12/05/2016, 11:06
Buongiorno,
chiedo visto che siete per lo più esperti e con esperienza nel campo.
Abito in provincia di roma - zona ad est, e volevo capire se sia un buon investimento iniziare ad intraprendere un'attività di piante officinali (qualche particolare specie).
Il terreno non è un problema, ma è necessario avere qualche certificazione o corso professionale? Per avere qualche guadagno di cosa c'è bisogno? Il commercio è richiesto in italia? Quali sono le maggiori piante richieste?
Inoltre se avete anche altre info da darmi ne sarei gradito.
Buona Giornata
12/05/2016, 19:17
Sono un po' generiche le tue domande. Sei già un agricoltore?
13/05/2016, 10:42
Purtroppo ti vedo molto spaesato, e per quanto riguarda le piante officinali bisogna avere le idee ben chiare. Andiamo per ordine.
Devi essere un Imprenditore Agricolo Professionale, a meno che tu non abbia un diploma di perito agrario, laurea in agraria o hai maturato del tempo come dipendente regolare presso un'azienda agraria, hai bisogno di conseguire la qualifica IAP per poter lavorare come agricoltore, ti consiglio di rivolgerti presso gli sportelli regionali dell'agricoltura della tua regione per maggiori informazioni.
Per avere dei guadagni con le piante officinali, bisogna capire cosa si sta coltivando, come lo si sta coltivando, in cosa lo si vuole trasformare e dove lo si vuole destinare. Ogni realtà è diversa, non posso dirti cosa è più conveniente, posso consigliarti la via meno dolorosa per iniziare, ossia coltivare piante officinali per la produzione di essiccati a uso alimentare.
Il commercio in Italia c'è ma ancora non è alla portata di tutti. Gli oli essenziali sono una nicchia, per me ha senso produrli se hai già un'azienda avviata e vuoi fornire un extra a una clientela già consolidata, o semplicemente perchè vuoi provare a inserirti in un mercato diverso. Con gli essiccati puoi forse inserirti in maniera più semplice nel giro di botteghe, ristoratori, vendita diretta presso sagre, fiere, manifestazioni di vario tipo. C'è la via dei grossisti, grosse ditte che acquistano piante officinali per vari usi, alimentare, cosmetico, farmaceutico. Questi acquistano in grandi quantità, spesso richiedono un certo standard quindi potrebbero non comprarti nulla fino a quando non hai ottenuto la certificazione biologica (che per le piante perenni è di 3 anni), e prima di sigillare un affare col produttore si assicurano che non sia un "novellino". Inoltre, il prezzo è quello che ti fanno, e potrebbe non coincidere col costo di vendita che secondo te è più giusto.
Le piante più apprezzate variano da zona a zona, la stessa pianta può avere più concentrazione dei principi attivi interessati nel territorio del Lazio rispetto alla stessa pianta in Sardegna, e viceversa ovviamente. Dovresti fare qualche studio sulle piante spontanee che crescono da te in natura, parlare con altri agricoltori di piante officinali per capire cosa cresce, cosa non può crescere, e cosa cresce meglio.
Non hai fatto la domanda più importante, i costi.
I costi variano in base al tipo di coltivazione che vuoi fare, e in base alla trasformazione. Coltivare piante officinali è dispendioso all'inizio, io ho organizzato uno spazio di circa 3000 metri da impiantare in autunno con alcune essenze, e tra piante e impianto di irrigazione superficiale, la cifra sta intorno ai 5000 €, esclusa eventuale fertilizzazione, consulenza dell'agronomo, e non per ultime e non meno importanti, spese di essiccazione e confezionamento.
Per essiccare e confezionare occorre un laboratorio a norma, devi recarti presso gli uffici della tua ASL, solitamente ti danno qualche indicazione, ma se hai un fabbricato che può essere convertito a laboratorio, o hai un progetto per costruirne uno, loro ti dicono se rispetta i requisiti necessari. Costruirne uno è molto dispendioso, richiedono acqua corrente, corrente elettrica, un bagno a norma con fossa settica. Io sto stringendo una collaborazione con un agricoltore della zona, e utilizzerò il suo.
Per qualunque altro chiarimento non esitare a chiedere.
13/05/2016, 13:24
Causa lavoro ho lasciato la risposta incompleta scusa!
Coltivare piante officinali è meno immediato di un orto, da tutti i punti di vista, specialmente per quanto riguarda i ricavi. Io dico sempre che se si è attratti unicamente dall'idea di fare soldi, è meglio che nemmeno cominciate, anzi è bene capire che ci vuole qualche anno prima di ingranare.
Per chi inizia, specialmente se alle prime armi in agricoltura, consiglio di tenere la coltivazione di piante officinali come un'attività connessa ad altre dell'azienda. Io sto aprendo una coltivazione di zafferano e piante officinali, ma quello che mi farà davvero vedere soldi nei prossimi anni sarà l'orto biologico, e per i piani che mi sono fatto sono convinto che anche le piante officinali col tempo mi restituiranno un buon ritorno economico.
Quindi, come disco sempre, il mio consiglio generale è di studiare molto bene tutte le varie problematiche ma di non abbattersi, sempre se si ha la passione di andare avanti e a spingerti non è solo la voglia di soldi.