomento non come hobbista ma come professionista .

Non voglio ripetere concetti più e più volte esposti !!!!

Re: I polli di una volta

14/02/2013, 22:35

Avevo già spiegato nel mio post del 12.02.13, che mi riferivo ad un caso limitato e specifico, ma mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro, quindi adesso lo dico esplicitamente: non volevo assolutamente mettere in discussione il lavoro e la competenza degli esperti che hanno stilato quell’elenco. Mi rendo conto di aver sbagliato e chiedo sinceramente scusa. Volevo solo far notare che rintracciare qualche razza di “Gallina Sarda” non sarebbe impossibile.
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru

Re: I polli di una volta

15/02/2013, 14:39

alessiozanon ha scritto:

"Italiana comune locale" termine del tutto errato e privo di significato che unisce una denominazione come "comune" ossia diffusa ovunque a "locale" ossia peculiare di un luogo circoscritto.

SE NE DEVONO SENTIRE PROPRIO DI TUTTI I COLORI :o :o :o :o :o





;) ;) ;) ;) ;) sagge parole... :!: :!: :!:


Pedru ha scritto:Avevo già spiegato nel mio post del 12.02.13, che mi riferivo ad un caso limitato e specifico, ma mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro, quindi adesso lo dico esplicitamente: non volevo assolutamente mettere in discussione il lavoro e la competenza degli esperti che hanno stilato quell’elenco. Mi rendo conto di aver sbagliato e chiedo sinceramente scusa. Volevo solo far notare che rintracciare qualche razza di “Gallina Sarda” non sarebbe impossibile.
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru


Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!

Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!

Re: I polli di una volta

15/02/2013, 14:42

zimbo99 ha scritto:
alessiozanon ha scritto:

"Italiana comune locale" termine del tutto errato e privo di significato che unisce una denominazione come "comune" ossia diffusa ovunque a "locale" ossia peculiare di un luogo circoscritto.

SE NE DEVONO SENTIRE PROPRIO DI TUTTI I COLORI :o :o :o :o :o





;) ;) ;) ;) ;) sagge parole... :!: :!: :!:


Pedru ha scritto:Avevo già spiegato nel mio post del 12.02.13, che mi riferivo ad un caso limitato e specifico, ma mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro, quindi adesso lo dico esplicitamente: non volevo assolutamente mettere in discussione il lavoro e la competenza degli esperti che hanno stilato quell’elenco. Mi rendo conto di aver sbagliato e chiedo sinceramente scusa. Volevo solo far notare che rintracciare qualche razza di “Gallina Sarda” non sarebbe impossibile.
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru


Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!

Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!




SCUSATE SE SONO TORNATO INDIETRO NEL TEMPO!

Re: I polli di una volta

16/02/2013, 0:36

zimbo99 ha scritto:
Pedru ha scritto: .....
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru

Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!

Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!


Scusa, ma nel post che hai citato, dove hai letto che voglio creare una "nuova razza"? :o il mio interesse è tutto concentrato a cercare, recuperare e valorizzare, razze locali.
Se ti riferisci alla frase: "derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 " si tratta già di una razza con caratteri ben fissati (non da me) non volontariamente, ma casualmente dall'ambiente e dalle condizioni in cui vivevano nella prima metà del '900 in Sardegna. Erano molto comuni in quel periodo.
Saluti
Pedru

Re: I polli di una volta

16/02/2013, 9:20

Mario ha scritto:Sul piano tecnico la risposta di Alessio è perfetta, anzi più che perfetta e quindi la ricostruzione per somiglianza è praticamente una impresa al limite dell'impossibile, ma ciò non toglie che in molti posti vengono ricostruite le antiche razze locali, riconosciute ed ufficializzate e anche qualcuna che non c'è mai stata; non sono d'accordo, ma è una realtà che esiste benché non la condivida, da quindi il mio personalissimo consiglio: inizia senza pretese, potresti cominciare a tentare questa impresa magari associandovi con altri allevatori, ma un primo ostacolo è che non esiste uno standard che si possa definire tale e poi bisognerebbe trovare qualcuno nel mondo della ricerca che segua e accrediti il vostro lavoro, come sta succedendo in tanti posti. Dal punto di vista della conservazione della biodiversità siamo lontani... ma è ugualmente una grande avventura che richiederà anni e forse permetterà di avere una nuova, ripeto nuova razza che ricorderà quella che una volta era allevata, ciao, Mario


Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!

Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!



Scusa avevo confuso il ms da "quotare"

Re: I polli di una volta

16/02/2013, 21:02

Quoto zimbo ;) basta non ne perdiamo più delle nostre splendide spece. :evil:
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