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rob63
Iscritto il: 13/07/2009, 9:57 Messaggi: 114
Formazione: Perito Agrario
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SALVE A TT...molti anni fa raccoglievo, nei terreni incolti, una piccola carota biancastra.Buonissima mangiata cruda...la chiamavamo RAMPONSOI...qualcuno la conosce?
_________________ L'intelligenza senza la fede serve a nulla....( Alexis Carrel )
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13/11/2009, 18:20 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68674 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Potrebbe essere Carota Pastinocello - Daucus carota major L. ? http://www.agraria.org/coltivazionierba ... minori.htmCiao, Marco
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13/11/2009, 18:41 |
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grasiano
Iscritto il: 06/02/2010, 2:13 Messaggi: 59 Località: Nuvolera (BS)
Formazione: Laurea in tecniche erboristiche
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I ramponsoi sono i cosiddetti raperonzoli (campanula rapunculus), ottima verdura di questa stagione, è commestibile e molto ghiotta sia la radice che la parte aerea, una vera prelibatezza... Rob 63 sei bresciano?
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06/02/2010, 14:53 |
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rob63
Iscritto il: 13/07/2009, 9:57 Messaggi: 114
Formazione: Perito Agrario
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sono mantovano.....circa 40 anni fa li trovavo nelle zone incolto.. mio padre aveva imparato a riconoscerli nel veneto....gli chiederò dove....penso che siano proprio quelli...sai qualcosa di + al riguardo?
_________________ L'intelligenza senza la fede serve a nulla....( Alexis Carrel )
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06/02/2010, 16:36 |
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grasiano
Iscritto il: 06/02/2010, 2:13 Messaggi: 59 Località: Nuvolera (BS)
Formazione: Laurea in tecniche erboristiche
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Eccoti il riassunto di una mia piccola ricerca sul raperonzolo, anche da noi si chiamano ramponsoi in dialetto per questo ti chiedevo di dove sei...
CAMPANULA RAPUNCULUS Famiglia : campanulacee Genere : campanula Specie : rapunculus Nome comune : raperonzolo Il raperonzolo è un ortaggio spontaneo e facile da coltivare nell’orto, sono commestibili sia le carnose radici che le tenere foglie e i piccoli fiori. Un tempo veniva era molto apprezzato come ortaggio selvatico e veniva anche utilizzato come erba curativa.
ASPETTI BOTANICI : E’ una specie erbacea bienne, diffusa sugli argini erbosi dei campi, lungo i rialzi delle strade di campagna a terreno smosso e con presenza di muschio, talvolta anche nei campi in riposo e in oliveti e vigneti. Possiede una radice fusiforme ed ingraossata a tubero, lunga fino a 25 cm, bianca, carnosa, croccante e dolciastra. Dal suo colletto si sviluppano già nel tardo autunno e fino alla primavera diverse foglie che vanno a costituire una rosetta. Da maggio a giugno si innalza un sottile fusto eretto alto anche 1 m, angoloso con piccole foglie che si allarga in alto in una pannocchia fiorifera; i fiori a corolla campanulata sono di colore azzurrino con la gola biancastra. A scopo culinario si scavano da novembre alla primavera le pianticelle al primo anno con la radice carnosa e la rosetta di foglie.
TECNICHE COLTURALI : va seminato preferibilmente a maggio per evitare la fioritura durante l’autunno, in campo aperto o in semenzaio, mescolando al seme sabbia per facilitarne lo spandimento. Si comprime poi leggermente senza coprire il seme. L’irrigazione che segue la semina va fatta con prudenza per evitare di impantanare la terra il che provocherebbe la mancata germinazione. Il raccolto inizia con i primi freddi e termina in primavera; resiste perfettamente al gelo. Il seme si ricava, in giugno luglio da piante svernate facendo attenzione perchè date le sue minuscole dimensioni si perde con grande facilità.
PROPRIETA’ E USI : foglie e radici si consumati crudi, conservano immagazziante tutte le riserve di succhi. Nelle radici carnose la riserva non è costituita da amido ma da inulina, che per idrolisi si scinde in molecole di levulosio. Si addicono quindi ai diabetici, perché il levulosio non aumenta il tasso glicemico come avviene per gli zuccheri destrogiri. Sono in corso ricerche approfondite per meglio definire il potere medicamentoso di questa specie, tuttavia è ritenuta tradizionalmente antisettica, antinfiammatoria, galattogena, astringente, rinfrescante, vulneraria, diuretica assunta come alimento o esternamente sottoforma di infuso o decotto. Il contenuto in fibre la rende anche un buon lassativo formante massa.
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06/02/2010, 18:51 |
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rob63
Iscritto il: 13/07/2009, 9:57 Messaggi: 114
Formazione: Perito Agrario
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be....è proprio lei.GRASIANO potresti scrivere qualcosa sugli olii essenziali? come sono prodotti, caratteristiche, se fanno bene o male, ecc...grazie....Roberto
_________________ L'intelligenza senza la fede serve a nulla....( Alexis Carrel )
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06/02/2010, 20:38 |
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grasiano
Iscritto il: 06/02/2010, 2:13 Messaggi: 59 Località: Nuvolera (BS)
Formazione: Laurea in tecniche erboristiche
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Gli oli essenziali sono un argomento piuttosto ampio e complesso, basti pensare ai numerosi componenti che costituiscono un olio essenziale... Posto sul forum piante officinali parte dell'introduzione della mia tesi... Se hai domande più specifiche, chiedi pure... saluti
Graziano
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11/02/2010, 15:21 |
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