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Riconoscimento, coltivazione ed impieghi delle piante aromatiche ed officinali
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Legislazione su coltivazione

12/10/2009, 22:58

Salve a tutti.
Sto verificando la possibilità di un impianto di officinali/aromatiche su terreni che possiedo.
Prima ancora degli aspetti agronomici ho cercato se c'era legislazione in proposito e se non vado errato, l'unica legislazione di riferimento che ho trovato è del 1931.
http://www.tuttocamere.it/files/attivita/1931_99.pdf
Sembra di capire leggendola e leggendo anche altri documenti in rete, che sia necessario essere Erboristi per poter coltivare le officinali/aromatiche.
Mi confermate?
Tralasciando la facile polemica, mi sapete dare qualche indicazione o riferimento in più?
Francamente mi sembra incredibile che sia necessaria una laurea specifica per coltivare piante, è come se, per coltivare mele, dovessi avere la laurea in meleria !!!
O forse sono io che non capisco la ratio...
Grazie in anticipo.
Giorgio

Re: Legislazione su coltivazione

13/10/2009, 6:59

Salve GiorgioD
non è proprio così la laurea serve per la trasformazione,inoltre ci sono dei limiti di produzione, tipo quote latte, se per uso privato.La semplice coltivazione a scopo di vendita della pianta non necessita di laurea, salvo particolari richieste della regione o del comune, bisogna informarsi anche presso la CIA o Coldiretti, l'ASL di zona solo se si intende creare un locale di lavorazione del prodotto.
Di più non so

Re: Legislazione su coltivazione

13/10/2009, 17:27

Lo scopo sarebbe quello di vendita, anche se la formula (pianta in vaso, taglio fresco, essiccato, etc...) è ancora da mettere a punto (probabilmente sarà misto).

La interpretazione della legge del 1931 mi sembra quantomeno dubbia, qui la abbiamo letta in tre e abbiamo tre pareri differenti.
In effetti
La carta di autorizzazione, ... deve specificare le piante officinali delle quali viene consentita al titolare la coltivazione e la raccolta, ...

sembra dire che, una volta autorizzato puoi coltivare e raccogliere, ma
Il diploma di erborista conferisce l'autorizzazione a coltivare e raccogliere piante officinali indigene ed esotiche, nonchè alla preparazione industriale di esse.

sembra dire che sia il diploma a conferire la autorizzazione alla coltivazione e raccolta.
Eravamo quasi tutti in accordo sull'interpretazione "a somma" delle due frasi della legge ovvero, l'autorizzazione E il dploma consentono la coltivazione e la raccolta, quando abbiamo ritrovato questo documento della Confesercenti Nazionale:
http://www.unerbe.it/attivita/2009/sana ... fedele.pdf
mentre per coltivare, raccogliere e sottoporre a preparazione dette piante è necessario altresì conseguire il diploma di erborista

mha... va bhe, sentiremo in comune e in regione cosa dicono in proposito.

Ora, tralasciamo per un attimo la questione della coltivazione, diciamo che è ammesso coltivare e raccogliere dietro l'autorizzazione del "podestà", non mi è chiaro il concetto per cui:
Tale autorizzazione non comprende la facoltà di vendere al minuto, che spetta, peraltro, ai farmacisti.

Qui sembra esclusa la possibilità di vendere al minuto sia le erbe in vaso che quelle tagliate che quelle eventualmente essiccate. Cioé, sembrerebbe ammessa unicamente la coltivazione e raccolta per conferimento a Consorzi, Aziende, etc... a meno di laurea in farmacia.
Come dire che le piante di basilico andrebbero vendute in farmacia!
Ci sono diverse interpretazioni?
Intendiamoci, non sono suonato, forse un po' precisino, lo vedo anche io che non è così che sta funzionando, ma sulla base di quali interpretazioni attualmente non si vende il basilico in farmacia? Sulla base di quale interpretazione i vivai vendono le piante di limone (si perché anche il limone mi risulta nella lista!)?

Andrò certamente anche dalle attuali corporazioni ma vorrei prima di tutto comprendere le regole e come si comportano quelli che in questo mercato ci sono già.

grazie
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