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Acidificare terreno con materiale vegetale -Quercia Conifere
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ADRIANO90
Iscritto il: 09/07/2014, 22:43 Messaggi: 24 Località: Vicenza
Formazione: Diploma di Perito Agrario, Perito Agrotecnico non iscritto all'albo
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Buongiorno a tutti, vorrei tenere alcune piante acidofile in dei cassoni di plastica (hanno 5 fori sul fondo per far uscire l’acqua) da 250 litri, per l’inizio comprerei dei sacchi di terreno già acido ma vorrei provare anche a crearmelo da me, oltre che mantenere sempre acido quello utilizzato perché presumo con le pioggie e il tempo l’acidità cali notevolmente. (Ho cercato informazioni nel forum su acidificazione, ho trovato solo qualcosa a riguardo del mirtillo). Nel cassone quindi ogni tanto potrei fare delle pacciamature con aghi di conifere o altri suoi materiali come la segatura…i miei dubbi stanno nell’utilizzo di altri materiali economici, naturali e facilmente reperibili per acidificare il terreno. Ho letto in vari siti e forum che anche le foglie di Quercia possono acidificare il terreno (addirittura dicono particolarmente acide), quindi anche il Rovere, è vero? Quali altre foglie di essenze arboree possono farlo? Se le Quercie possono acidificare il terreno ciò è possibile anche con la corteccia sfibrata o segatura prodotta dal taglio della legna? Quanto acidificano il terreno questi materiali vegetali (aghi di conifera, residui di corteccia e segatura di altre essenze come il Rovere,…)? Quindi quant’è la quantità utilizzabile da mescolare al terreno (anche terreno di campo di medio impasto tendente all’argilloso e di prevalenza calcarea) in proporzione per avere un terreno acido buono per la maggiorparte delle ornamentali? per quanto tempo mantengono il loro effetto? Per le piante ornamentali come Azalee, Camelie, Eriche, Gardenie, Hamamelis, Kalmie, Magnolie, Mimose, Mirtilli, Pieris, Rododendri, Skimmie e altre floreali erbacee dopo il loro impianto si potrebbe pacciamare ogni anno con questi materiali vegetali o aggiungere del terreno preparato mesi prima con foglie, corteccia, segatura di Quercia e Conifere? Corteccia sfibrata e residui di legno cambiale di Rovere Segatura finissima di varie essenze tra cui Rovere, Frassino, Faggio, Tiglio,... I valori medi o accettabili dalla maggioranza delle specie acidofile dovrebbero essere comprese tra 5 e 6,5…è possibile ottenerle con queste preparazioni o pacciamature? Inoltre ho letto che con queste pacciamature o interramenti si mantiene anche l’azoto e aumenta l’aerazione del terreno…con terreno tendente all’argilloso posso aggiungere anche della sabbia grossa, giusto? Le mie piante oltre all’acqua piovana da cui non sfuggono vengono innaffiate con acqua di falda, proveniente dal sottosuolo tramite una pompa a mano oppure con la stessa acqua o quella piovana lasciata riposare in secchi. Non ho delle cartine al tornasole ma vedendo che molte piante crescono comunque bene anche nei terreni calcarei qui in zona (Corbezzoli, Magnolie, Ortensie, Kalmie, Skimmie per esempio) presumo che una pacciamatura con questi materiali, se davvero acidificano, non possa che fare solo del bene… comunque mi procurerò anche le cartine. Dato che mi verrà consigliato dico già che non voglio comperare zolfo, potrei concimare con chelato di ferro, ma vorrei sapere se ci sono controindicazioni alle concimazioni cn letame ecquino e bovino in piccole quantità. Ho letto già vari metodi con fondi di caffè, succo di limone, aceto, lupini macinati, ecc… ma sono interessato ad un mantenimento dell’acidità o ad una sua preparazione con questi materiali “legnosi”, considerando che terrei le piante in vasi o comunque in zone del mio “giardino- orto-laboratorio” apposite. Grazie a tutti, mi scuso per le molteplici domande ma leggere su internet è una cosa, chiedere personalmente è un’altra.
