Tsuna, adesso ci metto meno di 5 minuti tra filatura e mozzatura (comunque io caseifico sempre 20 litri di latte e quindi tre Kg di pasta) ma ti posso assicurare che le prime volte erano dolori a mettere le mani in acqua a 90° e così tiravo avanti per 10 o 12 minuti e poi veniva fuori una mozzarella granitica.
Adesso ti faccio rabbrividire dicendoti che io uso abitualmente fare il sieroinnesto con siero congelato. So benissimo che perde la metà del potere di abbasare il Ph ma lo trovo per me molto pratico ed anche i risultati sono più che buoni. Rabbrividirai ancora sapendo che sono solito congelare la cagliata (di solito la faccio la domenica) in blocchi da 500g così da filarla all'occorrenza durante la settimana. Anche qui risultati più che soddisfacenti anche se si tratta sempre di giudizi personali e come tali criticabili.
L'unica tecnologia che mi sono concesso per la preparazione del fior di latte è rappresentata da un phmetro ed un termometro digitale.
I mastri casari (ormai ottantenni) da cui ho imparato da bambino a fare il formaggio erano soliti misurare il grado di acidità del sieroinnesto e del latte innestato semplicemente bevendone un pò. Così come per misurare la temperatura di cagliata erano soliti immergere il dito mignolo nel pentolone e determinare se il latte aveva raggiunto o meno i 38°. Non potevo avere un riscontro scientifico di quello che dicevano e facevano ma sono sicuro che azzeccassero alla perfezione (o con minimi scarti)tutti i dati che oggi determinamo con l'elettronica. Spesso anche io mi affido a questi sistemi "selvaggi" per determinare questi valori e lo faccio più per sfida che per altro e vi assicuro che vado sempre molto ma molto vicino ai dati cercati. Diciamo che potrei caseificare ed ottenere buoni formaggi anche se fossi nato 100 anni fa, specialmente per la rpoduzione del pecorino crotonese.
Presto posterò qualche foto.
Saluti
Giampiero