Cocciniglia cotonosa su rincospermo

Mi sono accorto di avere il rincospermo (falso gelsomino) infestato di cocciniglia cotonosa.
Ho già trattato con olio bianco e azadiractina ma vorrei, dopo una quindicina di giorni fare un secondo trattamento sempre con olio bianco ma vorrei cambiare insetticida. ce ne sono di belle grosse e difficilmente raggiungo tutta la pianta anche se uso l'atomizzatore spalleggiato.

ho in casa rimasugli di fosforganici (Clorpirifos-metile) oppure un sistemico con spirotetramat o il classico neonicotenoide (imidacloprid) che sulle piante da frutta e le orticole non posso più usare (e ricordo che veniva miscelato a olio bianco).
quale mi consigliate? non mi sembra siano registrati sulle ornamentali tranne imidacloprid.

la pianta arrampica su un muro ed è lontano da piante in fiore quindi alle api non dovrei recare danno.

Dal punto di vista fitoiatrico riterrei più idoneo su fitomizi e quindi anche Icerya purchasi lo Spirotetramat (*), essendo dotato di sistemia sia ascendente che discendente, essendo selettivo verso l'entomofauna utile e rispetto al Moa non mostrando resistenza incrociata (nel 2012 furono effettuate prove di lotta su susino contro la cocciniglia di San José e risultò superiore ad es. al clorpirifos-metile).

Adesso dovrebbero esserci le neanidi di terza generazione: se sono ancora in attività trofica, l'insetticida sistemico dovrebbe conseguire l'effetto desiderato. Diversamente intervieni nel periodo tra novembre e febbraio attivando l'olio con un neurotossico autorizzato su ornamentali (es. tau-fluvalinate) in modo da risparmiare, se ci sono, le coccinelle della specie Rodolia cardinalis (ottima predatrice di I. purchasi), che in inverno si ritira in ricoveri.
Hai provato ad aprire qualche ovisacco?

(*) Per inciso cloripirfos-metile a me risulta revocato per "non conformita' iscrizione sostanza attiva in allegato I" (smaltimento scorte entro il 16/04/2020).
Circa imidacloprid sappiamo bene qual'è lo stato dell'arte (di certo non è ammesso per l'impiego che sembra tu ti proponga).
Peraltro spirotetrat da noi non è autorizzato su ornamentali (in repertorio ce ne sono due a diversa % di s.a.: uno, diciamo quello vecchio, ha una autorizzazione eccezionale per brassicaee e spinaci, l'altro in etichetta vengono elencate alcune ortive, vite, agrumi e frittuferi).

Hai confermato la mia idea. Quel sistemico è ascendente e discendente. Non è registrato, vero ma su una pianta ornamentale non mi dà preoccupazione. Ho il formato 48sc.
Non ho aperto nulla per ora. Ho solo staccato qualche cocciniglia grossa. Cosa dovrei trovare? Sono ignorante in materia.
Qualche esemplare è poi caduto oggi durante un forte temporale. Penso sia frutto del trattamento fatto qualche giorno fa.

Pensavo poi di potare verso la fine di ottobre e fare poi olio bianco alla ripresa vegetativa senza nulla però.

La cosa che non capisco è come facciano i limoni che non sono lontani dal falso gelsomino ad essere puliti.

Devo staccarne qualcuna e rovesciarla. La cosa bianca solcata è l'ovisacco ceroso che protegge le uova di color arancio vivo; le forme giovanili sono piccole, di color rossastro con zampe scure e sono mobili. E' una specie ermafrodita, dunque si autofeconda; le uova non fecondate diventano individui aploidi maschili (molto rari). Il trasporto a distanza si realizza col vento che disperde neanidi.
Ti allego un paio di mie foto

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Pensavo ci fosse l'insetto sotto lo scudetto bianco. Grazie! domani guarderò, mi incuriosisce e mi piace imparare cose nuove.

C'è anche la femmina, ma la cosa bianca è il suo ovisacco.

Sono dure a morire. Primo giro con olio bianco e azadiractina ne ha fatte cadere diverse. Ho fatto un secondo giro dopo 3 settimane circa con spirotetramat ma niente. Penso che il problema sia che si trovano sui rami, non sulle foglie.

Oggi ho potato. Ho tagliato parecchio. Alcune mi sembravano comunque morte, si staccavano con nulla ed erano abbastanza dure. Altre invece erano mollicce.

Seguirò il tuo consiglio per l'inverno.

Ho provato a tagliare per vedere se c'erano uova ma complice la poca manualità, complice lame poco affilate non ho visto granché.

Ecco alcuni esemplari. sono tra i pochi rimasti dopo li toglierò a mano.

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