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Bambini genitori e polli!
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ferenzim
Iscritto il: 16/05/2011, 20:44 Messaggi: 91 Località: Foggia
Formazione: Scuola ebraica
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Tosco, io ti ho seguito e non ho replicato per molto giorni. Non ho cercato un dialogo a due. Rimanendo sulla tua linea di pensiero, nessuno è più intervenuto in questa discussione. Questo mi sembra un peccato Le deduzioni sono immediate. Se tu ami la mia grammatica, io amo i tuoi argomenti, e deduco che non ti siano necessari una pergola ed un bicchiere di vino per pensar bene e per dir bene ciò che pensi. Volevo solo comunicarti che i tuoi avverbi dovrebbero essere utilizzati nel giusto tempo. Ti saluto cordialmente ed aspetto il tuo prossimo intervento, sperando di poter gioire perchè avrò saputo replicare. Ciao.
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24/08/2011, 0:13 |
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daniela78
Iscritto il: 20/05/2011, 18:00 Messaggi: 610
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non è la stessa cosa ma mi ci metto in mezzo anche io. Qualche tempo fa mentre guidavo di notte per tornare a casa da lavoro, con i bambini in macchina (3 e 5 anni) il grande era sveglio e ho messo sotto una lepre. Sono tornata indietro con la certezza di trovarla morta - aveva preso una bella botta, povera. Frattura esposta e bestiola immobile con occhi vitrei. L'ho raccolta messa in un sacchetto e portata a casa. Il grande l'ha voluta vedere e accarezzare, credo che abbia anche visto la parte "brutta", frattura esposta e coscia scuoiata con ematoma enorme gli ho detto che era un peccato buttarla via e che l'avremmo data ai nonni che la cucinavano. Non ha fatto una piega, non ha fatto domande particolari, nulla di che.
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25/08/2011, 22:33 |
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danielsann
Iscritto il: 17/07/2011, 2:18 Messaggi: 84 Località: Costa Nord-est Sardegna
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Sei stata sensibile e corretta con loro, brava! Poi quando l'avete mangiata ti hanno fatto domande? I miei sono dei curiosi allucinanti...
Ciao Daniele
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25/08/2011, 23:55 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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ferenzim ha scritto: Tosco, io ti ho seguito e non ho replicato per molto giorni. Non ho cercato un dialogo a due. Rimanendo sulla tua linea di pensiero, nessuno è più intervenuto in questa discussione. Questo mi sembra un peccato Le deduzioni sono immediate. Se tu ami la mia grammatica, io amo i tuoi argomenti, e deduco che non ti siano necessari una pergola ed un bicchiere di vino per pensar bene e per dir bene ciò che pensi. Volevo solo comunicarti che i tuoi avverbi dovrebbero essere utilizzati nel giusto tempo. Ti saluto cordialmente ed aspetto il tuo prossimo intervento, sperando di poter gioire perchè avrò saputo replicare. Ciao. farenzim, ho gia detto che avevo omesso tale avverbio nel primo post, salvo poi correggermi... Cita: Mi sono corretto, e se mi rileggi ho colto l'eventuale errore inserendo un avverbio ricco (tutta una vita) di significato: POI!
Me lo hai comunicato...ho preso nota...ma adesso andiamo avanti, non credi? Nonostante questo vedo che ci sono nuovi interventi, e di questo me ne rallegro: la responsabilità di aver bloccato questa discussione mi avrebbe pesato moltissimo Dammi retta, andiamo avanti e lasciamo che altri portino le proprie esperienze.
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26/08/2011, 0:47 |
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emanuele123
Iscritto il: 19/04/2010, 11:45 Messaggi: 607
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Io mi chedo , dopo la carezza, e la spedizione della lepre dai nonni, Daniela 78 tuo figlio ha mangiato la lepre? <<Non ha fatto una piega, non ha fatto domande particolari, nulla di che>>, per me può sigificare che tuo figlio non era del tutto d'accordo con la tua decisione.
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26/08/2011, 9:32 |
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michelaccio
Iscritto il: 14/12/2009, 12:10 Messaggi: 2281 Località: Appennino toscoemiliano, ma originario d'Abruzzo
Formazione: Poca e fatta male, però sul campo...
