12/02/2013, 13:52
io so che in zootecnia una razza è tale, a differenza di un ibrido, quando tutti i caratteri si estrinsecano fenotipicamente, sempre uguali in tutte le generazioni. Se poi una razza non è di nessuna utilità, si estingue per il semplice fatto che viene sostituita da altre razze considerate più produttive, e anche questo e pacifico, ma se rimane per qualsiasi motivo, anche di semplice affezione, sempre di razza si tratta.
14/02/2013, 22:35
15/02/2013, 14:39
alessiozanon ha scritto:
"Italiana comune locale" termine del tutto errato e privo di significato che unisce una denominazione come "comune" ossia diffusa ovunque a "locale" ossia peculiare di un luogo circoscritto.
SE NE DEVONO SENTIRE PROPRIO DI TUTTI I COLORI
sagge parole...Pedru ha scritto:Avevo già spiegato nel mio post del 12.02.13, che mi riferivo ad un caso limitato e specifico, ma mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro, quindi adesso lo dico esplicitamente: non volevo assolutamente mettere in discussione il lavoro e la competenza degli esperti che hanno stilato quell’elenco. Mi rendo conto di aver sbagliato e chiedo sinceramente scusa. Volevo solo far notare che rintracciare qualche razza di “Gallina Sarda” non sarebbe impossibile.
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru
15/02/2013, 14:42
zimbo99 ha scritto:alessiozanon ha scritto:
"Italiana comune locale" termine del tutto errato e privo di significato che unisce una denominazione come "comune" ossia diffusa ovunque a "locale" ossia peculiare di un luogo circoscritto.
SE NE DEVONO SENTIRE PROPRIO DI TUTTI I COLORI
sagge parole...Pedru ha scritto:Avevo già spiegato nel mio post del 12.02.13, che mi riferivo ad un caso limitato e specifico, ma mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro, quindi adesso lo dico esplicitamente: non volevo assolutamente mettere in discussione il lavoro e la competenza degli esperti che hanno stilato quell’elenco. Mi rendo conto di aver sbagliato e chiedo sinceramente scusa. Volevo solo far notare che rintracciare qualche razza di “Gallina Sarda” non sarebbe impossibile.
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru
Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!
Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!
16/02/2013, 0:36
zimbo99 ha scritto:Pedru ha scritto: .....
Io ho motivo di credere, con tutti i dubbi e le cautele che sono d’obbligo in questi casi, di aver trovato, dopo difficoltose ricerche, due ceppi(di località molto distanti) che si riferirebbero uno ad derivato da galline sarde e galline importate fra gli anni 1920 e ‘36 in Sardegna (è un mio parere), ed un altro nettamente diverso che potrebbe essere una delle tante razze “antiche” o, in qualche modo, autoctone della Sardegna.
Rimando la discussione nella sotto sezione “Galline Italiane”, dal titolo “Razze Avicole Sarde”
Saluti
Pedru
Perché anziché creare una nuova razza ( facciamo già tanta confusione con quelle attuali) non pensiamo a valorizzare e recuperare quelle già presenti ma a rischio scomparsa??!!
Sarebbe come costruire una nuova casa in mezzo a 10 case abbandonate e in degrado, lasciando queste ultime a loro triste destino di scomparsa!!
16/02/2013, 9:20
Mario ha scritto:Sul piano tecnico la risposta di Alessio è perfetta, anzi più che perfetta e quindi la ricostruzione per somiglianza è praticamente una impresa al limite dell'impossibile, ma ciò non toglie che in molti posti vengono ricostruite le antiche razze locali, riconosciute ed ufficializzate e anche qualcuna che non c'è mai stata; non sono d'accordo, ma è una realtà che esiste benché non la condivida, da quindi il mio personalissimo consiglio: inizia senza pretese, potresti cominciare a tentare questa impresa magari associandovi con altri allevatori, ma un primo ostacolo è che non esiste uno standard che si possa definire tale e poi bisognerebbe trovare qualcuno nel mondo della ricerca che segua e accrediti il vostro lavoro, come sta succedendo in tanti posti. Dal punto di vista della conservazione della biodiversità siamo lontani... ma è ugualmente una grande avventura che richiederà anni e forse permetterà di avere una nuova, ripeto nuova razza che ricorderà quella che una volta era allevata, ciao, Mario
16/02/2013, 21:02
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