Come venivano alimentati gli animali da cortile di un tempo?
07/08/2020, 16:03
Salve a tutti, è da tempo che mi domando: come venivano nutriti gli animali di un tempo? Mi spiego meglio: I polli, i tacchini, le anatre, le oche o le faraone, le quaglie etc... Perché spesso noi ci preoccupiamo del mangime, pellettato e non, quale cibo va bene o no... Ma come venivano alimentati gli avicoli dei nostri nonni? Io so solo che venivano nutriti con scarti di orto, frutteto e cucina... Ho chiesto ai contadini anziani vicino a me, ma non mi hanno dato risposte molto soddisfacenti. Solo uno mi ha detto una cosa che mi ha colpito: "avevamo un campo di granturco, facevamo la polenta e la davamo ai nostri tacchini e galline..." Mi raccontate le vostre "esperienze"? Grazie a tutti e buona giornata!
Re: Come venivano alimentati gli animali da cortile di un te
07/08/2020, 16:21
Ciclicamente torna l'antagonismo pelle mangime vis alimentazione dei nonni I mangimi pellettati son il meglio per la specie di riferimento, bilanciati, completi ovvero l'ottimo per il soggetto Diverso è il ragionamento sulla qualità dei vari mangimi che risentono direttamente della qualità dei prodotti con cui è composto, della freschezza dal confezionamento, dall'aggiunta di insaporitori per aumentarne l'appetibilità e quant'altro per ridurne i costi I miei nonni preparavano il pastone a base di crusca per i polli oltre agli scarti di casa/orto ed il razzolare 24 h giorno fin quando appariva il sacco di mais spezzato e per i polli si avvicinava un pessimo momento
Re: Come venivano alimentati gli animali da cortile di un te
07/08/2020, 16:48
Come dice Gargamella è un quesito che si ripresenta ciclicamente in questo forum . Bisogna precisare che gli avicoli dei nostri nonni hanno poco a che fare con quelli che alleviano noi . Ogni regione o meglio zona aveva i propri avicoli e i propri sistemi di allevamento più che di alimentazione . Ti posso dire che nel valdarno Aretino la maggior parte dei contadini erano mezzadri quindi solo una parte del raccolto era di loro proprietà e gli avicoli che allevavano dovevano essere fonte di reddito ma non dovevano gravare sui raccolti . Dopo questa premessa ti dico che nel periodo invernale avevano solo galline un gallo e qualche tacchina perché c'era poco nei campi . A maggio le chicche iniziavano a far nascere i pulcini e venivano mandate nelleSTECCE campo di grano appena raccolto .e qui trovavano quel poco di grano o orzo che era stato disperso durante il raccolto ,ma soprattutto trovavano insetti tipo cavallette, grilli e uova di formiche dopo di che li spostavano ne granturcai (campi di mais )e li restavano sino alla macellazione . Di scarti di cucina ce n'era ben poco e anche dagli orti . Saluti
Re: Come venivano alimentati gli animali da cortile di un te
07/08/2020, 17:06
I miei nonni preparavano il pastone a base di crusca per i polli oltre agli scarti di casa/orto ed il razzolare 24 h giorno fin quando appariva il sacco di mais spezzato e per i polli si avvicinava un pessimo momento
Re: Come venivano alimentati gli animali da cortile di un te
08/08/2020, 17:01
So di sicuro che i miei zii, dopo aver fatto la polenta, recuperavano la rimanenza dal fondo del paiolo, la facevano asciugare e la davano alle galline. Davano le bucce delle cocomere e dei meloni, ottime. In campagna c'era il letamaio che forniva insetti e anche quando vangavano e zappavano la terra, per le galline era festa.
Re: Come venivano alimentati gli animali da cortile di un te
09/08/2020, 10:47
Venivano alimentati con ciò che i contadini avevano a disposizione: avanzi di casa, grano, mais, orzo che loro coltivavano, pane avanzato e poco altro. Ovviamente la produttività, sia per uova che per carne, raggiungeva a stento la sufficienza.