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Autore |
Messaggio |
AlessandroGuerrini
Iscritto il: 20/11/2011, 1:16 Messaggi: 2892
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Ecco mazza mi hai preceduto di un nano secondo...
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15/08/2013, 16:48 |
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Paolosky
Iscritto il: 12/01/2013, 22:44 Messaggi: 285 Località: Modena (MO) Emilia Romagna
Formazione: perito chimico
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Non uccidere niente, l'allarmismo fa parte del gioco mediatico............
io posso dire che focolai di questo tipo difficilmente arrivano negli allevamenti rurali in quanto animali sani, liberi di razzolare, robusti e soprattutto alimentati senza integratori e schifezze varie non si ammalano così facilmente.
Vi riporto un esempio attendibile: un mio conoscente di Reggio Emilia che ha da sempre allevato polli, pavoni, fagiani,..... che vive in campagna quando 2-3 anni fa c'è stato un focolaio di aviaria in un allevamento industriale a meno di un Km(in linea d'aria) da casa sua i suoi polli guarda un po' non si sono ammalati.
Queste epidemie spesso non sono correlate agli uccelli migratori: in un ambiente così secondo me non si riesce a vivere bene
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galline_in_gabbia2.jpg [ 76.4 KiB | Osservato 898 volte ]
_________________ "Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali." (Mahatma Gandhi)
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15/08/2013, 19:57 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68972 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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La Regione emilia-Romagna ha emanato un'ordinanza che prevede: - l'istituzione di zone di protezione e sorveglianza dell'area colpita - il censimento di tutte le aziende e degli animali presenti - prelievi e accertamenti sierologici da parte dei veterinari - controlli straordinari su tutto il territorio regionale - sospensione di fiere e mercati di animali di specie vulnerabili
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15/08/2013, 20:46 |
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Maurob
Sez. Igiene e Qualità dei Prodotti Alimentari
Iscritto il: 16/05/2009, 10:38 Messaggi: 923 Località: Provincia di Milano
Formazione: Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
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FERRARA - «Siamo più tranquilli, perchè gli esperti ci hanno confermato che non ci sono pericoli per gli esseri umani». È sollevato il sindaco di Ostellato (Ferrara), Andrea Marchi, dopo la riunione in cui si è fatto il punto della situazione sull'influenza aviaria in un allevamento di 128.000 galline colpito dal virus, un ceppo ad alta virulenza del tipo H7. L'abbattimento degli animali, cominciato la scorsa notte, continua con regolarità - sottolinea la Regione Emilia-Romagna - e la durata delle operazioni è ipotizzabile in sette giorni. Per massima precauzione, il primo cittadino ha annunciato che emanerà un'ordinanza che punta al ritiro di tutte le uova in circolazione prodotte da quell'allevamento a partire dal 20 luglio, «solo allo scopo di prevenzione riguardo alla trasmissione del virus ad altri animali di specie avicola». 128.000 galline uccise Ad occuparsi della soppressione è una ditta specializzata del Forlivese; gli operatori lavorano al pomeriggio e alla sera, per l'alta temperatura nelle ore mattutine. Una volta abbattute, le galline vengono messe in cassoni chiusi e sigillati dall'autorità veterinaria. Le casse vengono poi trasportate nel Parmense, dove un'altra impresa specializzata si occupa dell'ultimo processo, lo smaltimento dei capi di bestiame. Il personale dipendente addetto all'impianto e i loro familiari sono stati fin da subito sottoposti a sorveglianza sanitaria. L'azienda, che non ha contatti con altri allevamenti rurali della zona, verrà indennizzata per i danni subiti a causa del focolaio. E non esistendo evidenze di trasmissione del virus alle persone attraverso il consumo di carne e uova - spiega la Regione - non sono state disposte restrizioni al consumo di alimenti. Sono inoltre già esecutive le disposizioni urgenti previste dall'ordinanza di due giorni fa e sono in corso le operazioni di rintraccio e i controlli veterinari in tutti gli allevamenti della stessa filiera, per escludere un'eventuale diffusione in regione e oltre. Nella sede del municipio di Ostellato si è riunita l'unità di crisi con il sindaco, la vice presidente della Regione Simonetta Saliera, il direttore generale dell'Ausl di Ferrara Paolo Saltari e altri funzionari e tecnici della sanità pubblica. Tre deputati Pd - Michele Anzaldi, Nicodemo Oliverio e Federico Gelli - chiedono al Governo un tavolo interministeriale Agricoltura-Salute «per poter dare informazioni chiare a tutto il territorio e agli enti preposti sull'individuazione, sul riscontro e sulle misure da adottare in caso di sospetto di influenza aviaria». http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... us/679033/
_________________ Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e sto cambiando me stesso. (Dalai Lama) http://maurobertuzzi.jimdo.com/
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18/08/2013, 15:32 |
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Maurob
Sez. Igiene e Qualità dei Prodotti Alimentari
Iscritto il: 16/05/2009, 10:38 Messaggi: 923 Località: Provincia di Milano
Formazione: Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
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Abbattute 128mila galline nell'allevamento dove è stato trovato il virus del tipo H7. Nessun rischio per l'uomo http://www.corriere.it/salute/13_agosto ... a6bb.shtml
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19/08/2013, 13:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68972 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Aviaria, nuovo focolaio nel Bolognese Dopo il caso nel Ferrarese positive al virus le galline di un allevamento di Mordano. I volatili saranno abbattuti.
