Avviare allevamento avicolo

conviene davvero fare un business vendendo uova al consumatore finale? un amico mio fa questo lavoro ma si offende e non si espone se gli chiedo "quanto guadagna" o se si può permettere di campare per cui resto sempre in sospeso. Lui vende le uova a 45cent l'uno ha un suo giro di clienti che si è costruito nel tempo , ma vorrei capirci qualcosa. E' chiaro che la qualità delle uova cosi siano superiori rispetto a quelle che acquisti al supermercato , ma secondo voi ne vale la pensa considerando che oggi sono disoccupato e che ho un terreno di 400metri quadri non sfruttato?

Ciao Luca,

Ecco alcuni consigli per avviare il tuo allevamento avicolo biologico in Calabria:

Studio di Mercato: Prima di tutto, fai una ricerca di mercato per capire la domanda locale di uova biologiche e identificare eventuali concorrenti nella tua zona. Questo ti aiuterà a pianificare la dimensione e la portata del tuo allevamento.

Leggi e Regolamenti: Assicurati di conoscere e comprendere tutte le leggi e i regolamenti relativi all'allevamento avicolo biologico in Italia e nella regione della Calabria. Potrebbe essere utile consultare un esperto o un avvocato specializzato in questo settore per essere conforme alle normative.

Scegliere la Località e Acquistare Terreno: Trova una località adatta per il tuo allevamento, considerando fattori come accesso all'acqua, alimento per le galline, clima e distanza dai centri abitati. Acquista il terreno necessario per ospitare le strutture dell'allevamento e garantire spazio sufficiente per le galline all'aperto, se intendi seguire le pratiche biologiche.

Strutture e Attrezzature: Acquista o costruisci le strutture necessarie per il tuo allevamento, come pollai mobili/automatici e strutture per l'allevamento all'aperto, se necessario. Assicurati che siano conformi alle normative biologiche e offrano un ambiente confortevole e sicuro per le galline.

Scelta della Razza e del Numero di Capi: Scegli una razza di galline adatta alle condizioni climatiche della Calabria e alla produzione di uova biologiche. Inizia con un numero di capi che ritieni gestibile e che soddisfi la domanda del mercato locale, ma assicurati di avere spazio sufficiente per espanderti in futuro.

Alimentazione e Cura delle Galline: Assicurati di fornire un'alimentazione biologica di alta qualità alle tue galline e di garantire il loro benessere generale attraverso una gestione adeguata delle strutture, la cura veterinaria e l'accesso a spazi all'aperto.

Marketing e Distribuzione: Pianifica una strategia di marketing per promuovere le tue uova biologiche e stabilisci canali di distribuzione per raggiungere i consumatori locali, come mercati contadini, negozi biologici e vendita diretta.

Spero che questi consigli ti aiutino a avviare il tuo allevamento avicolo biologico in Calabria. In bocca al lupo per il tuo nuovo progetto!

Marco ha scritto:Hai soldi da buttare?

scusami perchè sarebbero soldi da buttare?

belek ha scritto:Ciao Luca,

Ecco alcuni consigli per avviare il tuo allevamento avicolo biologico in Calabria:

Studio di Mercato: Prima di tutto, fai una ricerca di mercato per capire la domanda locale di uova biologiche e identificare eventuali concorrenti nella tua zona. Questo ti aiuterà a pianificare la dimensione e la portata del tuo allevamento.

Leggi e Regolamenti: Assicurati di conoscere e comprendere tutte le leggi e i regolamenti relativi all'allevamento avicolo biologico in Italia e nella regione della Calabria. Potrebbe essere utile consultare un esperto o un avvocato specializzato in questo settore per essere conforme alle normative.

Scegliere la Località e Acquistare Terreno: Trova una località adatta per il tuo allevamento, considerando fattori come accesso all'acqua, alimento per le galline, clima e distanza dai centri abitati. Acquista il terreno necessario per ospitare le strutture dell'allevamento e garantire spazio sufficiente per le galline all'aperto, se intendi seguire le pratiche biologiche.

