1) Sarebbe utile pastorizzare il latte, scaldi a 72°C e lo porti a temperatura di coagulazione.
2) Siero acido: se vuoi usare siero acido della lavorazione precedente lo scaldi a 46°C e lo mantieni a quella temperatura per almeno 12 ore, poi togli la panna che si è formata in superficie e lo raffreddi in frigorifero e lo utilizzo entro e non oltre i 2 giorni successivi perché lasciato incubare a temperatura ambiente fai avviare delle fermentazioni anomale che ti portano a far galleggiare la cagliata. Ne aggiungi tra il 2 e il 3% e lo lasci lavorare almeno 30 minuti prima di mettere il caglio. Oppure utilizzi yogurt al 2% o latto innesto al 3%.
3) Salatura: con il tuo metodo di salatura non mi meraviglio che diventino viscide... Impara a salare l'acqua di filatura...
Di dove sei ?
P.S. scrivere in maiuscolo in un forum e pari a urlare, evitiamolo...
qui siamo tutti amici e ci diamo del tu dopo se un giorno ti troverò per strada "le darò del lei" ma qui è diverso. Abito a 5 km dal lago di garda costa bresciana.
ho preparato lattoinnesto ( secondo ricetta del post ) che ho poi aggiunto al 4% a 2 l di latte crudo. mescolato e lasciato insieme per 20/30 minuti portato il tutto a 38 gradi. usato caglio in polvere sciolto in acqua fredda ( 2 ml. acqua caglio in polvere secondo le indicazioni ). lasciato maturare per 45 minuti, taglio a croce, 15 minuti di riposo e rottura cagliata a chicco mais. dopo 2 ore e mezza ( temp a 35° costante +/- 1° ) comincio con le prove filatura e mi accorgo che la cagliata è molliccia e non fila; faccio prova filatura ogni mezz'ora ma il risultato non cambia. sconfortato butto il tutto
prima riusciva tutto a meraviglia utilizzando il siero della lavorazione precedente. adesso no. anche con quello.
il latte lo prendo dai distributori automatici a spilimbergo (PN). non ne conosco però le caratteristiche; tuttavia l'ho sempre usato per fare mozzarella ed è sempre venuta non utilizzo il caglio liquido perchè quando sono in indonesia, è disponibile solo quello in polvere.