Maximiliano ha scritto:
Ciao Pedru,
intendo quelle gallinelle nane, tipo bantam. In Sicilia le chiamano titine, qua in Calabria nanette...
Autoctone intendo del posto, ma nel senso stretto: ovvero quelle che i contadine di ogni regione crescono in assoluta libertà di vita e di accoppiamento.
Non sono molto bravo a spiegarmi, ma spero tu abbia capito il mio pensiero.
Saluti.
Ciao Max, grazie. Ti sei spiegato bene. Interessante. Quello che vorrei sapere e "
quanto" sono "
autoctone", cioè da quanto tempo vengono allevate dalle vostre parti e che differenza c'è fra le vostre gallinelle autoctone e le cosedette "Americamelle", "Mericanelle", "Giapponesine", "Francesine" e chi più ne ha più ne metta,
che sono abbastanza comuni anche qua, ma risultano un po' diverse fra loro: vale dire. oltre la colorazione del piumaggio, una ha (per esempio) le zampe gialle, un'altra scure, una ha le orecchine bianche, un'altra no. Insomma, non c'è molta omogeneità. In comune hanno: la piccola taglia, la timidezza, una certa attitudine al volo,spiccata una tendenza alla cova. Quindi vorrei sapere se le vostre autoctone possono assimilarsi a quanto descritto, Sarebbe interessante vedere qualche foto.
Da noi, oltre a quelle suddette che allevo anch'io, ho sentito parlare di altre gallinelle sarde che alcuni anziani allevatori sostengono di allevare "
da sempre"
e che descrivono con alcuni particolari che le distinguono dalle comuni "Americanelle", ma personalmente non le ho mai viste.