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Piante officinali in montagna come attivita' d'impresa
Autore |
Messaggio |
1601paola
Iscritto il: 01/08/2011, 15:47 Messaggi: 6
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Ti risulta che qualche erborista abbia iniziato un'attività del genere? Loro dovrebbero già avere dati di coltivazione-resa-redditività. Se conviene veramente dovrebbero essercene parecchi, vista la crisi occupazionale!!!
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02/08/2011, 14:09 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Neanche uno, ma crisi occupazionale o meno, quanti coltivano in montagna ? Con quali costi ?
Un conto e' coltivare menta e lavanda in piano senza mai scendere dal trattore, un altro coltivare a genziana a 1700 metri, raggiungibili col fuoristrada. Considera inoltre che rhodiola e genziana si espiantano dopo sei anni, l'arnica dopo tre. Poi credo che all'erborista singolo interessino quantitativi con un ordine di grandezza in meno.
Se all'estero lo fanno, a qualcuno rende, non e' che in Germania le montagne siano piu' piatte. La rhodiola non viene sotto i 1500, mentre genziana, arnica e genepy non sviluppano principi attivi a bassa quota. Stando al web, non ci sono coltivazioni di PO in montagna in Italia, o almeno non sono pubblicate. E neanche all'estero: rhodiola in Canada (da poco) e Scandinavia, genziana un sito in Serbia, arnica boh, e questo e' tutto. Eppure sul mercato queste erbe ci sono (dentro molti prodotti medicinali).
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02/08/2011, 16:25 |
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1601paola
Iscritto il: 01/08/2011, 15:47 Messaggi: 6
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Secondo me c'è ancora moltissima raccolta spontanea in paesi dove la gente è disposta a fare raccolta anche per guadagnare meno di 50 dollari al mese. Se così è non è proprio possibile la concorrenza, a meno che tu non sia un pensionato in vena di arrotondamento. Inoltre ho anche sentito sostenere che le piante coltivate perdono le loro caratteristiche medicinali (non viste come "principio attivo" facilmente rilevabile ma come fitocomplesso), cosa che sicuramente ti invoglia alla coltivazione.
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02/08/2011, 17:19 |
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Adamello
Iscritto il: 07/09/2011, 16:05 Messaggi: 1 Località: Brescia
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Ciao, sono nuovo del forum ( come iscritto ma non come lettore...) e intanto saluto tutti .
Sto costituendo un'azienda agricola in Valsaviore ( Val Camonica, Brescia ) a 1300 m.s.l. possiedo circa 2 ha di terreno ( di cui 1,2 sono prato stabile polifita da molti decenni ) e l'esposizione è Sud.Al momento sono iscritto alla facoltà di agraria di Edolo ( cdl in Valorizzazione e Tutela dell'Ambiente e del Territorio Montano )al 2° anno, dopo essermi licenziato per cambiare vita ( 20 anni di lavoro come programmatore ...sono pazzo?...ai posteri l'ardua sentenza!!!! ).
Questa breve presentazione per introdurmi : l'idea è piccoli frutti ma anche PO ( pensavo ad arnica montana e artemisia ). Riguardo a queste ultime, quale può essere indicativamente l'investimento ( iniziale ...) diciamo per provare su circa 500 metri quadri? e le tempistiche di trapianto , visto che siamo alle porte dell'autunno/inverno ( vista la quota )
ciao,Fabio
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19/09/2011, 12:09 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Ciao, anche noi abbiamo intenzione di provare con l'arnica la primavera prossima. I semi - a differenza di genziana e rhodiola - non hanno il problema della dormienza, per cui si semina in vivaio in primavera e si trapianta in seguito. Al momento abbiamo recuperato 300 piantine locali cresciute quest'anno su terreno fresato, pero' e' consigliato seminare la cultivar Arbo, per via del n. elevato di capolini per pianta.
Sesto d'impianto cm 25x25, per cui 16 piante/mq. Vivamente consigliato telo pacciamante e recinto. Se fai lavorare il terreno da una fresa, da noi costa 0.5 euro/mq. (fresasassi).
Poi c'e' il problema dell'essicatura dei fiori.
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19/09/2011, 12:30 |
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