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ericaz
Iscritto il: 30/12/2018, 18:18 Messaggi: 24 Località: Veneto (VR)
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Buongiorno a tutti, ho alcuni problemi con il lauroceraso della mia recinzione. Una pianta (pianta 1 nella foto) si è seccata, e sul tronco erano presenti delle protuberanze. La pianta vicina (pianta 2 nella foto) è ancora viva, ma alcuni rami presentano anch'essi delle protuberanze legnose (assomigliano ad insetti, ma non si staccano). Un'altra pianta ancora, lontana rispetto alle altre due (pianta 3 nelle foto) in alcuni rami apicali aveva delle foglie malformate e sulla pagina inferiore di queste sono presenti delle macchie scure. Qualcuno sa di cosa si tratta? Grazie
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11/02/2019, 17:36 |
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kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
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sulle foglie dovrebbe essere oidio. puoi trattare con lo zolfo quando l'azione dell'oidio è forte (estate) e potare in periodi consoni. l'oidio attacca i rami nuovi di solito, quelli più giovani. il resto non saprei
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11/02/2019, 22:07 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2585 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Per le foglie condivido fortemente il sospetto di mal bianco, malattia comune e ricorrente su lauroceraso: si manifesta con necrosi che spesso esitano in bucherellature; è osservabile anche la classica efflorescenza farinosa biancastra ma è poco appariscente.
Per le escrescenze dovrei poter avere in mano un campione per poterne apprezzare le caratteristiche: per quel che dici l'unica ipotesi a cui mi viene di pensare è che si tratti di emissioni tissutali a forma di galle, con ogni probabilità di origine patologica. Qualcosa di molto simile la osservai su una mia pianta di rosmarino (vd. foto) e che attribuii - senza averne la certezza diagnostica ottenibile solo mediante esami sofisticati di laboratorio - a un Agrobacterium (ne esistono ceppi diversi, uno chiamato rhizogenes proprio perché induce nella pianta colpita la emissione di pseudo-radici da rami o altri organi legnosi).
Allegati:
Rosmarino escrescenze.jpg [ 81.74 KiB | Osservato 602 volte ]
agribatteriosi- rosmarino.jpg [ 99.85 KiB | Osservato 602 volte ]
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11/02/2019, 23:11 |
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ericaz
Iscritto il: 30/12/2018, 18:18 Messaggi: 24 Località: Veneto (VR)
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Grazie ad entrambi! Per l'oidio tratterò più avanti, se il problema persiste. Per il resto, in effetti assomiglia molto alle foto che hai inviato @Alessandro1944. Come ci si comporta con l'Agrobacterium? Si può trattare?
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12/02/2019, 14:22 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2585 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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L' Agrobacterium sp. non è trattabile. E' un batterio che agisce tramite un segmento di DNA chiamato T-DNA che si trasferisce nelle cellule dell'ospite e che si integra nel loro genoma, perciò anche se si tolgono le intumescenze o se si riuscisse a risanare la pianta dall'infezione batterica, le cellule rimangono geneticamente modificate e continuano a proliferare in forma anomala.
A. tumefaciens (attualmente riclassificato come Rhizobium radiobacter) è un patogeno ubiquitario e nell'ambito delle coltivazioni da reddito è pericoloso ad es. per la vite (la c.d. 'rogna'), la rosa e in genere nel vivaismo su portainnesti e astoni. L'unica lotta è la prevenzione: evitando ad es. di provocare ferite alle radici che rappresentano la usuale via di ingresso del battere; oppure, su talee, piantine, bulbi o di semi all'impianto, impiegando ceppi antagonisti che competono con quello patogeno 'rubando' spazio e sostanze nutritive.
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12/02/2019, 19:24 |
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ericaz
Iscritto il: 30/12/2018, 18:18 Messaggi: 24 Località: Veneto (VR)
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Capito, grazie per le informazioni
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13/02/2019, 15:44 |
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