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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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E' una pianta artica, cresce anche sull'arco alpino sopra i 1500 metri. Appartiene alle crassulacee ed entra nella farmacopea nordica/orientale come adattogeno. Viene tradizionalmente usata nei climi freddi per combattere la fatica ed il freddo in condizioni ambientali estreme. Non sono note controindicazioni o tossicita'. Gli studi sulla rhodiola erano stati secretati nell'ex Unione Sovietica.
Stando a Google, entra nella preparazione di moltissimi integratori, non so quanto a proposito. Contiene vari principi attivi, essenzialmente rosavina e salidroside. Si sono avuti vari esempi di coltivazione, ma la fonte della Rhodiola in commercio e' la raccolta spontanea, fatto che la rende specie a rischio in vari paesi dell'est. Le coltivazioni esistenti riguardano Canada e Scandinavia. Il CRA di Trento ha svolto con successo prove di coltivazione in Trentino (c'e' tutto su internet), misurando sviluppo e resa delle piantine, al punto che questa pianta risulta un buon candidato per la piccola impresa di montagna nel campo delle piante officinali. Cresce su suolo neutro/acido, teme i ristagni d'acqua ed il caldo. A bassa quota va in dormienza. La parte utile e' il rizoma, e si raccoglie dopo 6 anni. La germogliazione e' complicata dalla dormienza dei semi, che si combatte con vari sistemi: da stratificazione al freddo, al trattamento con acido giberellico.
Noi abbiamo iniziato una coltivazione di 9.000 piantine, di cui circa 1000 hanno svernato in quota a 1700 metri (Lagorai-Trentino). Le altre seguiranno appena la neve se ne va. Essendo apicoltori ed avendo piantato la rhodiola nella posizione in cui portiamo gli alveari per il rododendro, siamo curiosi di vedere come sara' l'abbinamento api-rhodiola, visto che questa pianta fiorisce (e' dioica) e risultano foto in internet con presenza di api sui fiori.
La filiera commerciale ... e' tutta da scoprire.
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28/01/2011, 13:05 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68841 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Quindi il primo raccolta sarà fra sei anni? Ciao, Marco
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28/01/2011, 16:17 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Ciao, le piantine dell'anno scorso si raccoglieranno nel 2015. Prima sono piccole (bassa resa in peso), dopo l'incremento di principio attivo col peso diminuisce. E' una pianta a crescita molto lenta, penso anche perche' conta su di una stagione attiva molto corta. Le piantine messe a dimora in montagna sono sotto la neve da ottobre scorso, e ci resteranno fino a tutto aprile almeno. Il problema e' che si tratta di pascolo alpino mai coltivato, con rocce affioranti qua e la'. Va lavorato con martellante montata su ragno. L'idea di base sarebbe di mettere circa 1000 mq all'anno, cioe' 8000 nuove piantine, e di creare un ciclo continuo a regime fra 5 anni. Questo implica un discreto lavoro di vivaistica da fare a casa, perche' la semina avviene su letto di torba, in vassoi. Dopo la germogliazione le singole piantine vanno spostate in plastic pots da 32 per vassoio, ed infine portate su in alto.
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28/01/2011, 17:49 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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Ciao Renzo, sapresti indicare ai forumisti dove ti fornisci delle piante officinali che coltivi (in particolare Rhodiola e Cicerbita) e il loro costo indicativo?
credo si possa tollerare in quanto non credo tu abbia alcun ritorno a publicizzare tali vivai, ma soprattuttto sono "prodotti" cosi' rari che e' "necessario" fornire queste info ai forumisti..
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31/01/2011, 11:38 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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In realta' uno stock iniziale di piantine di Rhodiola e di Cicerbita ci sono state regalate dal CRA di Villazzano, i cui ricercatori si sono dimostrati molto disponibili a fornire informazioni, oltre che le piantine (Vender, Aiello e Scartezzini). Sembrano gli unici ad avere completato un ciclo di coltivazione ed averne pubblicato i risultati con analisi quantitative/qualitative.
Come detto in precedenza, la cicerbita per noi e' stato solo un episodio sporadico, il nostro focus e' sulla Rhodiola.
Un altro stock e' stato acquistato presso un vivaio come eccedenza di un esperimento. Costo 0.25 euro/piantina, origne locale (Malga Bondolo - Trentino occidentale/Lago Erdemolo - valle dei Mocheni).
Un altro stock e' stato seminato da noi presso il nostro maso, acquistando semi in Canada e Germania (Richters, Horizonherbs, Jelitto). Origine dei semi: Svizzera e Finlandia. I semi sono facilmente acquistabili, anche se sono piuttosto costosi e c'e' il problema della dormienza.
In pratica non sembrano esistere vivai che seminino queste piantine, perche' non esiste coltivazione.
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31/01/2011, 14:12 |
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zimbar
Iscritto il: 22/08/2010, 12:29 Messaggi: 557 Località: Sleghe - Zürich
Formazione: Laurea in Biotecnologie Agrarie
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grazie mille renzo. buono a sapersi che in internet si trovano facilmente. Ho qlk altra domanda.. Secondo te si possono piantare (entrambe le specie) ad una altezza di mille-mill e cento mentri? Oltre a piantarle provedi a qualche altr pratica? concimazione, diserbo, rincalzatura, sfalci, etc? Come hai superato il problema della dormienza? freddo? ormoni? altro? ultima: dove hai il maso?
grazie
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31/01/2011, 16:43 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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zimbar ha scritto: grazie mille renzo. buono a sapersi che in internet si trovano facilmente. Ho qlk altra domanda.. Secondo te si possono piantare (entrambe le specie) ad una altezza di mille-mill e cento mentri? Penso di si, nella presentazione del CRA vedo prove di coltivazione in localita' Frisanchi (1078 m) e Palu' del Fersina (1285 m). Cita: Oltre a piantarle provedi a qualche altr pratica? concimazione, diserbo, rincalzatura, sfalci, etc? No, le mie piante sono a 1700 metri, non ci sono infestanti e la sperimentazione del CRA dimostra che la concimazione aumenta il peso verde del rizoma pero' a parita' di sostanza secca. Diserbo niente, e' contrario alle pratiche di agricoltura biologica e poi non serve. C'e' solo pascolo con molta arnica, iperico e genzianelle. Cita: Come hai superato il problema della dormienza? freddo? ormoni? altro? L'anno scorso abbiamo provato con l'acido giberellico, ha funzionato bene. Non sui semi di Jelitto che sono pretrattati (non dicono come). Quelli germogliano bene. Pero' verso luglio molti vassoi sono seccati, e non per mancanza di umidita'. Forse seminati tardi, forse sono andati in riposo per troppo caldo, si vedra' a marzo se ripartono. Quest'anno ho seminato uno stock di vassoi a Natale, lasciandoli al freddo 2-4 gradi, che e' un altro modo per combattere la dormienza. Una signora lappone mi ha scritto che lassu' seminano semplicemente in autunno, in piena terra. Cita: ultima: dove hai il maso? Il maso (dove abitiamo) e' a Ronchi Valsugana, 650 m. (vedi links sotto), mentre la Rhodiola e' piantata dalle parti del Monte Ciste (Lagorai).
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31/01/2011, 17:13 |
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