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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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come sempre accade, grazie ai post dei nostri "forumisti" nascono spunti interessanti, ecco qui allora un topic tutto dedicato al tarassaco, noto anche come DENTE DI LEONE INSALATA DI CAMPO SOFFIONE PISSACAN RADICELA KRAUT ....
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27/01/2011, 10:27 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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Caratteristiche: La specie e' un gruppo estremamente polimorfo, in cui le diverse sottospecie non solo differiscono per forme e strutture ma anche per il periodo di fioritura: alcune sottospecie fioriscono in autunno! In ogni caso si tratta di una pianta erbacea perenne con un rizoma verticale più o meno cilindrico che si continua in basso con una radice a fittone; nella parte superiore il rizoma presenta numerose cicatrici semicircolari dovute alle inserzioni delle foglie degli anni precedenti. I fusti, semplici, fistolosi e senza foglie, sono alti fino a 40 centimetri. Le foglie, riunite in una rosetta basale, possono essere più o meno erette o sdraiate al suolo; la forma è lanceolata od obovale e irregolarmente incisa (si va da foglie quasi intere o appena dentate fino a foglie pennatifide con lobi irregolari), l'apice è spesso triangolare, i lobi arcuati o falciformi. Le rosette possono essere singole oppure a gruppi, anche questa e' una caratteristica determinata dal gruppo di appartenenza. I fiori sono riuniti in capolini portati singolarmente all'apice dei fusti fistolosi; i capolini hanno un involucro formato da più serie di brattee: quelle esterne sono piccole e triangolari, le più interne, allungate e ricurve verso l'esterno, dopo la fioritura si incurvano completamente verso il basso; i fiori hanno la corolla tubulare prolungata in una ligula normalmente gialla e aranciata solo nei fiori periferici. Il frutto è un achenio bislungo, con la base acuminata, prolungato in un lungo filamento che porta all'apice il pappo composto da setole ramificate disposte orizzontalmente a forma di ombrello.
Habitat: Cresce ovunque, nei prati fertili e negli incolti.0-1700 m. Il periodo di fioritura varia in base al genotipo, all'esposizione, all'altitudine. Nella bassa pianura inizia a Febbraio e finisce ad aprile. In montagna inizia ad aprile-maggio e termina a giugno.
Proprietà farmaceutiche: Ha proprietà depurative, colagoghe, diuretiche, eupeptiche, amaro-toniche, lassative.(Droga usata: radici e foglie).
Uso in cucina: Le tenere rosette delle foglie primaverili vengono consumate in insalata o cotte come verdura depurativa. Ricercatissimo da massaie e intenditori perché realmente è una delle migliori verdure primaverili da presentare sulle nostre mense: spesso, infatti, viene appositamente coltivato. E' meglio servirsi del tarassaco spontaneo che si raccoglie con l'aiuto di un coltello. Dopo averlo mondato di terra e radici, il tarassaco viene consumato generalmente come verdura cotta. Il suo gusto amarognolo dispone l'organismo alla digestione, quindi fa della pianta un contorno ideale per tutte le pietanze. Le foglie del tarassaco sono sovente utilizzate anche crude, condite con olio, aceto e sale come insalata fresca. Anche in questo caso i risultati sono ottimi.
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27/01/2011, 10:35 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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un po' di immagini
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27/01/2011, 10:41 |
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babagia
Iscritto il: 28/04/2009, 19:58 Messaggi: 560 Località: brescello
Formazione: diploma in ragioneria
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Io sono di origine veneta e noi lo consumiamo molto volentieri!!! Aspettiamo che si incicciottiscano un po' e poi vai di raccolto. E' un'erba squisita, leggermente amarognola e poi fà benissimo alla salute! Avrei una domanda: nei vivai si vedono spesso le bustine di semi del tarassaco... ma è quello selvatico o sono varietà migliorate/modificate? So che ti dorei scrivere esattamente quello che c'è scritto sulla bustina, ma proprio non mi ricordo!!! Grazie e ben venuto, mancava proprio un esperto come te in questa sezione!!!
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27/01/2011, 12:03 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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il taraxacum chesi trova nei vivai e' una selezione di quello selvatico, migliorato (ma poco) dalle ditte sementiere. Dico poco perche' non c'e' un grosso interesse commerciale dietro percio' le energie spese da tali ditte sono limitate.
