marcom88 ha scritto:
Ciao , grazie per la risposta!! Come attrezzature penso siano sufficienti un estrattore dimensionato in base alla produzione prevista , e eventualmente un essiccatore per i prodotti venduti secchi .
Ciao, come attrezzature sono necessari dei distillatori che ti permettano di estrarre gli oli dalle piante, il processo è lento e costoso, per cui o ti specializzi su poche colture da distillare nell'arco di breve
tempo con un solo distillatore, oppure sarebbe necessario prenderne più di uno.
Per l'essiccazione qualora si parli di prodotto essiccato e non più di oli, bastano degli essiccatori, anche questi hanno un costo, sia iniziale che di mantenimento.
Hai già un'idea dei costi di distillatori e essiccatori?
marcom88 ha scritto:
I miei dubbi erano per lo più sulla parte burocratica , è sufficiente avere un locale a norma , o essendo prodotti " particolari " servono delle cose specifiche , o anche qualifiche ( ho letto da qualche parte su internet che si deve essere laureati in erboristica per trattare questi prodotti ) .
Ho già un contatto per vendere il prodotto , e pian piano vorrei provare a sviluppare questa cosa nella mia azienda.
Grazie.
Esiste una normativa che prevede che chi debba coltivare e vendere piante officinali deve avere come requisiti una laurea in scienze e tecnologie erboristiche oppure in farmacia (in quest'ultima si tiene un corso di botanica officinale), ma sono cose talmente restrittive e insensate di cui cui non si tiene conto da decenni. L'unica cosa, devi inserire le piante officinali tra i tuoi codici ateco, se fai vendita diretta anche nella pratica SUAP, sia dell'azienda che del laboratorio/locale.
Gran parte dei compratori esigono la certificazione biologica in azienda, ma aldilà di questa la qualità delle piante risente dell'uso di pesticidi e fertilizzanti di sintesi. Che tu coltivi in biologico o meno, e che il tuo cliente lo richieda o meno, devi comunque far analizzare ogni partita di olio estratto, questo ha un costo ma non solo, le caratteristiche del prodotto ne determinano anche il prezzo.
Le mie parole non vogliono scoraggiare nessuno, ma tanti sono quelli che con troppa leggerezza dicono di voler entrare in questo business abbagliati dalle tante belle parole che si sprecano su internet e in TV. Alcuni una volta aperti gli occhi davanti alla realtà, hanno rinunciato, altri invece imperterriti hanno rischiato e hanno perso una marea di soldi sugli investimenti. Quando ho aperto azienda, la mia intenzione è sempre stata quella di lavorare con le piante officinali, ma i costi iniziali me lo proibirono e ancora me lo proibiscono, almeno per quanto riguarda l'estrazione degli oli. Oltre lo zafferano, lavoro con alcune piante aromatiche stagionali, e ora sto per inserire i primi impianti delle perenni, con cui lavorare rigorosamente sul fresco e sull'essiccato. Gli investimenti iniziali sono molto elevati, i costi di estrazione sono anch'essi elevati. Fatti un po di calcoli sulle spese che potresti avere (non trascurare quelle dell'energia elettrica dei distillatori, influiscono parecchio) e cerca di capire se realmente ti conviene. Alcuni agricoltori puntano sulle grandi quantità e vendono a grossisti o ditte di cosmesi e farmaceutiche, altri invece che hanno aziende più piccole, trovano canali di mercati alternativi basati comunque sul sistema di vendita a Km0