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03/03/2015, 14:24 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Ciao Adriano. é facile risponderti perché è noto che tutto il materiale organico tende ad acidificare il terreno, in particolare le foglie di praticamente tutte le piante. Infatti negli orti c'è il problema della acidificazione crescente: il terreno aumenta di continuo l'acidità proprio perché ha bisogno di frequenti concimazioni organiche. Inoltre è vero anche che, le sostanze organiche fibrose (quelle che hai elencato tu, ma anche paglia, fieno, torba ecc.), anche usate come semplice pacciamatura, "migliorano" il terreno, rendendolo più soffice e facilmente lavorabile: si chiamano perciò "sostanze ammendanti". Saluti Pedru
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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03/03/2015, 15:53 |
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ADRIANO90
Iscritto il: 09/07/2014, 22:43 Messaggi: 24 Località: Vicenza
Formazione: Diploma di Perito Agrario, Perito Agrotecnico non iscritto all'albo
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Quindi questi materiali come la paglia, lo sfalcio dell'erba verde, le foglie di Rovere (o di tutte le piante) e gli aghi di conifera, segature, residui colturali dell'orto...insomma tutto il materiale organico vegetale (o anche letame bovino/equino?) aumenta l'acidità se usato continuamente come pacciamatura o mescolato al substrato di coltivazione? con l'aggiunta continua di questi materiali, per esempio (questi i materiali che potrei usare) paglia come pacciamatura o segatura di Rovere (o di qualsiasi legno) (e letame?) anche inserita nel terreno aumenta pian piano l'acidità, ma questa si manterrà a dei valori costanti? il Ph continuerà ad abbassarsi? Per piante acidofile da fiore o da frutto sarebbe la soluzione migliore in termini economici, temporali e naturali? L'unica cosa che dovrei fare, se dovesse servire, sarebbe concimare con del chelato di ferro? Al momento non ho preparato nulla e non ho cartine al tornasole, ma quando avrò queste cartine il valore ottimale del terreno da me preparato nei cassoni dovrebbe aggirarsi intorno a 5-6,5? Se si tale terreno andrebbe bene anche per le talee delle acidofile? Non vorrei ottenere l'effetto contrario per poi dover rimediare
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03/03/2015, 20:08 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Sì, tutti i materiali organici, e quindi anche quelli da te citati compreso il lettame, chi più chi meno, se usati in continuazione aumentano l’acidità del terreno. L’acidità del terreno, una volta raggiunta (cioè pH inferiore a 7) non solo si manterrà, ma aumenterà lentamente negli anni, quindi il pH tenderà ad abbassarsi anche a pH 6,5 – 5 . Detto questo, bisognerebbe sapere che pH ha il tuo terreno; hai detto che è argilloso su base calcarea, ma qual’ è la sua profondità prima di raggiungere la roccia madre? Qual è la percentuale di materiale calcareo commista all’argilla? Tutto questo potrebbe influire sulla “velocità” della acidificazione di tutto il terreno che, se si interrompe l’apporto di sostanza organica, tenderà a riacquistare il suo pH originale. Se poi prepari dei cassoni isolati dal terreno, l’acidità tenderà a mantenersi più o meno stabile se non userai più tali materiali (sempreché la quantità di calcare nel terreno non sia rilevante), ma se continui ad usare ammendanti e concimi organici, tenderà lentamente ad abbassarsi. Il chelato di ferro non dovrai usarlo, a meno che il terriccio non sia povero di ferro o se le foglie cominciano a diventare clorotiche. Tale terreno potrà essere usato anche per la radicazione di talee di piante acidofile, ma con l’aggiunta di una buona dose di sabbia non calcarea e, magari, anche di torba. Importante è anche l’acqua di irrigazione: se è calcarea, potrebbe diminuire l’effetto acidificante ed essere dannosa per le acidofile. Saluti Pedru PS: il materiale fine, polverizzato, come la segatura e caffè, mischiali bene a una buona dose di terra prima di usarli.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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03/03/2015, 23:55 |
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ADRIANO90
Iscritto il: 09/07/2014, 22:43 Messaggi: 24 Località: Vicenza
Formazione: Diploma di Perito Agrario, Perito Agrotecnico non iscritto all'albo
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L'acidità, continuando ad apportare sostanza, nel terreno o nei cassoni, potrebbe scendere anche a valori ben inferiori a 5? Mi procurerò delle cartine al tornasole per la misurazione del ph del mio terreno (nel mio orto e dai miei nonni, il terreno cambia un po') prima e dopo l'aggiunta di ammendanti (dopo qualche mese o un anno). Si possono comprare anche in farmacia o sbaglio? sono affidabili? altrimenti potrei chiedere alla mia ex scuola di agraria se il laboratorio me ne procura Per verificare una percentuale di materiale calcareo basterebbe prelevare 5 kg di terreno campionandolo in più punti dai 30 ai 50 cm di profondità (?) e separare poi la terra dallo scheletro medio - grande (quindi i sassi che dovrebbero costituire il materiale calcareo), pesandoli avrò una proporzione o una percentuale...giusto? Per la profondità come posso conoscerla? qualche ufficio comunale? Presumo sia molto bassa perché sto in una zona ricca di falde di acqua e fiumi di risorgiva, alcune pompe qui pescano l'acqua a 8- 16 e 22 metri di profondità...sempre capendo cosa si intende per bassa. Come può incidere? minore è la quantità di terreno in profondità e più veloce è la sua acidificazione? tutte queste cose non possono essere calcolate se non con una prova diretta, ormai credo... sarebbe più facile e di maggior interesse per me capire bene lo sviluppo della cosa solo all'interno dei cassoni, sia in quelli per la preparazione del terreno che in quelli dove metterò a dimora delle acidofile, avrei dati più certi di cosa introduco e più monitorabili
