la Boffa, gioe e dolori!!!
In questi mesi ho avuto modo di provare a portare avanti il suo allevamento e la sua selezione, e a questo punto vi racconto com'è andata.
Il gruppo iniziale di riproduttori ha iniziato le danze a febbraio, con le prime deposizioni. I pulcini hanno dimostrato di essere abbastanza robusti e di avere un accrescimento interessante: a due mesi di vita i maschi pesavano in media 1,2 kg, le femmine 0,9 Kg. Le femmine hanno dimostrato ottimo istinto alla cova, anche se difficoltà logistiche nei nidi mi hanno portato a preferire l'incubazione artificiale. dopo un mese e mezzo si riconoscono agevolmente i sessi dalla dimensione della cresta.
A giugno ho potuto personalmente visitare l'allevamento da cui provenivano i miei esemplari, e procurarmi altre tre femmine ed un maschio bianco, morto dopo poche settimane per un incidente.
Sì, la Boffa somiglia parecchio al tipo di gallina descritta. E' di indole abbastanza tranquilla, buona covatrice, produce uova di circa 55 - 60 gr., rispetto agli animali del passato le creste delle femmine sono molto più piccole e quelle dei maschi hanno invece il bordo inferiore posteriore che non segue la nuca ma che se ne distanzia un po'. Molte reste degli esemplari originali erano strane di forma, ma nelle nuove generazioni il problema era minore.Gli orecchioni in molti esemplari sono vergati di rosso anzichè bianchi, lascito questo (come credo la cresta) di un incrocio avvenuto 9 anni fa con un gallo inìbrido cresta a rosa. la colorazione: la mia idea che esista un gene di diluizione che in eterozigosi causa la mantellina più scura delle femmine e che in omozigosi trasformi il rosso coda nera in un fulvo pallidissimo - quasi bianco in certi casi - ha trovato conferma anche numericamente. Occorreranno però ricerche ulteriori per approfondire la cosa. La colorazione di base credo corrisponda all'avana citata da alcuni autori del passato, paragonabile ad un rosso coda nera un po' sbiadito.
i pesi degli adulti: 3,2 per il gallo, 2,2 in media per le galline.
A fine settembre, dopo un attacco di coccidiosi e le incursioni dei ratti, potevo contare su circa 40 esemplarii (alcuni rimasti purtroppo un po' rachitici), compresi 12 piccoli. ma...
ma non poteva durare. dovete sapere che esigenze logistiche mi costringono ad avere più recinti che apro alternativamente sul pascolo perchè gli animali di ciascuno possano scorrazzare. Così, alternavo: un giorno le polverara + le anatre mute; un giorno gli incroci + i tacchini; due giorni le boffe. Senonchè verso il 20 settembre ho lasciato il mio gruppo di circa 28 boffe di 4-6 mesi (+ i riproduttori) libero come al solito di scorrazzare in frutteto, e dopo due giorni ne avevo una decina. Le trovavo morte nell'erba, senza sintomo alcuno. Il primo pensiero è stato avvelenamento. Un vicino infastidito dai galli... chi può dirlo? purtroppo problemi personali mi hanno impedito di approfondire le cause della morte. Come se non bastasse, lo stesso giorno un ratto è entrato nella gabbia dei pulcini, facendo un buco tra le maglie della rete. Morti tutti.
Morale della favola. Rimangono un gruppo costituito dal gallo riproduttore e cinque femmine riproduttrici di buona taglia. Dei piccoli dell'anno si sono salvati solo due femmine, una solo delle quali è passabile (ma pesa solo 1,7 kg).
Sto cercando di trovare il tempo di fare, entro Natale, i nuovi pollai a prova di ratto, per poter inizare da fine dicembre ad aumentare il fotoperiodo sperando in qualche ovetto a gennaio.
Situazione preoccupante? Sì, perchè ho un solo gallo. nell'allevamento dell'anziano signore che me le ha date ce n'era solo un altro di caratteristiche simili, ma non è detto che ci sia ancora. Non è detto che ci sia ancora nemmeno l'allevamento: a giungo il signore in questione stava molto male di salute. Ma andiamo sempre avanti e non disperiamo!
Detto questo, ecco alcune foto.
Il mio gallo riproduttore:
giovane gallo di Boffa, circa 3 mesi di vita, bellissima cresta e taglia discreta. orecchioni che promettevano bene.
giovane gallina di quasi 4 mesi, buona la taglia, discretamente promettenti gli orecchioni.
I riproduttori e le nuove leve quando le cose andavano bene:
due riproduttrici, una avana e l'altra col gene di diluizione:
pollastra col gene di diluizione in omozigosi (quasi bianca):
spero di poter dare notizie migliori nei prossimi mesi.
grazie mille per l'occasione di parlare di questo progetto!
spero l'anno prossimo di avere più fortuna.