ieri hanno assaggiato la neve anche i miei bulbi, da punte gialle a punte bianche e domani mi sa che prendono la benedizione speriamo bene vista la poca profondità di semina.
Grazie ZB del conforto
ciao a tutti

E' arrivata la benedizione di burian il russo.
Si fa gnara come si dice da queste parti
Ciao

Ciao merc, Mi fa piacere che è arrivata prima la neve e poi il freddo questo perché la neve stessa ripara le piante o meglio le radici dal freddo. Sotto la neve dice che ci sono 3 gradi sopra lo zero ma anche se fosse 0 non è come meno 10. Il grande problema è questo gelicidio per i frutti del nord Italia Olivi compresi. Molto spesso il buon freddo e amico delle piante questa pioggia gelata straordinaria non è stata al massimo però. Fortunatamente abito in Toscana e sul monte Amiata le nostre piante sono abituate a molto freddo. Molta produzione di zafferano però la facciamo in Maremma più in basso

Ora non c'è più neve al momento sembra tutto come prima anzi le foglie sembrano essersi allungate ancora un po'.
Sperem

Ciao, mi permetto di parlarvi di un progetto che mi sta a cuore.
Da tanto tempo nel settore si discute di identificazione varietale, posto che la specie destinata alla produzione dello zafferano è il Crocus Sativus, al suo interno sono in riconoscimento diverse identificazioni varietali (cultivar).
Già da tanto tempo i colleghi abruzzesi si sono mossi con inteligenza registrando all'Albo Nazionale dei Sementi il Crocus sativus L. cv. Piano di Navelli.
E noi altri?
Cosa vogliamo: registrare una identificazione varietale Crocus Sativus cv. Appennino Italiano, la nostra linea genetica italiana storica.
Il nostro interesse primario: arrivare al riconoscimento ufficiale della provenienza dello zafferano prodotto</span> ossia ottenere una Certificazione di Prodotto.
Perché:
1) Autenticare la varietà di zafferano.
2) Tutelare anche il consumatore, che dovrebbe comunque essere già allarmato dai prezzi troppo bassi.
3) Tracciare le nostre produzioni di zafferano anche all'estero.
4) Valorizzare i nostri marchi italiani.
Il nostro settore è di nicchia, siamo poche aziende specializzate nella sola produzione della spezia e ovviamente ciascuno di noi si muove autonomamente sul mercato, ma penso che in questo caso si possa parlare di obiettivo comune. Molti produttori di zafferano esportano, noi abbiamo protetto il nostro zafferano anche con un marchio europeo, ma non basta. Il resto dei coltivatori di zafferano differenzia la produzione o l'attività agrituristica e magari è meno interessato a tutto questo discorso.
Purtroppo molti coltivatori in start up partono con materiale estero a basso costo allettati dai prezzi economici, ma le produzioni di pregio non si svendono, così come non si regala zafferano di prima qualità. Coltivare un croco in Italia, non lo rende infatti italiano.
Ad esempio come soluzione provvisoria, in attesa di una certificazione ufficiale, noi abbiamo deciso di fornire un documento che attesta la provenienza genetica dei crochi (linea genetica dell'Appennino Centrale).

Grazie per il vostro tempo

Ciao zafferano, mi hai tolto le parole di bocca, lo sai che ci penso da quando lo hai scritto la prima volta?

Grazie, è importante il sostegno dei coltivatori. Tra l'altro ci sono anche hobbisti che leggono il forum e penso che così si possa formare una schiera più folta di sostenitori e "moltiplicatori" della pregiata cultivar italiana (che ha numeri limitati), portando così avanti una coltivazione etica e remunerativa. Valorizzando il nostro prodotto possiamo ottenere il giusto prezzo per il nostro lavoro evitando la lotta al ribasso. Penso che chiunque abbia provato a coltivare anche solo un grammo di spezia sappia quanto lavoro c'è dietro, la manutenzione dei campi è molta, anche se sono piccoli. Lasciate le produzioni discount agli altri paesi, lo zafferano italiano è pregiato.
Tra l'altro credo che siamo forse l'unica attività che si può avviare con cifre così basse, bastano 4-5000 Euro, che per un'azienda in start up è poco...

Tocchi un tasto dolente, purtroppo dalle mie parti i prezzi al ribasso lo fanno proprio gli anziani che continuano l'attività per arrotondare, nonostante la spezia sia propagata da bulbi sardi di no so quante generazioni. Da parte mia ho fortuna di avere alcuni appoggi importanti, ti terrò aggiornato.

Anche qui funziona così, ma d'altra parte la pensione agricola è di 450 Euro e onestamente non mi sento di criticare in quanto io farei lo stesso...



Facendo mente locale, devo dire che i crochi di zafferano sardo potrebbero mirare a farsi riconoscere una propria cultivar. Avete anche la fortuna di avere una DOP e un consorzio che potrebbe occuparsene.

La DOP purtroppo ora come ora è una farsa, e i consorzi sono morti per la mentalità isolana tutta perticolare. Anni fa, chi ha creato la DOP ha pensato bene di relegare il marchio DOP, associato al marchio di Sardegna, unicamente a 3 comuni della regione. per cui se non ho azienda ubicata in quei territori io non posso aderire al disciplinare DOP, e purtroppo non posso etichettare, vendere e pubblicizzare il mio prodotto come sardo. Molti non ci credono, ma purtroppo è così. La cosa a mio avviso è abbastanza controversa, ma richiederebbe tempo e soldi per un ricorso ufficiale alla corte europea. Con qualche appoggio istituzionale, si proverà a muovere delle richieste formali a nome di quelli che sono la maggior parte delle aziende che operano al di fuori di quei territori.