Cara Anna,
condivido quanto detto da Rizoma, infatti per la mia seppur limitata esperienza, nelle aree del giardino con il terreno migliore, non ho più avuto bisogno di concimare nulla, dai bulbi agli arbusti da siepe, e la loro ripresa vegetativa è sempre sorprendente. Diversamente, nelle aree dove sono stati fatti movimenti terra e la composizione non è equilibrata o è generalmente povera, concimo regolarmente ad inizio primavera, dopo le gelate, e poco. Uso stallatico in pellet, una manciata ogni arbusto, leggermente interrato ma mantenedomi distante dal tronco di 25-30 cm e con i bulbi e le altre piante più piccole, provvedo con un paio di concimazioni in primavera e inizio estate, ma con concime specifico diluito nelle innaffiature.
La sola cosa che mi sento di raccomandarti, derivata anche questa dalla mia esperienza personale, è di fare attenzione a non eccedere. Il primo anno che piantammo la siepe e alcuni altri arbusti, per eccesso di zelo e apprenzsione, concimammo troppo e per poco non si seccarono tutte le piante! Per fortuna riuscimmo a togliere di mezzo gli eccessi, perchè non avevamo interrato il concime, e riuscimmo a salvarle quasi tutte...e abbiamo imparato che non è sempre valido il detto
melius abundare quam deficere...
La pacciamatura è un'ottima cosa, ma comincio a chiedermi se tutta quella corteccia di pino che utilizzo, finirà, deteriorandosi, per rendere il terreno troppo acido almeno nello strato superficiale...