Concimi: tipo modalita' dosaggi

puoi dirmi la composizione del prato?da quanti anni è seminato?o è spontaneo?la gestione?

ecco, proprio queste sono le domande alle quali non so rispondere.....non conosco la composizione.
è un prato spontaneo . la nostra zona è terra di castagni, querce, betulle e frassini.
sono a 500 mt slm con esposizione sud/est
il prato era tagliato con regolarità fino a 30 anni fa.

io sono arrivato 4 anni addietro e non ho mai concimato (comincio ora ad allevare qualche capra, conigli e galline.
ho tagliato i rovi che si stavano prendendo tutto e ho cominciato a far pascolare.
di più non so dirti.
mi hanno parlato di urea (che non so cosa sia) da spargere.
vorrei dare un bello scossone come prima volta.....poi seguirò i tuoi consigli.
ma///imo

Ciao
Quindi è un prato stabile, forse degradato, ma penso che si possa considerare tale.
La composizione è importante perchè la concimazione varia in funzione delle specie, ma comunque penso che le specie principali siano delle graminacee.
Il fatto che è pascolato da più specie sicuramente ne influenza la sua evoluzione, ma la presenza di galline assicura il fatto che non dovrebbero proliferare specie non gradite.
Tornando al fatto principale, la concimazione, sicuramente devi tener conto anche di un altro fattore: l'irrigazione.
le due cose vanno di pari passo, perchè una concimazione senza irrigazione, nei momenti di siccità porterebbe a non avvantaggiarsi di questa pratica, e forse sarebbe controproducente.
Altro fattore è che devi prevedere della rotazione del terreno, quindi suddividerlo in più appezzamenti che farai pascolare a turno.
Perchè la mia idea è questa, in autunno/inverno devi spargere del letame e basta. In primavera apporterai un complesso NPK e quindi incomincerai il pascolamento, quando l'erba avrà raggiunto la dimensione voluta.
Pascolato il primo lotto, sposterai gli animali e quindi concimerai e irrighi il pezzo pascolato così da stimolare la crescita dell'erba, in questo caso potrai usare anche dell'urea.
Mentre in questo periodo assolutamente non devi usare l'urea perchè sarebbe subito dilavata dalle pioggie e poi le piante in questo periodo sono inattive se non morte per le gelate.
Capisco che la cosa è di difficile gestione e comunque si dovrebbe limitare l'apporto di azoto per rispettare la direttiva nitrati, comunque in linea generale devi pensare a una gestione di questo tipo.
Inoltre l'apporto di letame e concimi dovrebbe essere seguita da altre operazioni come la rullatura, le risemine ecc ecc.
guarda questa scheda:

http://www.provincia.bz.it/formazione-a ... tabile.pdf

anch'io ho prati perenni , cerco di dargli solo una bella letamata , quello + lontano una volta ogni 2-3 anni , quello in mezzo alle case concimazione minerale in primavera , con un concime complesso tipo 10-10-10 , se dai l'urea fai sicuramente un gran sfalcio ma poi il terreno si snerva e se hai intenzione di farne altri non è il massimo , adesso credo che al prato non serva niente , inoltre adesso non si può fare spargimenti per la direttiva nitrati

sapete indicarmi se esiste un buon software per i piani di concimazione???

in rete ne trovi diversi
http://www.toscana4u.net/daga/arsia.aspx

grazie mille a tutti elvezio

Ciao, avendo alla mano dati di produzione delle varie colture (dati propri acquisiti in anni passati o dati che si trovano in altri database o sui libri), es. quantità di fertilizzante per avere tot produzione, mettendo in gioco variabili come: tipo di terreno e area climatica. Si possono costruire dapprima delle tabelle e poi dei grafici che indicano la risposta che quel tipo di coltura ha a quel determinato piano di concimazione. Questo ti servirà per avere un modello sul quale basarti per i tuoi piani futuri e se si è particolarmente bravini con la matematica si porebbe cercare di individuare un equazione che ti permetta, giocando con le variabili, di trovare il risultato a te più soddisfacente.

RB

grazie ...

ma credo che già esistano formule che ti permettono di calcolare quello che ti interessa tenendo in considerazione la coltura le sue asportazioni, la dotazione del terreno , le variabili climatiche,la zona di produzione.Bisognerebbe anche tenere conto dell'efficienza dei fertilizzanti apportati