Cio' non toglie che sia da preferire quello selvatico.. E poi per coltivarlo basta raccogliere i semi.. cosa tutt'altro che difficile.
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27/01/2011, 12:13 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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RICETTA BASE:
raccogliere e pilire un numero adeguato di rosette fate attenzione a due cose: i fiori devono essere al massimo allo stadio di bottoni fiorali; la radice e' molto buona e ricca di sostanze benefiche! non tagliatela, ma pulitela raschiandola.
lavare in acqua 3-4 volte, finche l'acqua non resta limpida, bollirle in acqua salata con l'aggiunta di bicarbonato di sodio. esso fissa la clorofilla ( o meglio il magnesio) permettendo cosi' alla verdura di rimanere "piu' verde", e di fatto piu' ricca.
scolare bene pressando.
DA QUI IN POI INIZIANO UNA SERIE DI VARIANTI IN BASE A CIO' CHE SI VUOLE FARE -tal quali si condiscono a piacere con olio (o burro) sale pepe. Alcuni mettono anche limone. Di solito si consumano calde, ma queto varia in base alle abitudini.
-in tecia si fa rosolare con un po di burro, una manciata di dadini di speck (che non sia troppo magro!) e uno spicchio d'aglio. quando lo speck inizia a dorare aggiungere il tarassaco lessato e scolato, mescolare bene, copriere, e cuocere a fuoco lento per 15-20 minuti rimestando spesso
-congelate si conservano bene per diversi mesi se congelate a questo stadio, una volta raffreddate. Allo scongelamento vanno fatte scongelare in padella e "saltate" come sopra.
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27/01/2011, 12:22 |
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Dryopteris
Iscritto il: 16/02/2009, 14:54 Messaggi: 93 Località: Provincia di Parma
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oltre alle ricette di zimbar, che si fanno anche da me, posso consigliare i boccioli sott'olio che si usano come contorno? sono fenomenali!!!
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27/01/2011, 22:27 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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BOCCIOLI SOTTOLIO?!? OTTIMO..serve la ricetta allora! ..e magari un vasetto al moderatore che ne attesti la qualita'..
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28/01/2011, 7:08 |
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Zucca
Iscritto il: 15/05/2010, 17:27 Messaggi: 592 Località: Prov. Milano
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Io li ho fatti con un sistema inventato sul momento. Boccioli ancora chiusi, messi in un piccolo pentolino con un goccio d'acqua, pochissimo sale, olio, aceto, briciola di zucchero. Attenzione alle quantità di condimento, perché non avevo tantissimi fiori. Se raccogliete 3 kg di boccioli è più facile condirli in proporzione. Li ho lasciati sobbollire finché è rimasto solo l'olio, senza lasciarli però soffriggere. Li ho messi in un vasetto micro, quelli degli assaggi di miele. Mi sono piaciuti molto di più i boccioli di borragine, fatti allo stesso modo. Con i petali di tarassaco ho fatto una specie di marmellata. Petali, solo petali, cotti con acqua, succo di limone e zucchero. Attenzione sempre alle proporzioni. Io non peso mai niente, figuriamoci se mi procuro una bilancia da orefice o da spacciatore per pesare i petali di tarassaco. Fatti bollire e frullati. Provata anche con abbondante succo di arancia e con mela. Con la mela non lo consiglio. Il mio intento principare era di trovare il modo per limitare l'invasione di tarassaco.
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28/01/2011, 9:16 |
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Dryopteris
Iscritto il: 16/02/2009, 14:54 Messaggi: 93 Località: Provincia di Parma
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allora: raccogliere i boccioli ancora chiusi (marzo-aprile) e togliere i calici. attenzione a non romperli. coprirli di sale fino e lasciarli un paio d'ore. lavarli bene con molta delicatezza, sempre x non romperli, e lasciarli asciugare su un canovaccio. bollirli pochissimo (2-5 minuti) in metà acqua e metà aceto bianco. scolarli, lasciar asciugare e intiepidire, mettere in vasetti piccoli e coprire di olio extravergine di oliva. non serve sterilizzare perchè l'olio fa il vuoto per conto suo. se riposano al buio un mese o due sono più buoni. a me piacciono moltissimo come contorno per carni, lessi, formaggi (ne basta un cucchiaino o due). è una preparazione molto particolare e di solito gli ospiti sgranano gli occhi!
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28/01/2011, 10:11 |
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