Buttatele le incubatrici!!!

ZiaRina ha scritto:sì, ma immagino tu metta una cassetta con dentro la paglia, invece per schiocciarle non ci dev'essere messo nulla nella gabbia, solo la gallina e i recipienti per cibo ed acqua. la gallina deve stare coi piedi sulla rete di ferro.

Hai ragione la prossima volta provero' cosi'.

Baby ha scritto:Perdonate le mia ingenuità, ma purtroppo è frutto della mia ignoranza in materia: ma queste "mericanelle o nanette" fanno le uova grandi come le galline normali?

sono un pochino più piccole, 3 uova di nanetta sono circa come 2 di gallina di stazza normale.

Baby ha scritto:Le mugginesi o mugellesi sarebbero le nanette?

in buona parte della Toscana sì. esiste anche un pollo nano di razza che si chiama mugellese http://www.agraria.org/polli/mugellese.htm, ma in questa parte della Toscana mugellese è sinonimo di pollo nano, indipendentemente dal fatto se sia di razza o meno. per dire, anche la mia nanetta nera con le piume gonfie derivante da una cocincina, le mie vicine la chiamano 'mugellese' e con una mugellese vera proprio non ha nulla da spartire.

Grazie per le info. Sapete che dalle mie parti la gente alleva le galline rosse (penso siano le isa) e poi qualche mugellese destinata alla cova, nessuno usa le incubatrici.

Con quello che costano le incubatrici ci credo 5 giorni fà sono andato in agraria dove mi servo e ho chiesto di un incubatrice, non ricordo la marca ma era da 50 uova tutta digitale con volta uova manuale, con predisposizione per mettere il volta uova automatico prezzo: 160€ gli ho detto che una nanetta mi costa meno, e meli porta fino ad essere adulti, e mi rende dipiù.

vitto18 ha scritto:Guardateeeee!!! Ibrido nanetto la migliore razza secondo me

In totale sono 5 ma la nanetta ha ancora 6 uova sotto alcune già spizzicate

complimenti è bellissima e tenerissima ha degli occhi dolcissimiii mi sn innamorata e che brava mamma

mexico26 ha scritto:Ho letto da qualche parte che si può "costringere" la chioccia a covare collocando un cesto sulla cassetta con la paglia, nella quale all'inizio si metteranno uova finte fin quando la chioccia non avrà capito ed inizierà a covare. Si creerà così una sorta di prigione/capsula dalla quale la mericanella uscirebbe solo 15/20 minuti al giorno. Secondo la vostra esperienza, funziona? E' forse un metodo troppo innaturale o cruento?
Se sotto la mericanella mettessi uova di differenti specie (ad esempio di anatre e di galline), a causa dei diversi tempi di schiusa come si comporterebbe la chioccia?

Paul, quasi quasi vengo a Matera e, con la scusa di visitare i Sassi, mi porto via un paio di nanette!

Ho letto da qualche parte che per indurre la cova, vanno scelte le galline più tranquille, quelle che restano più tempo nel nido: vanno messe in una cassetta riempita di fieno e riposte al buio. Vanno liberate una ventina di minuti al giorno per nutrirsi, bere, defecare e nuovamente riposte nella cassetta al buio. Questo per tre giorni. Dopo tre giorni la gallina che vorrà covare tornerà spontaneamente al nido, in quel momento vanno poste le uova, altrimenti è inutile stressarla. Non va dimenticato che le galline covano quando vogliono loro, non quando lo decidiamo noi

Non ti consiglio di mettere sotto la gallina uova di diversa natura, la chioccia tenderebbe ad abbandonare il nido con lo spostamento dei primi nati, li seguirebbe lasciando le altre uova prossime alla schiusa.

Bravo! Visita i Sassi di Matera, emozionante Patrimonio dell'Umanità, oggi connubio della vanità e del bello. Nonostante questo, i disagi, il dolore, le privazioni e la rabbia patiti da chi li ha abitati, non si offusca a chi vuole andare oltre.

Invece una domanda a chi schioccia le chiocce: qualcuno ha provato a farle covare e se si', come è andata?

Assolutamente d'accordo con quello che scrivi piccolamiss, non ho mai avuto intenzione di voler praticare violenza psicologica sulle galline o di volerle indurre a fare qualcosa contro natura. Soltanto che, rifacendomi al titolo e ai post precedenti, magari si può chiedere uno sforzo alle nostre chiocce nei periodi in cui uno ha bisogno di produrre qualche pulcino (altrimenti si userebbero le incubatrici).

Hai ragione anche su ciò che dici a proposito dei Sassi di Matera, patrimonio dell' UNESCO e del nostro amato sud, troppo spesso bistrattato, patrimonio di un immenso bagaglio storico e culturale. Purtroppo, ahimé, in alcune circostanze la sofferenza non è un semplice retaggio del passato...

Grazie per i preziosi consigli!