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XYLOSANDRUS COMPACTUS 
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Buongiorno a tutti. E' un po' di tempo che non scrivo sul forum. Ogni tanto mi rifaccio vivo.
Nella mia zona due estati fa è saltato fuori un altro "simpatico" insetto. Trattasi di Xylosandrus Compactus coleottero della famiglia degli scolitidi. Per adesso ha concentrato il suo attacco sulle siepi di Alloro. Ma è potenzialmente pericoloso anche per altre specie d'interesse agrario. Essendo un fitofago secondario la lotta risulta difficoltosa. A parte una corretta gestione agronomica delle piante, che è il presupposto basilare per contrastare il dilagare del parassita, mi pare che non esista una vera e propria stategia di lotta chimica. Anche perché si parla di un insetto nuovo. Vorrei però sapere se qualcuno di voi ha esperienza in merito alla lotta ad altri tipi di scolitidi? Che principi attivi avete usato? Quali potrebbero essere utilizzati, anche tra quelli di nuova generazione?

Un caro saluto a tutti!

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Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.

Beppe Niccolai


12/12/2013, 9:36
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Ma ci sono metodi di lotta diretta o si può fare solo prevenzione?
http://www.agraria.org/entomologia-agra ... pactus.htm

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12/12/2013, 13:57
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Iscritto il: 02/02/2009, 14:48
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Salve Marco.
Guarda i libri di entomologia o di fitodifesa parlano tutti di strategie agronomiche preventive. Cercando in rete e parlando con alcuni giardinieri della mia zona (parlo della Versilia) sono state effettuate delle prove con diversi principi attivi, ma senza un risultato certo. Diciamo che al momento non esiste un vero e proprio calendario di lotta. Dei giardinieri mi hanno riferito di esser riusciti a debellare il problema utilizzando miscele di spinosad e buprofezin, alcuni con l'imidacloprid, ma tutto è sempre molto empirico. L'idea che mi sono fatto, trattandosi di un fitofago secondario, è che sia preferibile fare un paio di trattamenti con insetticidi abbattenti o fosforganici al momento dello sfarfallamento (maggio e agosto) e tenere le piante in buono stato di salute. Ma mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno più esperto in ambito forestale, che magari si è già confrontato con il problema o con quello derivato da insetti appartenenti alla stessa famiglia (penso allo scolitide dell'olmo).

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Beppe Niccolai


12/12/2013, 14:27
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