Le slide sono complete. Ovviamente integrate con appunti presi a lezione. Ti posso assicurare che per studiare tutto ci vorranno un paio di mesi, senza contare il tempo per fare l'erbario.

Forse mi saró sbagliato e non è oleandro, appena posso guardo per bene. Sono sicuro di ricordare che é cercospora, mi pareva di ricordare oleandro ma evidentemente mi sbaglio. Per approfondire ogni tematica e scrivere una relazione per ogni campione di erbario il professore ci da come riferimento il sito www.cabi.org/isc

Avevo risposto ma evidentemente ho sbagliato qualcosa e il messaggio non è stato inviato. Ad ogni modo, ti posso assicurare che le slide integrate con gli appunti presi a lezione sono più che sufficienti. L'esame è il più difficile di tutto il corso di laurea e richiede un paio di mesi di studio (se uno ha seguito con costanza tutte le lezioni) senza contare il tempo per fare questo erbario. Per quanto riguarda la cercospora,sono sicuro di ricordare che era una cercospora ma probabilmente ricordo male la pianta. Quando posso controllo. Perdona qualche mio errore, mi sono avvicinato alle discipline agrarie da pochi anni pertanto non sono assolutamente un esperto. Ti ringrazio del fatto che vuoi dare un'occhiata al basilico per aiutarmi nella diagnosi.

Ti copio una delle informazioni nelle prime slide/dispende
Bibliografia Materiale didattico in formato digitale (.pdf) relativo a tutte le presentazioni dell’intero corso, fornito dal docente nel sito di e-learning. Per eventuali approfondimenti: G. Belli –Elementi di Patologia vegetale. Piccin, Padova, 2012, 475 pp. P. Capretti, A. Ragazzi –Elementi di Patologia forestale. Pàtron Ed., Bologna, 2009, 432 pp. G. Goidànich –Manuale di Patologia vegetale. Edagricole, Bologna, vol. II, 1964, 1283 pp. G. Lorenzini, C. Nali –Le piante e l’inquinamento dell’aria. Springer, Milano, 2005, 247 pp. G. Lorenzini, C. Nali –Principi di Fitoiatria. Il Sole 24ore, Milano, 2012, 244 pp. A. Matta et al. Fondamenti di Patologia vegetale. Pàtron Ed., Bologna, 2017, 489 pp

Ah, ecco così ci siamo! Tra l'altro quei testi li ho quasi tutti

Ti metto la foto della peronospora del basilico (a differenza delle più comuni peronospore emette una muffetta grigio-nerastra) ed è estremamente distruttiva.

Faccio un riepilogo. Ho osservato il viburnum tinus, e ho visto dei piccoli organismi (insetti?) bianchi sulla pagina inferiore della maggior parte delle foglie. la maculatura fogliare invece l'ho fatta osservare in foto al professore e mi ha detto di approfondire facendo una ricerca. Ha detto che, per uno-due campioni al massimo, può andare bene scrivere quali sono i possibili agenti causali, indicandone più di uno. Per quanto riguarda il cancretto sul ramo di platano ho chiesto al prof e mi ha detto che si tratta di Apiognomonia veneta (dopo metto tutte le foto così se puoi dare un'occhiata sto più tranquillo). Poi ti mando la foto di un campione che non ho capito cosa è (se oleandro e che malattia ha). Ti mando anche la foto del basilico, non sono sicuro che sia peronospora. E anche la carie su ciliegio, non so come fare per capire almeno il genere del fungo. Visto che ho trovato persone esperte ne approfitto in senso buono

ecco alcune foto

ultime foto

sicuramente quella sul basilico non è peronospora, vedo che i sintomi sono diversi.

Platano.
Sono effettivamente lesioni cancerose pregresse compatibili con quelle provocate da Apiognomonia veneta, agente dell'antracnosi del platano (è il nome comune della malattia; per cancro si intende quello 'colorato' che è tutt'altra cosa). Il sintomo più caratteristico è però sulle foglie e come ti ho detto in un precedente intervento di questa stagione è possibile riscontrarlo: faresti un bel colpo se lo trovassi così lo puoi associare ai rametti a completezza del quadro sintomatologico.

Basilico.
Per avere conferma di Peronospora belbahrii prendi la fogliolina annerita e mettila in un piccolo recipiente chiuso con al fondo carta assorbente da cucina imbevuta di acqua (metodo 'camera umida') e tienilo al buio e temp. ambiente per 24(48) ore, quindi osserva se si è sviluppata la muffetta che ti ho detto (fai foto da far vedere al prof. perché il materiale si deteriora, cmq puoi provare a metterlo da due fogli assorbenti sotto la pressione di un libro per l'essicazione). Se hai accesso ai laboratori basterebbe un microscopio e preparare un vetrino a fresco con la muffetta e il quadro che ti si presenta è come quello della foto che ti allego (ife sporangiofore con sporangi).

Fungo lignicolo (era su un pianta/legno già morto?).
Non ti so dire con cognizione di causa la specie fungina (forse Fomes sp. o Trametes sp.: se hai accesso ai laboratori per Fomes si mette un pezzetto di crosta in idrossido di K e se è lui viene una colorazione rosso-scuro), ma direi che è un agente di carie bianca. Se credi puoi consultare un sito micologico (lì ti sanno senz'altro dire).

Oleandro.
I sintomi fogliari sono compatibili con Septoria oleandrina, ma ci sono altri agenti fungini responsabili di macchiettature (es. Phyllosticta nerii).

Circa il viburno resto nella mia idea anche se impossibile dire sugli insettini bianchi dalla foto.