la usavano uan decina di anni fa nei mangimi , diciamo che al di la della praticita', da molti problemi, perchè andrebbe usata a piccole dosi aumentandole, non superando 1% sul finito, perche' inoltre da carne molto scura, almeno sui piemontesi..
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: urea
04/04/2010, 0:42
Ciao nico75, come dice Grinto le dosi da utilizzare sono basse, poi la fonte azotata viene scomposta nel rumine dalla "flora e fauna" presente e formano i composti azotati che servono a loro. Saluti Francesco
Formazione: Dott. in Scienze della Produzione Animale
Re: urea
05/04/2010, 11:20
puo essere usata senza alcun problema sia in ingrasso che in lattazione...da 20 a 60 grammi i benefici sono alti,,,i batteri si "rianimano" moltissimo visto che la solubilità azotata è del 400% ad ora le consente di fornire nutrimento per il protoplasma batterico...ha anche un eccezionale potere tampone... logicamente 100 grammi di urea forniscono azoto come circa 700 grammi di soia e bisogna adeguarci un amido di fermentescibilità massima, tipo frumento od orzo...poi nessun problema, ne carni scure ne problemi sul latte
cmq visto che siamo in "coltivazioni erbacee" aggiungo, perchè mi sembra doveroso, che l'urea viene usata anche come concime, in questo periodo sui cereali.
sul fatto che non da carni scure, se non in tutti i bovini almeno su una buona% , non prendertela giovanni , non ce l'ho con la tua formazione professionale, ma nella mia zona l'urea tra gli anni '80 e gli anni '90 la mettevano un po' tutti i mangimisti, e vuoi perchè non ben dosata razionata, vuoi per alcune intossicazioni dovute ad un uso eccessivo, l'hanno abbandonata un po' tutti, anche se la proteina della soia e' molto piu cara..
da ricordi dell'uso pratico, mi ricordo che l'urea va integrata nei mangimi a piccole dosi, prima di arrivare ai dosaggi sopra indicati, per uniformare la flora batterica del rumine,
questo oltre ad essere un consiglio pratico dei veterinari, e' stato anche materia di studio nelle superiori da parte degli insegnanti (e alcuni anche allevatori) che ci abbozzavano al razionamento.
tornando ab ovo, un consiglio pratico, quando su un cartellino di un mangime x bovini, sopratutto x un allevamneto familiare tipo hobbistico, e troviamo integrata dell'urea, io consiglierei di scartarlo e di lasciare il mangime a chi sa utilizzarlo al meglio.
anche perche' chi ingrassa 1 o due vitelli l''anno x uso personale , non ha mire di IGM da primatista, dopo tutto se arriva ai fatidici 550 /600 kg, 15 gg dopo, penso non cambi la vita, ma ha da parte sua, una certezza ulteriore di un prodotto salubre.
Formazione: Dott. in Scienze della Produzione Animale
Re: urea
08/04/2010, 21:57
Infatti tu hai centrato il problema...adeguare le fermentazioni...poi è normale che 15 gg prima o dopo non cambia niente... poi come dici tu negli anni 80 soprattutto hanno messo nei mangimi fino all'7-8% di urea ed immagina un toro che ne becca 200 grammi al di che fine fa...ma questa non è una storia di fisiologia (che è bella perchè ha un andamento splendidamente preciso) bensì di bieco risparmio industriale...
avendo provato diversi regimi alimentari con diverse % di proteine, oggi come oggi mi trovo bene con dei regimi di proteina mediobassi, per cui un aggiunta di urea sui vitelloni di razze da carne, a mio parere e' inutile
caso diverso se volessi forzare un frisone, visto che sopporterebbe un % di proteine maggiore, e un diverso rapporto amidi/ proteina