Strutture e Attrezzature: Acquista o costruisci le strutture necessarie per il tuo allevamento, come pollai mobili/automatici e strutture per l'allevamento all'aperto, se necessario. Assicurati che siano conformi alle normative biologiche e offrano un ambiente confortevole e sicuro per le galline.

Scelta della Razza e del Numero di Capi: Scegli una razza di galline adatta alle condizioni climatiche della Calabria e alla produzione di uova biologiche. Inizia con un numero di capi che ritieni gestibile e che soddisfi la domanda del mercato locale, ma assicurati di avere spazio sufficiente per espanderti in futuro.

Alimentazione e Cura delle Galline: Assicurati di fornire un'alimentazione biologica di alta qualità alle tue galline e di garantire il loro benessere generale attraverso una gestione adeguata delle strutture, la cura veterinaria e l'accesso a spazi all'aperto.

Marketing e Distribuzione: Pianifica una strategia di marketing per promuovere le tue uova biologiche e stabilisci canali di distribuzione per raggiungere i consumatori locali, come mercati contadini, negozi biologici e vendita diretta.

Spero che questi consigli ti aiutino a avviare il tuo allevamento avicolo biologico in Calabria. In bocca al lupo per il tuo nuovo progetto!

ottimo! Grazie per le tue risposte

Ciao dreamer11,

Spero tu stia bene. Volevo chiederti se saresti interessato a un progetto che ho in mente di creare una razza ibrida tra Amrock e Bresse. Penso che potrebbe essere un'opportunità interessante e innovativa nel campo dell'allevamento avicolo. Se sei interessato, sarò felice di condividere maggiori dettagli con te in privato.

Grazie mille per la tua attenzione e spero di sentirti presto!

Buongiorno, discussione molto interessante, io ho incominciato ad informarmi ma è tutt’altro che semplice. In quanto dal punto di vista legale è molto confusa. Non si capisce bene da un lato la timbratura delle uova, e dall’altra tutti i controlli per la salmonellosi. Perché da quello che ho capito io, sotto a 50 ovaiole, si possono vendere le uova non timbrate, in un determinato raggio dall’azienda e rispettando le indicazioni del produttore ecc. Ma dal punto di vista dei controlli sulla salmonellosi, non si capisce se c’è una distinzione tra i piccoli allevamenti e i grandi oppure no. Da quello che ho capito io no, anche se mi sembra strano ?
Ringrazio chi mi risponderà, o chi ha informazioni i merito

Effettivamente la normativa relativa alla vendita diretta di uova da piccoli allevamenti può essere complessa e varia da paese a paese. Tuttavia, in generale, i controlli sulla salmonellosi possono essere applicati indipendentemente dalle dimensioni dell'allevamento.

Per quanto riguarda la timbratura delle uova, spesso è richiesta solo per gli allevamenti di dimensioni più grandi, mentre per piccoli allevamenti sotto una certa soglia di produzione può essere prevista un'esenzione. Tuttavia, è importante verificare la normativa specifica del proprio paese e della propria regione per comprendere appieno le regole e i requisiti da rispettare.

È consigliabile consultare le autorità competenti in materia di sicurezza alimentare o fare riferimento a organizzazioni agricole locali per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate sulla normativa vigente e sulle procedure da seguire per la vendita diretta di uova da piccoli allevamenti.

