Se non si vede il predatore con i propri occhi, o comunque se non si hanno testimonianze precise. Può essere tutto:
la volpe che attacca giorno e notte, a seconda dell’opportunità, la martora, gatti e cani randagi, uccelli rapaci ecc.
In questo caso si può escludere la donnola, che non porta via la preda e non la mangia, ma ne succhia il sangue.
Il caso già descritto nel mio post precedente (quello della strage nel pollaio di un mio amico), è indicativo: avrebbe potuto pensare a tutto: alla volpe, che circola tranquillamente da quelle parti, o a cani randagi, che già avevano causato danni in precedenza, a qualunque cosa, e invece ha trovato un gatto selvatico ancora all’interno del pollaio: era riuscito ad entrare non si sa come (il pollaio è tutto chiuso con rete a piccole maglie, perfino nella parte superiore) ma non era riuscito ad uscire. Il mio amico ha tentato di accopparlo, ma il selvatico, pur ferito, è riuscito a scappare (meno male, dico io
).
Se non l’avesse visto con i suoi occhi, mai avrebbe pensato ad un vero
Gatto Selvatico, animale ormai raro e che normalmente non si avvicina alle zone abitate.
@ Piccolamiss: io i miei cani preferisco lasciarli liberi, giorno e notte in tutta la proprietà di circa un ettaro, per due motivi due motivi:
1 – non mi piace tenere a catena i cani;
2 – i Fonnesi sono eccellenti cani da guardia, contro volpi, cani randagi, gatti, ecc e perfino ratti e uccelli rapaci, ma soprattutto contro gli intrusi più sgraditi: quelli a due zampe e senza ali
Saluti
Pedru