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ho scoperto tardi questa interessantissima (ed attualissima per un sacco di motivi) discussione. non posso che dirmi d'accordo con mantovano. il problema vero dell'educazione di quel progetto di essere umano che è un bimbo sta nell'equilibrio, secondo me. l'illuminismo, l'età della ragione e della conoscenza ci avrà pure portato agli antibiotici, all'igiene ed alla quasi scomparsa delle tremende malattie che ci tempestavano ecc, daccordissimo. ma ci ha regalato pure la rivoluzione industriale, l'inquinamento, porcherie nucleari, effetto serra, estinzioni di massa di esseri viventi e distacco pressoche totale della maggior parte del genere umano dai ritmi e dalle dinamiche naturali, con tutte le alienazioni che ne sono conseguite. per cui io aspetterei un pò ad osannare questa era. se si parla di età della conoscenza in senso metafisico va tutto bene, ma i nostri nipoti si rincoglioniscono davanti ad uno schermo luminoso e credono che un pollo nasca con 8 zampe e la lattuga cresca da qualche parte sul retro del supermercato (e quella che educazione è?) e pure ( detto senza polemica nei confronti dei vegetariani del forum sia chiaro, infatti uso un esempio personale) a vegetariani come mia cognata che intavola filippiche feroci sul rispetto degli animali ma lavora, come dirigente , per una multinazionale notissima e criticatissima per gli sfracelli che combina in tutto il mondo. e qui ritorno a bomba: l'equilibrio. che comporta la capacità di fare comprendere ed accettare ad un essere umano in erba tutti i risvolti della natura, che è VITA, tutti i lati chiari o "oscuri" che possano essere. so che non è facile e che si sta filosofeggiando. ma male, cioè "snaturato", si troverà sia colui che pensa che la natura è al suo servizio, sia colui a cui verrà insegnato che è una madre amorosa e dolce e protettiva, pronta a perdonare tutto, perchè così non è. la natura (la VITA) è una madre che pretende che si seguano le proprio regole, violentarla o interpretarla erroneamente porta allo stesso risultato. i nostri nonni e genitori ci hanno insegnato da subito sia come si uccide un pollo o un coniglio sia come si debba essere grati per il raccolto e consapevoli che quel pollo o quel coniglio necessari alla nostra sopravvivenza erano una concessione (non regalo, concessione) che la grande madre ci faceva (siamo pagani da generazioni non se ne abbiano a male i credenti del forum, che rispetto totalmente) è difficile ma secondo me, dopo tutta sta tirata di cui mi scuso anche un po, l'mportante è l'equilibrio. e qui son cavoli ciao michele(accio)
_________________ A far del bene agli asini si pigliano calci in fronte. Lo diceva mia nonna.
Una persona di 50 anni che vede i mondo come lo vedeva quando ne aveva 20 ha buttato via 30 anni della propria vita. Muhammad Ali, il grande.
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26/08/2011, 11:07 |
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daniela78
Iscritto il: 20/05/2011, 18:00 Messaggi: 610
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danielsan... ehm, io non la mangio la lepre, ma non sono vegetariana. Evito in generale tutta la cacciagione perché penso che si possa tranquillamente vivere senza mangiare animali che vivevano tranquillamente in natura e un bel giorno qualcuno è andato là e gli ha sparato. D'altra parte, mi piaceva pescare e non mi sono mai fatta grandi problemi per i pesci. In questo caso, consideravo peggiore lasciare a marcire una bestia sana, morta per incidente. Penso che su queste cose, comunque, ognuno ha la sua sensibilità, mi rendo anche conto che la mia è in parte incoerente, ma sono fatta così, mi accetto, accetto il mangiare carne per vivere, penso che potrebbe essere più "giusto" non mangiarne, ma diventerebbe tutto molto più complicato e quindi la mangio. La mia sensibilità in questo caso mi diceva di fare in modo che la lepre non andasse "sprecata". E' vero, l'ho uccisa, povera, mi spiace molto, ma ucciderla e buttarla via mi pareva decisamente peggio. Cita: Io mi chedo , dopo la carezza, e la spedizione della lepre dai nonni, Daniela 78 tuo figlio ha mangiato la lepre? <<Non ha fatto una piega, non ha fatto domande particolari, nulla di che>>, per me può sigificare