Aiuto per acero giapponese Osakazuki malato

Ilona ti risponderà meglio di me, ma a mio parere non devi fare altro. Le foglie rovinate rimangono così. L'anno prossimo sposterai l'albero un poco prima

Giuseppe984 ha scritto:È una settimana che l'ho spostata in una posizione sempre all'esterno sul balcone ma che non ha mai il sole diretto sulle foglie. Non ho mai usato il sottovaso perché ho sempre letto che non fa bene alle radici. Nell'ultima decina di giorni la sto innaffiano una sera si ed una no quindi ogni 48 ore, questo perché dopo 24 ore il terreno mi sembra ancora troppo bagnato.
Tuttavia non mi sembra che la situazione migliori,anzi...
Cosa posso fare? Sbaglio qualcosa? O potrebbe avere qualche malattia e per salvarla devo fare qualche trattamento?

Anche a me non piace il sottovaso, ma mettere l'acqua nel sottovaso e annaffiare per immersione - sono dei metodi completamente diversi... Utilizzando un certo terriccio, dobbiamo adottare anche i metodi di mantenimento più adatti...

Non detto che il terriccio sia bagnato uniformemente. Annaffiando così spesso, l'acqua che scorre, porta via anche gli elementi nutritivi e aumenta i residui di calcare.

milli ha scritto:Ilona ti risponderà meglio di me, ma a mio parere non devi fare altro. Le foglie rovinate rimangono così. L'anno prossimo sposterai l'albero un poco prima

Mi associo a questo consiglio.
Continuo a pensare che le foglie secche sono la conseguenza della carenza idrica durante l'esposizione al sole diretto, prima dello spostamento all'ombra.

Quindi mi consigliate di innaffiarla per immersione? Mi spiegate come si fa e con quale frequenza o come faccio a capire che è arrivato il momento di innaffiarla per immersione?

La scelta del metodo più adatto dipende anche dalla grandezza del vaso: se il vaso è molto grande - usare il metodo per immersione... lo vedo molto difficile . Se il vaso ha le dimensioni ragionevoli - ti servirà un recipiente ( bacinella ) con dei bordi alti. Metti dentro il vaso e riempi la bacinella d'acqua: il livello dell'acqua dev'essere leggermente più basso del livello del vaso. Attendi almeno mezz'ora, forse di più - finché lo strato superiore non diventerà umido. Allora sposta il vaso in un'altro recipiente vuoto ( può essere un sottovaso) e lascialo lì per un po' di tempo - deve scolare via tutta l'acqua in eccesso. Poi sposta la tua pianta al suo solito posto.
Sicuramente potresti scordare la tua pianta almeno per 3-4 giorni, dopodiché alza il vaso e se lo senti leggero - è ora di innaffiare.
Se inizialmente non ti fidi tanto e hai paura che il terriccio è troppo bagnato - puoi mettere sotto al vaso un giornale bello spesso - io lo faccio quando so che la pianta non ha sviluppato bene l'apparato radicale - se ne va via ancora un po' d'acqua, però il terriccio rimarrà umido in modo omogeneo .

Però bisogna anche tenere conto che l'acero ama il terreno fresco e umido ma non tollera i ristagni, quindi bisogna fare attenzione.

Proverò... speriamo si riprenda

Nonostante le premure che vi raccontavo, cioè averlo spostato in ombra luminosa senza che prenda il sole diretto, l'averlo annaffiato a giorni alterni o al massimo se vedevo il terriccio ancora troppo umido ogni tre giorni ed aver sospeso le concimazioni da inizio giugno quando ha mostrato segni di sofferenza, questi sono i risultati....
E pensare che fino a metà Maggio era un esemplare davvero stupendo

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Mi posso aspettare che da queste gemme rispuntino nuove foglie?

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Giuseppe984 ha scritto:Nonostante le premure che vi raccontavo, cioè averlo spostato in ombra luminosa senza che prenda il sole diretto, l'averlo annaffiato a giorni alterni o al massimo se vedevo il terriccio ancora troppo umido ogni tre giorni ed aver sospeso le concimazioni da inizio giugno quando ha mostrato segni di sofferenza, questi sono i risultati....
E pensare che fino a metà Maggio era un esemplare davvero stupendo

Ciao Giuseppe. Credo che i "risultati" sia una reazione della pianta allo stress. Io continuerei con le tue premure, la pianta ha delle gemme belle verdi, ma poche foglie... perciò stai attento con le annaffiature.