tsunaseth ha scritto:
Lavorazione e filatura del provolone.
Buonasera Tsuna, sono fresco di iscrizione...complimenti per il forum.
E' da un po' che sono alle prese con la realizzazione del caciocavallo. Le schede del prodotto che ho reperito sul web non mi sembrano molto esaustive...Le indicazioni in merito che ho ricevuto da un casaro sono le seguenti, volevo un tuo parere e farti un paio di domande:
-12 litri di latte non pastorizzato
-1 bicchiere di siero acido
-1 cucchiaino di caglio abbondante
Portare il latte alla temperatura di 38°C rimestando. Una volta raggiunta tale temperatura, spegnere il fuoco ed aggiungere al latte il siero acido e il caglio, quest’ultimo diluito con un po’ d’acqua. Rimestare nuovamente e coprire la pentola con coperte.
Domanda1: attendo 10min. tra l'inserimento del siero acido e il caglio???
A cagliata avvenuta, dopo circa 50 minuti, girare la pasta ottenuta con molta forza in modo da ottenere una grana molto fine, della grandezza di un chicco di riso. Aspettare una decina di minuti prima di togliere la maggior parte del siero ottenuto.
Riscaldare il siero prelevato (40°C circa) e versarne una brocca piccola (0,8 litri) nella pentola con la pasta per staccarla dai bordi. Togliere nuovamente una brocca di siero e continuare a riscaldarlo.
Proseguendo in questa operazione, eliminare tutto il siero aiutandosi con un piatto per lo spurgo. Tagliare ora la pasta a metà. Se avessimo utilizzato più latte e , quindi, ottenuto una quantità maggiore di pasta, l’avremmo divisa in più parti.
Il siero ha ora raggiunto la temperatura di 55°C.
Versare il siero caldo intorno alla pasta staccando la due parti divise ed aggiungerne altro in modo da ricoprire per intero la pasta Coprire la pentola con coperte e lasciar riposare per un’ora e mezza. Procedere di tanto in tanto al controllo della filatura della pasta.
Domanda 2: devo tenere sotto controllo la temperatura, in modo tale che non scenda sotto i 55°???
Una volta che fila, togliere dal siero le due parti staccate di pasta e appoggiarle una sull’altra su di un piatto capovolto in un recipiente e ciò al fine di privarla per bene del siero. Una volta spurgata, tagliarla nel senso della lunghezza in un recipiente molto grande. Le fettine devono essere pari a 1-2 mm. Aggiungervi successivamente l’acqua alla temperatura di 80°C circa. Questa deve ricoprire la pasta per intero. Buttare l’acqua poco dopo e versarne nuovamente dell’altra sempre calda. Iniziare ora a lavorare la pasta piegandola e unendola tante volte aiutandosi con un cucchiaio di legno.
Grazie mille, buona giornata
Cardillo