che tuo figlio non era del tutto d'accordo con la tua decisione. Mio figlio non so se ha mangiato la lepre, perché appunto è andata dai nonni, e se la sono mangiata un giorno che io non c'ero - tanto appunto non l'avrei mangiata. In genere sono rispettosa dei miei figli in due direzioni diverse. Rispetto il fatto che sono PERSONE e non li tratto come se fossero cretini. Spiego le cose, dico la verità, non trovo giusto mentire. Per quanto riguarda i nostri polli - prima volta che li teniamo - il bambino di 3 anni non si fa e non mi fa domande. Lui mangia e basta! Non è neanche tanto interessato ai polli vivi. A quello di 5 ho già accennato, anche prima che facesse domande, da parecchio, che i pulcini di un giorno che avevamo e accarezzava, crescevano e che poi ce li mangiavamo, e gli avrei preparato il petto di pollo come piace a lui. E lui era contento. A volte mi pare che certe pare ce le facciamo noi adulti, ma i bambini no. Non li porterò a vederli uccidere perché non ne vedo la necessità. Non me lo chiederebbe neanche, lo conosco, prima o poi può essere che mi chieda come si fa e io glielo spiegherò - anzi prima me lo devo far spiegare io, lo farà mio suocero, io non sono capace. Anche questa è una forma di rispetto. Non lo appesantisco di un carico che non so se è in grado di portare e che lui non mi ha chiesto. Tendo a non dare più informazioni di quelle che mi vengono richieste.
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26/08/2011, 12:56 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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daniela78 ha scritto: danielsan... la mangio. La mia sensibilità in questo caso mi diceva di fare in modo che la lepre non andasse "sprecata". E' vero, l'ho uccisa, povera, mi spiace molto, ma ucciderla e buttarla via mi pareva decisamente peggio.
Mio figlio non so se ha mangiato la lepre, perché appunto è andata dai nonni, e se la sono mangiata un giorno che io non c'ero - tanto appunto non l'avrei mangiata. In genere sono rispettosa dei miei figli in due direzioni diverse. Rispetto il fatto che sono PERSONE e non li tratto come se fossero cretini. Spiego le cose, dico la verità, non trovo giusto mentire. Per quanto riguarda i nostri polli - prima volta che li teniamo - il bambino di 3 anni non si fa e non mi fa domande. Lui mangia e basta! Non è neanche tanto interessato ai polli vivi. A quello di 5 ho già accennato, anche prima che facesse domande, da parecchio, che i pulcini di un giorno che avevamo e accarezzava, crescevano e che poi ce li mangiavamo, e gli avrei preparato il petto di pollo come piace a lui. E lui era contento. A volte mi pare che certe pare ce le facciamo noi adulti, ma i bambini no. Non li porterò a vederli uccidere perché non ne vedo la necessità. Non me lo chiederebbe neanche, lo conosco, prima o poi può essere che mi chieda come si fa e io glielo spiegherò - anzi prima me lo devo far spiegare io, lo farà mio suocero, io non sono capace. Anche questa è una forma di rispetto. Non lo appesantisco di un carico che non so se è in grado di portare e che lui non mi ha chiesto. Tendo a non dare più informazioni di quelle che mi vengono richieste. condivido pienamene il discorso di daniela, sopratutto quando dice che le pare se le fanno gli adulti .. i bambini ti guardano e valutano il tuo comportamente sei naturale tranquillo e sicuro puoi fare cose crudeli o purose ma per loro sono normali se invece il tuo atteggiamento è insicuro pauroso loro penseranno che sono in pericolo o che quelle cose non andrebbero fatte e si mettoni in agitazione ,, cioa Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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26/08/2011, 19:54 |
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emanuele123
Iscritto il: 19/04/2010, 11:45 Messaggi: 607