Buongiorno la ringrazio della risposta. Ho incominciato anche io a contattare sia il servizio veterinario della mia provincia che l’associazione di agricoltori, associazione a livello italiano, del paese vicino al mio che conosco e non ho ancora ottenuto nessuna risposta utile.
Il servizio veterinario l’ho contattato, ma ad oggi, è vero sono passati solo 10 giorni dalla mia email, non ho avuto ancora risposta. Capisco che siano molto impegnati ecc. e che un futuro allevamento piccolo, sotto le 50 ovaiole sia quasi una perdita di tempo per loro, ma da quello che so questi uffici hanno anche il compito di informazione non solo di controllo. Poi ovviamente non mi aspetto cose molto dettagliate, ma almeno un qualche consiglio, un manuale da leggere una legge da leggere per informarsi ecc.
per quanto riguarda l’associazione di categoria anche peggio. Mi sono recato da loro lo scorso anno per altre informazioni sempre riguardo il loro ambito di lavoro e competenza, e dopo un risposta abbastanza sommaria e veloce, mi hanno detto che loro trattano solo professionisti.
Per il piano salmonellosi, ho consultato la normativa e ho le idee un po’ confuse, in quanto “è obbligatorio per tutti i gruppi di allevamenti a scopo commerciale degli avicoli delle seguenti specie: ( elenco specie) “
Ci sono delle esclusioni sotto ai 250 capi, in quanto devono applicare il piano semplificato.
Esclusi da qualsiasi piano ci sono gli allevamenti famigliari che hanno meno di 250 capi e non movimentano animali con l’esterno.
Ho controllato anche cosa richiede il piano ed è molto complicato rispettarlo sia dal punto di vista economico che tecnico. Mi spiego meglio, richiede di nominare un veterinario aziendale, di avere la certificazione di tutti i mangimi, io me li autoprodurrei, e in quel caso dovrei farli analizzare, fare periodicamente delle analisi su campioni prelevati, certificare lo smaltimento della pollina e delle carcasse ecc. Tante cose che io come attività secondaria non riuscirei a garantire e soddisfare al meglio.
Mi scuso per la risposta un po’ lunga ma sono le informazioni che sono riuscito a reperire

belek ha scritto:Ciao dreamer11,

Spero tu stia bene. Volevo chiederti se saresti interessato a un progetto che ho in mente di creare una razza ibrida tra Amrock e Bresse. Penso che potrebbe essere un'opportunità interessante e innovativa nel campo dell'allevamento avicolo. Se sei interessato, sarò felice di condividere maggiori dettagli con te in privato.

Ciao, capisco che a domanda non era per me, pero' cosi' per curiosita' (se posso) vorrei chiederti per quale motivo vorresti creare questa nuova razza ibrida. Voglio dire... cosa ti aspetti di ottenere dalla nuova razza, quali caratteristiche particolarmente interessanti?

E poi perche' parli di "creazione di razza"? Non penso sia una cosa che si riesca ad ottenere in breve tempo, ma forse sbaglio.

Gli ibridi di prima generazione tra Amrock e Bresse come sono? Hai gia' provato a farne?

Dreamer11 ha scritto:conviene davvero fare un business vendendo uova al consumatore finale? un amico mio fa questo lavoro ma si offende e non si espone se gli chiedo "quanto guadagna" o se si può permettere di campare per cui resto sempre in sospeso. Lui vende le uova a 45cent l'uno ha un suo giro di clienti che si è costruito nel tempo , ma vorrei capirci qualcosa. E' chiaro che la qualità delle uova cosi siano superiori rispetto a quelle che acquisti al supermercato , ma secondo voi ne vale la pensa considerando che oggi sono disoccupato e che ho un terreno di 400metri quadri non sfruttato?

Ciao, prova a vedere il mio messaggio di qualche giorno fa dove ho scritto qualche cifra, che mi dicono sia spannometricamente corretta anche per l'Italia.

Per capire quanto guadagna il tuo amico ti basta fare due conti della serva... conta il numero di galline che ha nel pollaio, cerca di capire quella razza quante uova fa mediamente ogni anno (o chiediglielo direttamente, magari te lo dice anche) e cosi' ottieni l'incasso totale annuo. Vedi con cosa le alimenta e cerca di capire quanto lo paga, e cosi' hai la voce di spesa piu' importante, visto che lui dipendenti non ne ha. Un'idea del guadagno ora te la puoi fare. Oppure scrivici qui gli elementi di cui sopra e vedrai che qualcuno te lo calcola