Ciao a tutti la primavera scorsa ho piantato 30 piantine di mirtillo gigante americano nel mio giardino previa analisi del terreno e piano di concimazione, quindi le condizioni pedologiche sono giuste. Ho realizzato 3 file da 10 piantine di 1 anno ognuna: 10 Darrow, 10 Bluette, 10 O'Neall.
Ora il dubbio verte sul fatto se il tipo che mi ha dato le piantine è un bidone e mi ha rifilato materiale di Merd. oppure sono io l'idiota
In estate dopo l'impianto ho prelevato qualche talea per sperimentare un po la riproduzione agamica senza risultati...vabbè pace però credo che questi asporti estivi abbiano contribuito al limitato sviluppo della painta (e qui sono io un idiota, non avrei dovuto asportare rami a piantine di 1 anno). Non ho diradato i fiori come mi hanno consigliato in molti per favorire la crescita delle piantine a discapito dei frutti. Quest'inverno, in occasione del periodo di potatura le piantine sono rimaste piccole, insomma neanche a questa ripresa vegetativa potrò raccogliere un quantitativo di frutti tale da costituire un decente ritorno economico: poche gemme a fiore, pochi polloni (allevamento a vaso) e anche corti, molte porzioni apicali dei rami dissecati che ora non sono piu utili. In pratica ho eliminato le parti dissecate (credo che la causa siano stati i ritorni di gelate primaverili) e ramettini e polloni poco vigorosi. Mi sono rimaste ancora delle piantine piccole e spero che queste potature di ritorno riescano a far crescere la pianta meglio in primavera. ho lasciato da 2 a 4-5 polloni per pianta e ho fatto dei tagli di ritorno per favorire una direzione alla via xilematica e floematica.
In pratica voglio favorire la crescita delle paintine a discapito dei frutti in modo da avere, tra qualche tempo, una produzione costante ed economicamente accettabile, consigli?
Domanda: dovrei togliere le gemme a fiore o i fiori sbocciati per favorire lo sviluppo della pianta? se si in che modo e quando precisamente?
È stato il mio primo investimento da "quasi agronomo" (mi manca poco alla laurea) e voglio che vada bene.