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Secondo la mia opinione ferezin nel suo primo intervento ha centrato l'obiettivo e la discussione si poteva ritenere chiusa. Ma siccome siamo sul forum ed esitono i compagni di merenda allora è anche giusto sfoderare le daghe. Così abbiamo coloro che devono apprendere la tecnica della macellazione dal suocero per comunicalrla ai figli. Mi chiedo se non è meglio in questo caso mandare il nipote dal nonno per apprendere, invece di andarci il babbo che non ne capisce nulla. Mi sa che costoro si comportano come tante genitori che sculettano nei corridori delle scuole per andare a scegliere i libri di testo per i loro figli. Io caro Michelaccio non sono tanto d'accordo con te sull'equilibrio per il fatto che non si tratta di camminare su una fune tenendo in mano una pertica, ma si tratta di scrivere sull'animo di un bambino, oppure di una bambina, per tutta la vita. Noi facciamo un errore madornale, secondo il mio modo di vedere le cose noi ci consideriamo dei super e vogliamo comuncare a dei contenitori (i bambini) come si devono comportare ed noi non abbiamo capito che il coltello per il manico lo tengono i bambini. Sarebbe interessante analizzare tanti incidenti domestighi causati dai bambini con la colpa degli adulti. E' mia nipote che parla a suo padre. Chi è il padre? uno che afferma che mangia tutto ciò che cammina in 510 milioni di chilometri quadrati, cioè tutto ciò che si muove sulla superfice della terra. Mia nipote forse è peggio di suo padre. Ella disse che gli animali piccoli non si uccidono. Età di mia nipote? ( quattro anni e mezzo). Gli animaletti con cui essa gioca non li vuole toccati. A questo punto devo dire per mancanza di spazio che ferezin è stato colui che meglio ha saputo affrontare il problema con i piccoli. Gli Altri? Solo compagni di merenda, non volendo offendere a nessuno. Buona notte.
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26/08/2011, 23:40 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Caro emanuele123, sei liberissimo di pensarla come meglio credi, ma mi pare che il tuo intervento sia vagamente tedioso (parlo dell'intervento e non del tuo modo di vedere le cose...sia chiaro). Magari ci saranno molti (a quanto pare apparte uno...dici TUTTI) compagni di merenda ad intervenire, ma forse dimentichi che taluni sono MAGARI anche genitori, e la tua sentenza suona "forse" un pò troppo eccessiva o affrettata nei confronti di quanti ogni giorno si impegnano a trasmettere insegnamenti alla prole. Per carità, come ho già scritto ognuno di noi è responsabile del proprio comportamento, e con tale responsabilità si accinge ad insegnare il mondo ai propri figli...e per fortuna ci sono insegnamenti diversi e non assoluti. Credo (mi si consenta) che ci sia un grave accostamento tra il concetto di morte ed una visione truce di essa: tale concetto non vuole asserire che la morte debba essere considerata in modo assoluto NON TRUCE, ma che ci siano vari tipi di morte...come ci sono vari tipi di vita. Ad un figlio sarebbe più semplice spiegare come vivono certi animali destinati alle nostre tavole? I pochi centimetri quadrati di una povera ovaiola da batteria, piuttosto che i 2 metri quadrati di un maiale da igrasso da allevamento industriale come li potremmo descrivere ai nostri figlioli? Io credo che a questo punto ogni intervento su questa discussione rischi di divenire una "zappa sui piedi" tanto ci sono utenti pronti ad additare come "irresponsabili" (almeno in modo implicito...permettetemelo) quanti non evitino alla propria prole il concetto di fine vita (morte appunto). A meno che tra di noi non si celino psicologi illuminati, credo che tutti noi possiamo essere messi sullo stesso piano: genitori che insegnano ai propri figli. Le nostre esperienze (insegnamento ricevuto e vissuto) sommate all'interpretazione del soggetto figlio, dovrebbero permetterci di "passare" anche concetti importanti e fondamentali come quello della fine. La sensibilità del genitore finisce dove inizia quella del figlio, e concordo in toto su quanto dice Pioppino... Cita: i bambini ti guardano e valutano il tuo comportamente sei naturale tranquillo e sicuro puoi fare cose crudeli o purose ma per loro sono normali se invece il tuo atteggiamento è insicuro pauroso loro penseranno che sono in pericolo o che quelle cose non andrebbero fatte e si mettoni in agitazione ...e ripeto quanto ho già detto: forse dobbiamo essere prima noi (genitori) a risolvere conflitti e paure, prima di spiegare a loro (figli) concetti fondamentali che li accompagneranno per tutta la loro vita.
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27/08/2011, 0:44 |
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