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21/08/2013, 15:44 |
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murgiano
Iscritto il: 22/08/2011, 12:33 Messaggi: 168 Località: Corato (BA)
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Fagottista ha scritto: Ragazzi io sono di Lecce, ho 45 galline ovaiole,mio padre quando ha saputo della notizia ha detto k devo uccidere tutte le mie galline. Prima. Ne ciò avvenga,qua to ci mette questa malattia ad arrivare fino a noi in provincia di Lecce? Se decidi di abbattere quelle galline per eccesso di allarmismo e per assecondare il gioco mediatico, fammelo sapere che me le vengo a prendere io...
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21/08/2013, 19:01 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68972 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Un nuovo focolaio di contagio da aviaria è stato individuato in un allevamento di 18mila tacchini a Portomaggiore, nel ferrarese. L'allevamento si trova non molto distante dal sito di Ostellato, il primo ad essere stato colpito dall'aviaria.
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24/08/2013, 10:33 |
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andreamangoni
Iscritto il: 07/10/2008, 12:41 Messaggi: 1193 Località: Camponogara - Venezia
Formazione: Zoologo e divulgatore
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attualmente pare si tratti del sottotipo A-H7N7 ad alta patogenicità. l'ipotesi è che sia entrato negli allevamento sotto forma a bassa patogenicità e che lì sia riuscito a mutare. gli allevamenti rurali e in particolar modo quelli di razze e ibridi locali rustici dovrebbero essere abbastanza al sicuro, quindi come si diceva sopra niente corse alla sopprerssione degli animali.
qualche semplice precauzione:
- Osservate scrupolosamente le più elementari norme igieniche: lavatevi le mani dopo aver lavorato nel pollaio, non portate le mani sporche agli occhi, al naso o alla bocca, ed evitate che gli animali possano defecare in casa. - Se abitate in Emilia Romagna o regioni limitrofe, cercate di impedire che gli uccelli selvatici abbiano accesso ai pollai e alle mangiatoie. In particolar modo, sono da tenere alla lontana anatidi selvatici e altri uccelli palustri. - Se visitate allevamenti avicoli, industriali o rurali, nelle regioni a rischio evitate poi di entrare nel vostro allevamento usando lo stesso abbigliamento e le stesse calzature. Idem se visitate zone umide soggette a presenza di uccelli palustri. - Non fate entrare nessun estraneo nel vostro allevamento senza precauzioni. Fategli indossare degli appositi copriscarpe in plastica o magari un paio dei vostri stivali. - Non comprate animali da inserire nel vostro allevamento da consorzi agrari o simili, ed evitate per quanto possibile di acquistare ibridi commerciali (sia da carne che da uova).
Ripensate i ricoveri notturni degli animali in vista di possibili ordinanze restrittive riguardanti l'allevamento all'aperto. Se costretti a confinare gli animali da noi allevati in ricoveri notturni, valutatene le dimensioni delle aperture per la ventilazione e per l'illuminazione naturale. Calcolate uno spazio minimo di 1-3 metri quadrati per capo, e destinate da 1/4 a 1/3 della superficie totale a posatoi notturni. Utilizzate una lettiera fortemente assorbente, come il truciolo depolverato, per limitare i rischi di eccessiva umidità e di effluvi malsani. Cambiate regolarmente la lettiera sostituendola con materiale fresco. Assicuratevi che il ricovero sia ben areato, e chiudete con doppia rete antipassero le possibili aperture. Garantite agli animali cibo di prima qualità; non esagerate con la razione proteica per evitare l'insorgenza di fenomeni di cannibalismo.
della serie: Keep calm and non tirare il collo ai polli!
_________________ Andrea Mangoni Ciao a tutti, gente!
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24/08/2013, 16:10 |
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tropbon
Iscritto il: 05/12/2012, 21:26 Messaggi: 2848 Località: Bologna
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grazie andrea finalmente qualche indicazione su che fare come prevenzione, io ho aquistato la rete anti passero e quanto prima la monto ho notato passeri e tortore a mangiare nelle mangiatoie delle gallinemeglio prevenire che abbattere.
_________________Stefano Menetti dopo 43 anni di contributi.....finalmente in pensione
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27/08/2013, 22:08 |
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