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Gestione dell'allevamento, alimentazione, incubazione, ricoveri, predatori, razze e curiosità
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fine esperienza

09/08/2019, 17:38

sono passati 2 anni e 3 mesi da quando presi di impulso quei 5 batuffolini. certo allora non immaginavo mica quello che mi sarebbe aspettato...
totalmente impreparato mi sono lanciato e sono stato travolto dagli eventi.
una sistemazione temporanea che alla fine è diventata definitiva.
lo sviluppo dei galli che cominciavano a cantare a tutte le ore, e quindi la decisione di sopprimerli.
la limitazione alle sole cocche, la piramide di uova in sovrabbondanza... non le do a nessuno sono il mio tessorooo.
il desiderio di incubare, ma che mi metto a fare se già queste non hanno una buona sistemazione,
una montagna di cacchine che alla fine ho incubato, ma le mosche.
il cambio di piumaggio e qualche mese di stop.
il secondo ciclo, si riprende.
quel maledetto viziaccio di rompere le uova, cerco di individuare la colpevole, le altre sono approfittatrici.
meno una.
con l'arrivo della bella stagione ogni giorno l'alba si anticipa di qualche minuto.
hanno cominciato a prendere un altro viziaccio adesso appena cè un po di luce iniziano a farsi sentire fino a quando non le faccio mangiare...
finisco un altro sacco, ne compro un altro e poi un altro.
nel mentre che studio qualche minuto per rifornirle di acqua e mangime diventa una ricercata pausa.
poi vinci qualche concorso, aspetti la graduatoria, e infine lo scorrimento.
nessun altro vuole occuparsene, tutti se ne lamentano.
cosi matura pian piano l'idea che è arrivato quel momento.
ad una decido di tirare il collo invece che sgozzarla, l'ultima volta il coltello non era molto affilato, vuoi l'inesperienza.
non va molto meglio, tiro talmente tanto, per non farla soffrire che gli stacco la testa e buona parte della trachea.
resta l'ultima, mi domando se in quest'ultimo giorno che è rimasta per la prima volta da sola sia cosciente del suo infausto ed imminente destino.
questa volta cerco di fare più attenzione e usare meno forza, mi pare che non funzioni sembra che la stia soffocando... cerco un metodo alternativo.
vada per ruotargli il collo, funziona, si dimena come una forsennata, almeno questa volta non mi sono imbrattato di sangue.
le ripongo nel congelatore. ormai è il passato.
mi sveglio in piena notte, mi rimetto a dormire, a quanto pare morfeo non collabora. che sia più turbato di quanto pensassi?
devo uscire. quando torno guardo una bottiglia di acqua vuota, quelle che usavo per rabbocargli la fonte d'acqua.
è davvero tutto finito.

Re: fine esperienza

09/08/2019, 19:19

Ciao; da ciò che hai scritto non sembra essere stata un'avventura proprio bellissima per te, quella di allevare pollame... eppure l'esperienza l'hai fatta e sono certo ti abbia lasciato alche ricordi belli.

E' facile parlare col senno di poi, ma se posso permettermi una critica, dato che allevavi in terrazzo (e questa è una cosa che mi incuriosisce molto), è che hai voluto fare troppe cose insieme senza esperienza, nelle tue condizioni avrei ad esempio evitato i galli e diminuito in numero di galline tanto le uova per te erano troppe; spero che tu possa in futuro tornare a questa passione, che comunque hai ed avere risultati migliori. Buon lavoro in ogni caso.

Re: fine esperienza

27/09/2019, 22:30

finduz ha scritto:sono passati 2 anni e 3 mesi da quando presi di impulso quei 5 batuffolini. certo allora non immaginavo mica quello che mi sarebbe aspettato...
totalmente impreparato mi sono lanciato e sono stato travolto dagli eventi.
una sistemazione temporanea che alla fine è diventata definitiva.
lo sviluppo dei galli che cominciavano a cantare a tutte le ore, e quindi la decisione di sopprimerli.
la limitazione alle sole cocche, la piramide di uova in sovrabbondanza... non le do a nessuno sono il mio tessorooo.
il desiderio di incubare, ma che mi metto a fare se già queste non hanno una buona sistemazione,
una montagna di cacchine che alla fine ho incubato, ma le mosche.
il cambio di piumaggio e qualche mese di stop.
il secondo ciclo, si riprende.
quel maledetto viziaccio di rompere le uova, cerco di individuare la colpevole, le altre sono approfittatrici.
meno una.
con l'arrivo della bella stagione ogni giorno l'alba si anticipa di qualche minuto.
hanno cominciato a prendere un altro viziaccio adesso appena cè un po di luce iniziano a farsi sentire fino a quando non le faccio mangiare...
finisco un altro sacco, ne compro un altro e poi un altro.
nel mentre che studio qualche minuto per rifornirle di acqua e mangime diventa una ricercata pausa.
poi vinci qualche concorso, aspetti la graduatoria, e infine lo scorrimento.
nessun altro vuole occuparsene, tutti se ne lamentano.
cosi matura pian piano l'idea che è arrivato quel momento.
ad una decido di tirare il collo invece che sgozzarla, l'ultima volta il coltello non era molto affilato, vuoi l'inesperienza.
non va molto meglio, tiro talmente tanto, per non farla soffrire che gli stacco la testa e buona parte della trachea.
resta l'ultima, mi domando se in quest'ultimo giorno che è rimasta per la prima volta da sola sia cosciente del suo infausto ed imminente destino.
questa volta cerco di fare più attenzione e usare meno forza, mi pare che non funzioni sembra che la stia soffocando... cerco un metodo alternativo.
vada per ruotargli il collo, funziona, si dimena come una forsennata, almeno questa volta non mi sono imbrattato di sangue.
le ripongo nel congelatore. ormai è il passato.
mi sveglio in piena notte, mi rimetto a dormire, a quanto pare morfeo non collabora. che sia più turbato di quanto pensassi?
devo uscire. quando torno guardo una bottiglia di acqua vuota, quelle che usavo per rabbocargli la fonte d'acqua.
è davvero tutto finito.


Riprendo questo post, perché ho avuto modo di leggerlo solo adesso.
Non so se quanto hai raccontato sia vero, ma trovo una vena artistica nel modo in cui lo hai raccontato.
Mi hai ricordato un po' quegli scrittori tormentati di cui ogni tanto si leggeva qualcosa a scuola (ma è passato tanto tempo, e non ricorderei nemmeno i nomi).
Quindi, a mio parere, o sei un po' un burlone ;) , oppure sei uno sfortunato allevatore. In entrambi i casi, puoi avere più chances con la "penna tra le dita" piuttosto che con le produttrici di penne.
Buona fortuna.
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