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05/03/2015, 1:05 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Intanto bisogna distinguere tra “terreno libero”, “cassoni” e “bucche nel terreno”. Terreno: non credo che in un terreno argilloso calcareo, il pH possa arrivare facilmente a 5 (anzi, io penso che non ci arrivi proprio). Bisogna vedere la quantità del calcare attivo presente e il pH naturale del terreno, la quantità e il tipo di ammendanti, e altre cosette, anche il clima e l’umidità influiscono. Non è una cosa semplice né rapida, ma di sicuro il ph si abbassa. In ogni modo, quando cesserà l’apporto di sostanza organica il pH tenderà a riportarsi ai valori iniziali. Non basta qualche mese per abbassare significativamente il pH del terreno (ameno che non misuri lo strato superficiale) con l’apporto di ammendanti, ci vogliono anni. Comunque, anche in un anno la tendenza potrebbe cominciare a manifestarsi. Le cartine di tornasole devi saperle usare, ma ci sono anche apparecchi specifici che non costano tanto. Per quanto riguarda il campionamento del terreno da te descritto mi sembra giusto. Per la profondità del terreno (senza parlare di “orizzonti”) intendevo dire la profondità dello strato argilloso in cm, misurata dalla superficie allo strato della roccia madre, quindi basta scavare qualche fosso in zone campione: il mio, per esempio, è mediamente intorno ai 40/50 cm, ma in alcuni punti, lo strato di argilla è così profondo che non sono riuscito a trovare la roccia madre. Sì, ovviamente, a parità di condizioni, minore è la profondità è più veloce è l’acidificazione. Bisogna anche vedere l’estensione del terreno. Come hai capito, è più facile e conveniente l’uso di cassoni o anche di buche scavate nel terreno, abbastanza più ampie dell’estensione che avrebbero le radici delle piante acidofile. Anche in questi due ambienti, non credo proprio che il pH scenda sotto i 5. Bisogna però vedere la percentuale di materiale organico rispetto al terriccio e la sua qualità. Saluti Pedru
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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06/03/2015, 0:11 |
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ADRIANO90
Iscritto il: 09/07/2014, 22:43 Messaggi: 24 Località: Vicenza
Formazione: Diploma di Perito Agrario, Perito Agrotecnico non iscritto all'albo
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Certamente non è mia intenzione acidificare tutto il mio terreno, mi sarebbe solo controproducente per tutto il resto, per me è più che ottimo avere delle zone o dei cassoni sicuri. Ovviamente non conoscendo attualmente il ph dei due terreni che mi interessano parlo per supposizioni, quindi supponendo di avere un terreno non troppo basico, tipo dagli 8 a 8,5, mescolando solo terreno privato dello scheletro più grossolano a un 30% (oltre mi sembra troppa, oppure un misto aggiungendo una minor quantità di letame) di segatura di rovere (che dovrebbe disgregarsi velocemente), piantumando poi con le piantine e pacciamando con altro materiale come corteccia sfibrata di rovere (o paglia e un poco di letame).... dovrei aver preparato un "buon" terreno di base che comincierà ad acidificarsi (sempre parlando di cassoni o buche)....e migliorare con i mesi e gli anni, mantenendo 1 volta all'anno (o in primavera o in estate) la pacciamatura con materiale ammendante, in questo modo anche senza monitorare dovrei avere la discreta certezza che le piantine staranno bene e il ph si manterrà attorno ai 5.... il ragionamento è corretto? nel caso del cassone (e probabilmente della buca) la profondità è nota e sempre uguale
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06/03/2015, 14:23 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Certamente sarebbe molto utile sapere il pH del tuo terreno, perché più si allontana dalla reazione neutra (pH 7), più è difficile correggerlo. Io ho come l’impressione che il tuo terreno non superi il pH 8, altrimenti avresti avuto difficoltà con molte piante e fruttiferi. Comunque, per quanto riguarda le buche abbastanza ampie e, ancora meglio, i cassoni non credo che avresti molte difficoltà ad acidificare il terreno aggiungendo una forte dose di materiale organico e continuando ad aggiungerne regolarmente. Naturalmente e meglio togliere più sassi calcarei possibile, anche se quello che più conta è il cacare attivo, cioè disciolto (o solubile) nel terreno. Nel caso che il terreno nei cassoni cominci a diventare troppo acido (ma non credo): sotto il pH 5, naturalmente basterebbe aggiungere adeguate quantità del tuo terreno naturale Saluti Pedru
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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06/03/2015, 22:44 |
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ADRIANO90
Iscritto il: 09/07/2014, 22:43 Messaggi: 24 Località: Vicenza
Formazione: Diploma di Perito Agrario, Perito Agrotecnico non iscritto all'albo
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La ringrazio di tutto, il mio terreno è ottimo per le mie piante, aggiornerò la discussione non appena avrò misurato il ph del mio terreno. Saluti Adriano
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07/03/2015, 13:57 |
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