Ho letto molta attenzione il capitolo indicato da Elza, in cui si accenna al lavoro di Pizzari e Birkhead apparso il 15 giugno 2000 su "
Nature dal titolo Female feral fowl ejects sperm of subdominant males"
A parte i commenti moraleggianti o anti moraleggianti (non saprei come dire) su “onanismo” e “onanismo alla rovescia” di cui personalmente non riesco a vedere il nesso
, estrapolando in sintesi si può osservare che la suddetta ricerca scientifica si riferisce:
a polli inselvatichiti;
più galli che convivono con le stesse galline;
galline, quindi, che possono scegliere i padri dei loro figli.
A questo punto possiamo dire:
a - i nostri polli
non sono inselvatichiti;
b – nei nostri pollai (normalmente e in ossequio ad un celebre detto popolare) c’è
un solo gallo;
c – le nostre galline,
se vogliono riprodursi, devono volenti o nolenti, rassegnarsi ad accettare lo sperma dell’unico maschio presente, quello che abbiamo scelto noi (a meno che non vogliano rimanere verginelle a vita e starsene tutto il santo giorno sopra un trespolo)