Purtroppo non é piú auspicabile affidarsi ai fitofarmaci per controllare insetti e funghi. Sono piú le conseguenze dei benefici. Ai giorni nostri bisogna mettere mano al portafoglio e spendere x reti antinsetto, antigrandine e antipioggia.questo a vantaggio anche del consumatore che cosí avrà frutta a residuo 0.paradossalmente meglio di quella bio in certi casi.
Oggi passeggiando ai bordi di un campo di mais ho notato un gran numero di coccinelle in tutte le forme (adulti, pupe, larve - foto 1)) e, a parte qualche diabrotica (foto 2), anche numerose cimici di varia età (foto 3): a parte qualche esemplare di quella verde per lo più erano asiatiche. Ora mi sono chiesto come mai tante coccinelle, ossia cosa poteva essere la loro preda. Mi è venuto il dubbio che fossero proprio le giovani larve di cimice o le loro uova. Ho fotografare una larva in attacco ma non riesco a distinguere chi sia la preda (foto4).
Ora se davvero le coccinelle (come specie credo fossero prevalentemente la c.d. arlecchino) predano le cimici sarebbe un bel risultato. Poichè l'arlecchino, importata per la lotta biologica, è diventata alquanto invasiva si trattarebbe di un caso in cui alieno mangia alieno!
Sarebbe bello, ma credo siano per altri motivi. In Trentino sui piccoli frutti stanno usando con buoni risultati un concime fogliare biologico a base di alghe che pare funzioni bene come repellente.
Andrò di nuovo per vedere se riesco a capire cosa predano. Rivedendo ingrandita l'ultima foto ciò che sta sotto alla larva mi sembra un'altra larva di coccinella: magari si sono solo incrociate anche se è noto che la coccinella arlecchino mangia tutto quello che è più piccolo di lei comprese altre coccinelle.
Sono ritornato a osservare con più accuratezza attrezzato di camera per safari fotografico (essendo il mio intervento un po' fuori tema non aggiungo altre foto se... non a gentile richiesta ).
In effetti le prede con ogni probabilità erano afidi di cui non è rimasto niente se non le esuvie (ne ho trovato abbondanti rimasugli sulle foglie), e qualcuno secco che ho rilevato solo esamindando un paio di foglie allo stereo; del resto ho anche trovato parecchie pupe di sirfidi, segno che c'era abbondanza di cibo. Insomma penso che le arlecchino e soci abbiano fatto piazza pulita degli afidi con buona pace delle cimici che tra loro (la verde e l'asiatica) mi pare convivano (ne ho rinvenute sulla stessa spiga).
Buona sera Alessandro. come sempre preciso e costante, una risorsa per il forum. condivido la tua affermazione, sui grappoli della vite trovo sia asiatica che cimice verde oltre ad un'altra cimice di color marrone ma con morfologia diversa da entrambe le specie. si tratta della specie elencata nel link .http://www.agraria.org/entomologia-agra ... cciolo.htm" target="_blank
La cimice del nocciolo appartiene però a una famiglia diversa da quelle comuni che sono pentatomidi (si chiamano così per via della forma geometrica del corpo che ricorda quella del pentagono: penta = cinque, toma = taglio).
Sul mais le cimici le ho viste appollaiate sulle spighe: danni visibili non ne ho notati, ad ogni modo se stanno lì vuol dire che pungono per nutrirsi, e da quel che leggo è suscettibile di danno il mais di secondo raccolto, a luglio con la cimice asiatica in 2^ generazione, in quanto la punture avvengono quando le cariossidi sono in formazione, le quali rimangono poi macchiate e a volte la spiga si può incurvare (inoltre l'attacco facilita le infezioni fungine).
Metto una foto dove si vede la cimice verde assieme a neanidi di quella asiatica (si distinguono anche da lontano per via delle bande bianche su zampe e antenne e il dorso scuro; sotto quella verde c'è invece una neanide della stessa specie: se ne intuisce il caratteristico disegno dorsale).
Per inciso oggi ho visto una pianta con sintomi di carbone, malattia ormai quasi scomparsa in virtù del miglioramento genetico.
Ieri ho parlato con altri produttori di piccoli frutti in trentino e anche loro mi hanno confermato l efficacia di un certo biostimolante come repellente per la cimice. Ottimo direi