Buongiorno a tutti, oggi vi posto la ricetta per fare la manteca, prodotto tipico del sud italia, in particolare Basilicata, Puglia e Calabria, conosciuto anche con il nome di burrino o butirro.
Questo prodotto non è altro che un caciocavallo riempito di burro e fu creato quando i pastori lucani, trasferendosi con i greggi dalle montagne lucane alle pianure della Puglia, impiegavano a volte anche settimane di cammino e quindi avevano bisogno di qualcosa di molto sostanzioso che si mantenesse per settimane. Pensarono allora al burro ed a conservarlo nel caciocavallo.
Inoltre questo prodotto fu creato anche perché i pastori, caseificavano tutti i giorni e tutti i giorni producevano ricotta, ma non sempre la vendevano tutta. Quindi un po’ di questa ricotta la lavoravano in apposite ciotole di creta e poi la tenevano sotto vaso e facevano la ricotta forte, un’altra parte, per non buttarla o farla andare a male decisero di utilizzarla per fare “una specie di burro” e conservarlo nel caciocavallo.
Questo procedimento si avvicina moltissimo all’originale (a parte le attrezzature utilizzate).
La manteca che vedete in foto l’ho realizzata il 9 di marzo e quindi ad oggi ha 27 giorni di stagionatura.
Il procedimento è questo.
Sono partito da ricotta vaccina (ottenuta il giorno precedente da 8,5 litri di siero, aggiungendo anche 250 gr di panna fresca) 450 gr.
L’ho messa in un contenitore di plastica stretto e alto e con il frullatore ho iniziato a sbatterla.
Dopo un po’ ho aggiunto dell’acqua freddissima (3°) circa 50 ml messa qualche istante prima nel congelatore ed ho continuato a sbattere energicamente, fino a quando dopo circa 20 minuti, una parte solida si è staccata dalla parte liquida (latticello).
Ho preso la parte solida, l’ho schiacciata energicamente (per fargli perdere liquido) fra le mani e ogni tanto la lavavo con l’acqua freddissima per togliere eventuali impurità. Quando praticamente la palla di burro non espelleva più liquido, l’ho posta in frigo. Ho ottenuto 90 grammi di burro. (me ne aspettavo di più sinceramente).
Ovviamente si può fare anche con il burro che si ottiene dalla panna scremando il latte o scremando il siero.
Nel frattempo riscaldo 3 litri di latte a 40 gradi, aggiunto 90 gr di yogurt (3%) e lasciato coperto per 35 minuti. Dopo questo, riporto la temperatura a 40 gradi, aggiungo caglio liquido di vitello (1:10000), mescolo ed incoperto. Dopo 55 minuti faccio il primo taglio 3*3 ed attendo 20 minuti. Dopo faccio secondo taglio a nocciola molto delicatamente.Aspetto 10 minuti che la cagliata si sia depositata sul fondo e prelevo il siero (fino a vedere la cagliata);verso acqua a 74° ed eseguo la cottura della cagliata rimestanto delicatamente la cagliata stessa. Mi fermo quando il tutto è a 48°, incoperto ed aspetto fino a quando il ph della cagliata ha raggiunto valore 4.9. A questo punto prelevo la cagliata la metto per 10 minuti nello scolapasta a sgrondare e dopo faccio listarelle sottili. La inizio a filare con acqua a 67°, quando è bella lucida ed omogenea inizio a creare il caciocavallo. La lavoro con le mani, creo una sacca (tipo burrata) e metto la palla di burro all’interno, dopodiché lavoro molto bene l’anima del caciocavallo per far aderire bene la pasta al burro ed evitare che rimanga dell’aria dentro, quindi si procede con la chiusura del caciocavallo. Metto a raffreddare per 2 ore in acqua a 13 °. Passo alla salamoia immergo il prodotto per 12 ore in salamoia al 20%.
La metto direttamente in frigo a 9° . Non l’ho lasciata fuori (a temperatura ambiente) a fargli fare la pelle in quanto avevo paura che il burro all’interno ne avesse risentito. Non gli ho messo il cappio ma l’ho stagionata nella retina dei limoni.
Il risultato dopo 27 giorni è questo. (pesa 360 gr).
Ha un sapore veramente unico, molto delicato ma allo stesso tempo deciso. Salato perfettamente. Ho tagliato una fetta l’ho adagiata su una fetta di pane tipo “altamura” (fatto in casa) e l’ho messa in forno caldo per 5 minuti………..Spettacolare.
Tenete presente che questa è ovviamente una produzione casalinga, al sud nei negozi, i formati della manteca partono da 250 gr e arrivano anche a 2,5-3 kg.
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