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Silene vulgaris & Co. 
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Apro questo nuovo topic sulle sileni. Parlo al plurale perche' di silene ce ne sono diverse specie che si prestano all'uso.
La piu' comune ed anche la piu' usata e' la Silene vulgaris, la quale ha molteplici impieghi, ma esistono anche le meno conosciute silene latifolia e silene dioica di cui si possono utilizzare foglie e fiori.


31/01/2011, 11:59
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Silene vulgaris (Moench) Garcke
(Silene infilata ( Salisb.)Sm.; Silene venosa (Gilib.) Asch.; Silene cucubalus Wibel)

Bubbolini, Strigoli, Silene rigonfia, Erba del cucco, Schioppetti, Spizzoli, Stridi, Cavoli della comare, Sonaglini.

Forma biologica: H scap (Emicriptofite scapose: piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie).

Descrizione: Pianta perenne, dall’aspetto erbaceo, ascendente, molto variabile. Generalmente glabra, di colore glauco, ha fusti eretti e ramificati, raggiunge i 70 cm di altezza; ha un robusto apparato radicale rizomatoso e base lignificata.
Le foglie sono lineari-lanceolate, le inferiori quasi sessili, le superiori prive di picciolo, opposte ai nodi, verde-glauco, carnosette.
I fiori sono bianchi riuniti in infiorescenze pendule su peduncoli flessuosi, hanno petali profondamente lobati. Il calice giallastro ha evidenti nervature violacee longitudinali è rigonfio e simile a un palloncino, permane dopo l'appassimento dei petali formando un involucro parziale o completo attorno alla capsula.
I frutti sono capsule sferiche o ovoidali deiscenti in alto, contengono molti semi.

Antesi: Marzo –Agosto

Tipo corologico: Paleotemp. (Eurasiatiche in senso lato, che ricompaiono anche nel nord Africa).

Distribuzione in Italia: è pianta comune, presente in tutto il territorio, isole comprese.

Habitat: incolti, prati, ghiaie, ama i terreni calcarei e ricchi di azoto; da 0 a
2800 m.

Note di sistematica: La specie presenta una grande variabilità di caratteri: esistono numerose sottospecie, molto simili fra loro, si differenziano infatti per il portamento, per le foglie galabre o pelose, dentellate o cigliate.
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Etimologia: il nome del genere deriva da Sileno, accompagnatore di Bacco, dal ventre rigonfio come il calice della pianta.

Proprietà ed utilizzi: I germogli, raccolti prima della fioritura, sono una tenera verdura con sapore dolce e delicato: è fra le erbe più ricercate ed usate in cucina.
È buona mellifera, la radice contiene saponine.
Utilizzata per torte salate, per frittate, come condimento per la pasta, nei risotti, come ripieno per farcire ravioli, in insalata. Nella zona di Cesi di Serravalle del Chienti, viene usata per preparare un caratteristico strudel che si consuma il giorno dell’Ascensione.
Molto ricercata dal bestiame, è un ottimo foraggio.

Curiosità: Il fiore con il calice a palloncino risulta di difficile accesso per gli insetti che sono alla ricerca del nettare, alcuni calabroni con uno stratagemma simpaticissimo, bucano il fiore alla base del calice, riuscendo in questo modo ad estrarre il nettare. I suoi fiori restano aperti anche alla sera e sono impollinati dalle farfalle notturne.
Da qualche tempo una casa sementiera ha messo sul mercato i semi della Silene vulgaris, permettendone in questo modo la coltivazione.
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fonte: http://www.funghiitaliani.it" target="_blank


31/01/2011, 12:03
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un po di foto:


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31/01/2011, 12:06
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Di silene latifolia e dioica, si utilizzano principalemnte i fiori, che sono dolciastri e molto profumati, si raccolgono il mattino presto, magari ancora chiusi, e poi si utilizzano per guarnire le insalate che pero' non dovranno essere troppo forti, ma anzi, molto delicate. Pertanto si accostano molto bene con l'insalatina primaverile anziche' il radicchio.

Stupendo l'abbinamento con uno yougurt naturale, sempre per condire le insalate.

Sempre in insalata si possono mangiare i germogli delle foglie di ambo le specie.


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31/01/2011, 12:14
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Dimenticavo..

silene latifolia e' quella bianca, e' distribuita in tutta europa nei prati e ai margini di strade e coltivazioni, cresce fino a 800-1000 metri di quota.

Silene dioica e' quella rosa (anche se esistono delle popolazioni albine) ed e' presente solo sopra i mille metri di quota nell'europa centrale e meridionale. Nei paesi scandinavi pero' si trova anche a livello del mare. E' una componente classica dei pascoli.


e ora che avete un po' conosciuto le sileni...
...AVANTI CON LE RICETTE!!!!


31/01/2011, 12:18
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Tagliatelle con gli strigoli (silene )

Antica ricetta romagnola che ha come ingrediente principale gli “Strigoli” di solito si fa in primavera con le piantine appena cresciute

Ingredienti
500 g spaghetti o meglio tagliatelle fatte in casa
300g strigoli
600 g passata di pomodoro
50 g guanciale
1 spicchio di aglio
mezza cipolla
100 cl vino bianco secco
50 g ricotta secca
olio extra vergine

Procedimento
Lavare bene gli strigoli sotto acqua corrente.
Tritare finemente la cipolla, l’aglio e il guanciale, soffriggere il tutto in una capace padella per alcuni minuti, poi aggiungere il vino e lasciarlo e vaporare.
Aggiungere gli strigoli

Lasciare insaporire poi aggiungere la salsa di pomodoro
Cuocere per 20 minuti e aggiustare il sale.
Nel frattempo mettere a bollire le tagliatelle e cuocerle al dente, poi scolarle e metterle nella padella saltandole nel sugo, aggiungere alla fine la ricotta secca a scaglie
Impiattare e mettere un filo di olio extravergine.
buon appetito :)
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ciao Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


31/01/2011, 14:31
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grazie mille del tuo contributo pioppino.. devono essere molto buoni.. li provero'!

Altre ricette?
Preparazioni con la silene?


31/01/2011, 16:28
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Non so purtroppo le quantità, ma ho fatto una salsina con olio, strigoli tritati grossolanamente e yogurt e ho condito gli spaghetti: ottima! Il silene ha un leggero sentore amarognolo che dà un tocco raffinato e originale alla pasta. Peccato che da me non ce ne siano tantissimi....

_________________
mi chiedo se...


04/02/2011, 1:23
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la rosetta di foglie della silene vulgaris è sempreverde o si comporta così solo in determinate situazioni(interesse giardinicolo :mrgreen: )


10/02/2011, 20:26
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la rosetta basale nei climi miti si comporta da sempreverde, nei climi piu' rigidi rimane un fusticino semilegnoso, compresso a livello del suolo con delle gemme dormienti che in primavera si riattivano.


10/02/2011, 20:49
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