Vorrei condividere con voi un esperimento che ho fatto questo fine settimana per errore.
L'obiettivo era ovviamente di fare della mozzarella.
Quindi ho messo a scaldare nella pentola 3 litri di latte fresco non pastorizzato.
Ad un certo punto, per sovraccarico, e' andata via la corrente e sono dovuto scendere in cantina
per riarmare il contatore.
Nel frattempo mi sono dimenticato del latte messo a scaldare...
Nel momento in cui mi sono ricordato, la temperatura del latte aveva raggiunto i 55 gradi. Ops..
Ho quindi dovuto aspettare un po' di tempo per tornare ai soliti 38 gradi che utilizzo per
la lavorazione della mozzarella..
Fatto questo, quindi tornati ai 38 gradi, ho proceduto nel metodo classico che utilizzo di solito.
Quindi aggiunta di yogurt, attesa di circa 10 minuti per l'attivazione, caglio etc etc.
Quindi, l'unica cosa che era differenziante rispetto alle altre volte e' stato questo aumento di temperatura iniziale.
Per far si che la cagliata ragiungessa la giusta acidita' per la filatura ho dovuto aspettare 5 ore, a differenza delle solita 3 ore delle volte precedenti, e le mozzarelle finali sono risultate molto piu' consistenti e compatte.
Mi piacerebbe sapere se effettivamente questo aumento di consistenza del prodotto finale
dipende dall'aumento involontario del latte nella fase iniziale.
ciao
gabriele